LUIS IL PORTOGHESE
Tutto ruota intorno al quartiere degradato, un bar che puzza di birra e di fumo, vicoli d’immondizia e di traffici. Sbandati, poveracci e ragazzini. La zona: intorno segnali di stop, insegne luminose che invitano a sloggiare, strade che ghignano: noi non vi porteremo da nessuna parte. E poi il cielo, che cielo! Pesante come un peccato sulla coscienza, umido come un sacco di fango. Il peccato è quello di aver sostituito i fiori con le luminarie scassate. Sotto un cielo così i bambini dovrebbero farsi cinquant’anni d’asilo, invece il loro panorama è sempre lo stesso: il tossico, la puttana, il poliziotto, i furti nelle case dei ricchi, vetri rotti, cani che abbaiano, polizia che insegue, pneumatici che stridono, lamiere contorte, sangue innocente. Luigi nella sua officina sognava il Portogallo, il sole, l’amore, una piccola famiglia…
LUKAS
Un uomo esce dalla propria tomba, e non riesce a spiegarsene il perché. È cosciente di essere un Ridestato, un morto vivente, e cerca di resistere alla fame di carne umana che lo tormenta, ma di tutto il suo passato non ricorda nulla. Ignora perfino il proprio nome. E soprattutto ignora che Wilda Belsen, la malvagia leader dei Ridestati, gli sta dando la caccia…