SWEET SALGARI
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“A voi che vi siete arricchiti con la mia pelle… chiedo solo che pensiate ai miei funerali. Vi saluto spezzando la penna”.
Così scriveva Emilio Salgari nell’ultima lettera ai suoi editori poco prima di togliersi la vita cent’anni fa, il 25 aprile 1911 a Torino. Una fine amara e tragica, per lo scrittore padre della narrativa popolare d’avventura, capace come nessuno di accendere la fantasia di più generazioni, ma sempre sottovalutato e sfruttato in vita.
Paolo Bacilieri, uno degli autori più originali e stilisticamente innovativi della scena italiana, ha dedicato a Salgari come affettuoso omaggio una biografia a fumetti.
In questa nuova edizione a tre anni dalla prima uscita, oltre a presentare una nuova copertina, il graphic novel è arricchito da una ventina di pagine extra scritte e disegnate da Bacilieri per raccontare un altro episodio della vita di Salgari, ai tempi in cui lo scrittore lavorava al romanzo “Sandokan alla riscossa”: l’autore rende omaggio al talento e all’inventiva di Alberto Della Valle, l’artista napoletano che illustrò tantissimi libri di Salgari, e ci regala un gustoso “dietro le quinte” sul mondo dell’editoria di inizio ‘900.
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ConfrontaUna biografia a fumetti di Piero Manzoni, l’artista geniale e irriverente che attraversò come un lampo la scena italiana e internazionale del Dopoguerra, illuminandola con la sua vitalità e le sue provocazioni. Dopo Fun, More Fun, Era Brera e Ettore e Fernanda, un altro capitolo del “grande romanzo di Milano” che Bacilieri porta avanti da tempo raccontando la città e le sue contraddizioni, le sue storie e le sue architetture, i personaggi che l’hanno animata e resa unica. Il nuovo graphic novel di uno dei più amati e premiati fumettisti italiani, vincitore di numerosi riconoscimenti, tra i quali il Gran Guinigi di Lucca Comics e il Micheluzzi di Napoli Comicon.
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PIERO MANZONI BACGLSP
Piero Manzoni: sì, quello della Merda d’artista venduta in scatolette. Quello che firmava uova sode, invitando poi il pubblico a mangiarle. Una geniale meteora che a partire da Milano attraversò la scena dell’arte italiana del Dopoguerra, per spegnersi troppo presto, a nemmeno trent’anni, nel 1963. Nato da una famiglia di nobili origini, studente di Legge non troppo convinto, si dedicò anima e corpo a un’arte “totale” che non distingue tra opera e vita, utilizzando ogni tipo di oggetti e ironizzando sulle convenzioni e sull’accademia. Conobbe e frequentò Lucio Fontana, anticipò l’Arte Povera, quella concettuale e altri movimenti di rottura, fondò gruppi e firmò manifesti d’avanguardia, fu criticato e poco compreso da noi ma molto amato all’estero: espose a Düsseldorf, Copenaghen, Amsterdam. Teatro dell’umana avventura di Manzoni è però, innanzitutto, la Milano della ricostruzione postbellica e del boom economico: la città degli anni Cinquanta e Sessanta piena di vitalità e contraddizioni, provinciale e già cosmopolita, dove coesistevano l’antico e il moderno, gli orti e i primi grattacieli, la ricchezza, la povertà e il crimine, la cultura e l’ignoranza, l’alto e il basso. La città del lavoro culturale e delle prostitute in strada, dei commendatori e delle segretarie raccontata da Luciano Bianciardi. La città del Bar Jamaica, cuore di Brera, dove artisti, scrittori, poeti, fotografi si ritrovavano a giocare a carte, sempre disposti a tirar mattina. Nel ricostruire la parabola di Piero Manzoni, con le sue tavole in bianco e nero ricchissime di dettagli, Bacilieri ci regala il ritratto appassionato di anni febbrili e creativi. Di un luogo e un tempo dove sognare era lecito e dove i sogni, a volte, addirittura si realizzavano.
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ROBERT CAPA – LA VERITA’ E’ LO SCATTO MIGLIORE
Considerato probabilmente il più grande fotografo di guerra della storia, in quarant’anni di vita Robert Capa ha realizzato reportage di alcuni tra i più terribili momenti del secolo, dalla Guerra di Spagna – le cui immagini lo resero noto in tutto il mondo – allo Sbarco in Normandia, dalla Campagna d’Italia al Vietnam. Questa appassionante biografia a fumetti ripercorre la vita di un grande artista, sempre al centro dell’azione, testimone eccezionale della potenza distruttiva e della follia umana. I disegni di Florent Silloray, dal tratto realistico e dalla caratteristica tonalità seppiata rendono perfettamente l’atmosfera degli anni Trenta e le rivisitazioni di alcuni notissimi scatti del fotografo celebrano rispettosamente la vita e l’opera di un maestro.
IL SUO NOME E’ BANKSY
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BAUHAUS L’IDEA CHE HA CAMBIATO IL MONDO
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A MANI NUDE
Fedele alla sua vena femminista, Leïla Slimani firma la sua prima incursione nel mondo del fumetto raccontando la storia di Suzanne Noël, pioniera della chirurgia estetica del XX secolo. Ritenuta pericolosa e inutile da parte della comunità medica dell’epoca, la chirurgia estetica costituì per lei un prezioso e utile strumento di emancipazione femminile. Nella Francia della Belle Époque, la cui bellezza è meravigliosamente restituita dai disegni di Clément Oubrerie, Suzanne Noël comprese quanto l’assenza di bellezza potesse costituire un handicap per le donne. Attraverso l’utilizzo della chirurgia riuscì a correggere i segni dell’invecchiamento ma anche quelli derivanti da condizioni di vita difficili e disagiate. Durante gli anni della Prima Guerra Mondiale, sviluppò tecniche chirurgiche rivoluzionarie sui reduci di guerra, i cosiddetti “gueules cassées”. Gli anni Venti, quelli dell’euforia collettiva che attraversò la Francia, videro Suzanne Noël diventare una celebrità nel suo Paese e nel mondo.
FALCONE E BORSELLINO
Il 23 maggio 1992, all’Ospedale Civico di Palermo, il giudice Paolo Borsellino abbraccia per l’ultima volta il collega Giovanni Falcone prima che muoia.
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Reinhard Kleist racconta la gioventù di David Bowie e gli anni in cui per tutto il mondo era semplicemente Ziggy Stardust. Con il montaggio incrociato di due distinti piani temporali, e una narrazione emotiva, ma fattuale al tempo stesso, Kleist crea un’opera evocativa come il grande musicista britannico, sottolineandone il genio e sancendone il mito in una forma narrativa abbagliante e spettacolare.
