MOSTRO L’INTEGRALE
Questo libro, eccezionale per il suo contenuto, raccoglie i quattro volumi della trilogia: Il Sonno del Mostro, 32 Dicembre, Appuntamento a Parigi, Quattro?. Sono quattro perché in origine i due ultimi titoli avrebbero dovuto essere uniti, secondo la volontà di Bilal. Questo lavoro personale, nato dal dolore causato dalla guerra distruttrice della Jugoslavia negli anni ’90, racconta la vita di 3 orfani, Nike, Leyla e Amir, nati a pochi giorni di distanza nello stesso letto di un ospedale, sotto le bombe di Sarajevo. La memoria, declinata sotto tutte le sue forme, sarà l’asse portante delle loro vite, in un futuro dalle sinistre premonizioni. Tre tappe, la prima oscura e violenta, la seconda delirante e sfalsata, la terza più realistica. Un libro sulla memoria, individuale e collettiva. Enki Bilal conosce e ricorda le sue origini. Sa che la storia è la metafora della ciclicità della guerra. I suoi fumetti racchiudono le ansie di chi immaginava chiaramente quello che sarebbe accaduto (e quello che accadrà). Il mondo è diviso in centinaia di fazioni politico-religiose in continua lotta fra loro. Un’opera visionaria, strettamente collegata all’attualità, con la sua critica sociale e politica al mondo di oggi.
JULIA & ROEM
Dopo il “collasso” ecologico di cui Animal’z riferiva l’impatto tragico e devastante, il pianeta si placa e i sopravvissuti riprendono a organizzarsi. In questa geografia messa a soqquadro sono nati dei deserti. Ed è proprio all’interno di uno di questi, molto improbabilmente situato nell’area del mar Baltico, che seguiamo le tracce di un enigmatico ex cappellano militare, alla guida di una Ferrari elettrica lanciata al massimo. Tre personaggi incroceranno la sua strada: due giovani uomini che salverà in extremis dalla morte
per disidratazione e un rapace, ferito da un proiettile, di cui riparerà
l’ala ferita… Nel suo nuovo album Enki Bilal riprende il suo universo del quale aveva gettato le basi in Animal’z. La seconda parte di una trilogia ancora da definire, con una sua caratteristica gamma cromatica: dopo i blu e i grigi di Animal’z qui abbiamo i beige, i bruni e i seppia. Bilal, rivelatosi agli inizi degli anni ’70, è unanimemente riconosciuto come uno dei giganti del fumetto mondiale. Dopo Animal’z, ecco l’atteso nuovo libro, una storia
che si può leggere da sola ma le cui ambientazioni e i personaggi continuano l’universo post-apocalittico. Julia e Roem è la seconda parte di una trilogia in cui ogni libro è centrato sugli elementi: dopo l’acqua di Animal’z, ecco qui la terra.
IL MITICOPERAIO
Lavoratore modello o spietato assassino, Pietro Sartorio, il MiticOperaio, è senza dubbio l’antieroe più estremo del fumetto italiano. Nato negli ultimi giorni delle riviste d’autore, debutta fra le pagine dell’irriverente Frigidaire. Presenta tutte le caratteristiche dei fumetti di casa alla Primo Carnera Editore: la commistione di politica e attualità con la più sfrenata immaginazione in un contesto di grandi sperimentazioni grafiche e narrative. Vilella fonde atmosfere noir e superomismo in una storia al confine tra realtà e mito, tra l’indagine sociale e psicologica di un periodo storico (gli anni ’80) e la sua più sfacciata derisione. La prima e unica pubblicazione del MiticOperaio vede i testi di Giuseppe Palumbo che sulle stesse pagine qualche numero prima aveva lanciato il suo Ramarro, il supereroe masochista, un altro controverso quanto indimenticabile simbolo di quegli anni.
In questo scenario apre per la prima volta gli occhi Pietro Sartorio, il MiticOperaio. Lo sguardo di quest’uomo tormentato sul mondo, quello che il lettore è costretto ad adottare, è una prospettiva ribaltata, così come ribaltati sono i sentimenti e le certezze più elementari in questa storia: sono cuori che battono dal lato sbagliato, vite come ossessioni, morti come liberazioni. Non si tratta di alterare la realtà, ma di vederla in negativo, proprio per coglierne più drammaticamente le aberrazioni, le storture.
Dall’accademismo delirante e barocco dei Bagliori Silenti fino alle superbe atmosfere de Gli allori sono tagliati, passando per le spigolosità e il vigore estetico de Il MiticOperaio, il segno e il disegno di Sebastiano Vilella trovano in questa pagine una sorta di biografia essenziale, la cronistoria immaginifica di uno dei maestri del fumetto d’autore italiano.
KIN-DER-KIDS
Lyonel Feininger è l’autore di due sole opere a fumetti – The Kin-der-Kids e Il mondo di Wee Willie Winkie (entrambe raccolte integralmente in questo volume) – che però segnarono il passaggio dalla striscia satirica di stampo ottocentesco alla moderna novel. Feininger fu il primo a immaginare una storia a fumetti a puntate. The Kin-der-Kids racconta le avventure surreali di tre fratellini che a bordo di una vasca da bagno salpano dal porto di Manhattan alla scoperta del mondo.
Alcuni personaggi di contorno – una zia apprensiva che li segue su un pallone aerostatico per sincerarsi che prendano la quotidiana dose di olio di ricino, un Mysterious Pete avvolto in un pastrano che viaggia su una nuvola e occasionalmente li trae dai guai, un cane triste di nome Sherlock – completano la crew girovaga che anima le coloratissime tavole del fumetto. Tavole a piena pagina, per la prima volta senza rigida divisione delle vignette – lezione della quale si ricorderà il grande Moebius – dal tratto espressionista in linea con le sperimentazioni delle avanguardie che l’artista frequentava a Weimar e a Parigi negli stessi anni.
Nelle tavole di Il mondo di Wee Willie Winkie l’espressionismo si fa ancora più accentuato, diventando mezzo per la rappresentazione di una realtà quasi onirica, distorta dallo sguardo visionario del bambino protagonista.
LE STRAORDINARIE AVVENTURE DI PENTOTHAL
Le straordinarie avventure di Pentothal, il folgorante esordio di Andrea Pazienza, è un inno alla giovinezza, all’immaginazione e al desiderio. Nelle sue pagine la realtà irrompe in una storia a fumetti con un impeto mai visto prima: il movimento studentesco, l’università occupata, il bisogno fortissimo di essere amati, la fuga nel viaggio, nel sogno e nel delirio di uno stralunato alter ego dell’autore di fronte alla minaccia del mondo adulto. Un’opera universale che ha rivelato il genio di Andrea Pazienza e non ha mai smesso di affascinare nuove leve di lettori.
LE RUGHE SULLA FRONTIERA – LAMPEDUSA: RESTIAMO UMANI!
“Le rughe sulla frontiera – Lampedusa Restiamo Umani!” trae ispirazione dalla mostra omonima curata da Gianpiero Caldarella e promossa dall’Associazione Askavusa di Lampedusa. È dedicato alla memoria di Vittorio Arrigoni e contiene un testo inedito di Egidia Beretta Arrigoni, madre dell’attivista scomparso. Il libro riflette attraverso parole e immagini e con l’arma della risata (amara) sul concetto di frontiera, sull’emergenza migranti, sul razzismo e sulla nostra (triste) attualità. “La frontiera, come la fronte, non è una linea che permette di stare o al di qua o al di là. Quelle linee sono le rughe che scavano la fronte, o i muri e le recinzioni che si innalzano sulla terra, violandola, come una corona di spine poggiata sulla frontiera. Alle volte le frontiere non si attraversano, si vivono, magari tutta la vita, come accade a molti lampedusani, sperando di vederle crollare un giorno sotto il peso della storia, come fu per il muro di Berlino. Lampedusa è una di queste frontiere, attraversata da rughe che ci informano del tanto tempo passato a ritrovarsi nel mezzo del Mediterraneo”.
Gli illustratori: Gianni Allegra, Altan, Flaviano Armentaro, Mauro Biani, Lelio Bonaccorso, Franco Donarelli, Ellekappa, Bicio Fabbri, Elena Ferrara, Luca Ferrara, Giorgio Franzaroli, Frago, Simon Frosini, Giuliano, Kanjano, Giuseppe Lo Bocchiaro, Giulio Laurenzi, Makkox, Riccardo Mannelli, Mario Natangelo, Marco Pinna, Rasori + Sommacal, Filippo Ricca, Guido Scarabottolo, Giacomo Schinco e Luciana Manco, Sergio Staino, Marco Tonus, Manlio Truscia, Vauro, Vincino.