MARMELLATA CON LABAN (COME MIA MADRE E’ DIVENTATA LIBANESE)
Quick Overview :
La memoria e la guerra sono i temi attorno ai quali si sviluppano molte delle opere di Lena Merhej e, in Marmellata con Laban – qui tradotto per la prima volta in italiano – emergono attraverso il singolare percorso biografico della madre, tedesca, che negli anni Sessanta sceglie di stabilirsi in Libano.
A partire da episodi di vita quotidiana, da aneddoti e ricordi di vita familiare, con tocco leggero ma acuto, in un efficace equilibrio di ironia e tenerezza, Lena Merhej tracciando il profilo di questa madre, il suo energico appartenere a mondi diversi, racconta l’esperienza cruciale della molteplicità. Ma non trascura di mettere in evidenza lo straordinario potere dell’immaginazione e la forza della creatività, che meglio ci lasciano comprendere come lingue, culture e identità – nelle persone come nei luoghi – convivono in contraddizione. Proprio come certi sapori che non penseremmo mai di accostare, di mescolare. Proprio come l’acidulo del laban e il dolce della marmellata.
- autore: Lena Merhej
- editore: MESOGEA
- anno: 2021
4 disponibili
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L’APPRODO
Shaun Tan, la star internazionale dell’illustrazione e dell’animazione, entra a far parte del catalogo Tunué. Vincitore del Premio Oscar 2011 per il miglior cortometraggio d’animazione con The Lost Thing e di altri innumerevoli prestigiosi premi, trova nella collana di picture books «Mirari» una nuova casa, con una veste cartotecnica di grande pregio.
Il potere della narrazione silenziosa è la nota dominante di questo grande classico contemporaneo, le cui pagine rapiscono il lettore in un tempo lontano dove un uomo, costretto dall’indigenza, lascia moglie e figlia per intraprendere un lungo viaggio da migrante. Ad attenderlo, un mondo nuovo visto con lo sguardo emotivo del viaggiatore che frammischia a immagini di oggetti cari, animali esotici, strumenti musicali e abiti, un immaginario magico, surreale, dove la perdita e l’ignoto danzano con la speranza.
Il libro si sfoglia come un album di vecchie foto, una serie di immagini in ordine cronologico che riempiono gli occhi e toccano il cuore.
TRATTI IN SALVO
Dopo aver conquistato il suo pubblico con romanzi grafici di grande respiro e racconti dai perfetti meccanismi narrativi, Vittorio Giardino ha deciso di aprire il suo archivio personale per offrire ai suoi lettori una preziosa raccolta di pezzi rari e, in certi casi, mai visti prima. Storie brevi introvabili (o addirittura inedite) che spaziano dai suoi esordi a una collaborazione con Magnus, dalle rivisitazioni di classici come Paperino, Tex, Diabolik e Corto Maltese a esperimenti con la satira in cui spicca un travolgente Sandro Pertini in salsa Blues Brothers. Il tutto arricchito da illustrazioni che spaziano dal mondo del cinema a quello della letteratura. Tratti in salvo è la chiave d’accesso a un Giardino “segreto” che per la prima volta si rivela agli occhi dei suoi tanti appassionati, raccontando con dovizia di particolari i retroscena di queste pagine, finora perse nella memoria.
IL MIO AMICO KIM JONG-UN
Keum Suk Gendry-Kim vive sull’isola di Ganghwa, in Corea del Sud. Il confine del trentottesimo parallelo è molto vicino a casa sua, e quando ci sono esercitazioni militari o esplosioni intimidatorie, da entrambe le parti, lei le sente come se fossero vicinissime. Questa situazione contingente l’ha spinta a documentarsi sulla dittatura della Corea del Nord, per comprenderne la natura, il modo di gestire il potere, l’influenza sulla popolazione, di cui a sud si sa sempre meno. In quasi trecento pagine, in ugual misura documentatissime e molto forti emotivamente, ricostruisce una situazione geopolitica che può sembrare paradossale, ma cui gli equilibri di potere militare nel resto del mondo, drammaticamente, somigliano sempre di più.
Il libro più politico della grande fumettista coreana è anche il suo più personale, e il ritratto che traccia, sia del giovane dittatore ironicamente menzionato nel titolo, sia dei due popoli su cui la sua figura incombe minacciosa, è allo stesso tempo umano e inquietante.
Se un fumetto come Persepolis ci ha insegnato l’Iran della rivoluzione islamica, questo volume farà la stessa cosa per la penisola coreana del dopoguerra.
ERNIE PIKE
Ispirandosi alla figura del corrispondente di guerra americano Ernie Pyle, Oesterheld e Pratt crearono in Argentina nel 1957 il personaggio di Ernie Pike: un giornalista abituato agli orrori del campo di battaglia, ma deciso a difendere con i denti la propria umanità. Tra le mani non stringe una pistola, ma un taccuino sul quale raccoglie storie e testimonianze dalle trincee di mezzo mondo. Questa edizione, oltre a raccogliere tutte le avventure del ciclo di Pike e altri racconti di guerra, è impreziosita da una vasta selezione di rarità prattiane, tra cui ben dieci tavole mai viste al di fuori dell’Argentina, venute alla luce solo dopo anni di meticolosa ricerca.
NESSUN RIMORSO – GENOVA 2001-2021
Genova, luglio 2001. In occasione del vertice dei capi di governo dei maggiori Paesi industrializzati, una grande varietà di movimenti e associazioni dà vita a manifestazioni di dissenso che si risolvono in alcuni casi in gravi tumulti di piazza. Durante gli scontri di venerdì 20 luglio viene ucciso dai carabinieri Carlo Giuliani, un manifestante genovese di ventitré anni. Nel corso di quelle giornate le forze dell’ordine si rendono protagoniste di pestaggi indiscriminati, abusi detentivi, atti di tortura che susciteranno la condanna della Corte europea dei diritti dell’uomo e faranno dichiarare ad Amnesty International che a Genova è avvenuta “una violazione dei diritti umani di proporzioni mai viste in Europa nella storia recente”. A vent’anni di distanza la memoria di quei fatti è viva, e le istanze che portarono la folla di Genova nelle piazze restano più che mai attuali.
Un’antologia di storie a fumetti, di scritti e di illustrazioni ripercorre gli eventi di quei giorni drammatici, attraverso le testimonianze di chi c’era e le riflessioni di chi ne ha saputo in seguito.
Per rinnovare la memoria come ingranaggio collettivo, la solidarietà come arma concreta e la necessità di una visione del mondo diversa e antagonista.
LUPI BIANCHI – RAPPORTO SUL TERRORISMO NEONAZISTA IN EUROPA
Molti altri gruppi rimangono sconosciuti e agiscono ancora oggi nell’ombra, compiono attentati contro le moschee, contro gli immigrati e contro chiunque non la pensi come loro.
L’origine di questi gruppi terroristici è quasi sempre la stessa. Molti si rifanno ai “Diari di Turner” come modello ideologico e si organizzano in piccole cellule operative senza un unico capo.
In questo graphic reportage il giornalista d’inchiesta David Schraven e il disegnatore Jan Feindt si mettono sulle tracce di un gruppo di estremisti nazisti tedeschi, portando alla luce le loro relazioni internazionali e mostrando quanto le idee contenute nei “Diari di Turner” influenzino lo sviluppo degli ambienti dell’estrema destra in Europa.
JAN KARSKI L’UOMO CHE SCOPRI’ L’OLOCAUSTO
Evase da un gulag e dal ghetto di Varsavia, sopportò le torture delle SS e sfuggì al fuoco dei bombardamenti. Portava con sé una verità che avrebbe dovuto scuotere il mondo dalle fondamenta, ma una volta al cospetto dei potenti la sua voce si perse nell’incredulità e nell’indifferenza, schiacciata dalle ferree leggi della guerra. Queste sono le parole inascoltate del partigiano polacco che nel 1943 denunciò a Churchill e a Roosevelt gli orrori della Shoah. Questa è l’incredibile storia di Jan Karski.
GLI ULTIMI ANNI DI CAGLIOSTRO
In questi anni Cagliostro è soprattutto un uomo braccato: dal proprio passato, dai troppi potenti nemici e dalla propria lenta consunzione fisica che non gli consente di essere all’altezza dei tempi. Siamo nel 1788. manca solo un anno ai grandi rivolgimenti che, dalla Francia a tutta l’Europa, spazzeranno via un certo mondo nobiliare, fatuo e salottiero, scenario indispensabile alle gesta degli avventurieri di rango.
IL FOTOGRAFO
Nel 1986 il fotografo Didier Lefèvre parte al seguito di un’équipe di Medici Senza Frontiere e raggiunge l’Afghanistan, dilaniato in quegli anni dalla guerra tra invasori sovietici e mujaheddin. L’obiettivo della missione è individuare un sito dove allestire un nuovo ospedale. Delle oltre quattromila fotografie scattate da Lefèvre, soltanto sei verranno pubblicate al suo ritorno. Diversi anni dopo Emmanuel Guibert, uno dei più grandi autori di fumetto contemporanei e suo amico di infanzia, raccoglie e fa rivivere il racconto di quel viaggio che ha cambiato per sempre la vita del Fotografo, proprio come le ripercussioni di quel conflitto segneranno in maniera indelebile le sorti dell’Afghanistan e del mondo intero negli anni a venire, fino ai nostri giorni. Il risultato è un eccezionale reportage, in cui fotografia e fumetto dialogano accostati con grande equilibrio e senso del ritmo. Guibert ha registrato i ricordi e i commenti di Lefèvre, ha usato le foto come vignette e ha riempito i vuoti della narrazione tra uno scatto e l’altro con sequenze a fumetti. In un intreccio di destini individuali e geopolitica, nell’alternanza di disegni e fotografie, questo libro racconta la lunga marcia di uomini e donne che tentano di riparare ciò che altri distruggono. Un grande classico del graphic journalism, in una nuova veste deluxe e con una prefazione di Roberto Saviano.
I DISCONOSCIUTI – VIVERE E SOPRAVVIVERE AL DI FUORI DEL SISTEMA DI ACCOGLIENZA
Dove vivono i rifugiati? E come lavorano i richiedenti asilo?
Non tutti rientrano nel sistema d’accoglienza istituzionale: qualcuno non c’è mai stato, altri ne sono usciti più o meno volontariamente.
Anna, ricercatrice precaria, ne intervista alcuni per capire le loro traiettorie di vita e riflettere sui limiti del sistema di accoglienza e sugli effetti che esso produce.
I SOLCHI DEL DESTINO
Attraverso i ricordi di Miguel Ruiz, repubblicano spagnolo esiliato in Francia, Paco Roca ricostruisce la storia de La Nueve, compagnia integrata nella seconda divisione corazzata del generale Leclerc, e formata principalmente da repubblicani spagnoli. Con un mix tra realtà e finzione, viene ricostruita la liberazione di Parigi dai nazisti e la seconda guerra mondiale dal punto di vista degli spagnoli.
LA SOLA CURA
Giuseppe Palumbo racconta la sorprendente vicenda umana di Ludovico Nicola di Giura, medico lucano protagonista e testimone della trasformazione della Cina da Impero millenario a Repubblica.
È Fior d’amore, amata concubina cinese, la voce narrante della storia, e sarà lei a guidarci nel lungo viaggio che di Giura affronterà al fianco del Duca d’Abruzzi, la circumnavigazione del pianeta, sulla Regia Nave Cristoforo Colombo, fino allo sbarco in Cina, nel 1900, con il contingente italiano inviato a sedare la rivolta dei Boxer.
In Cina rimarrà per 30 anni, al servizio della Marina Italiana, divenendo un medico di spicco della capitale cinese (tra i suoi pazienti l’ultimo imperatore Pu Yi) e poi un apprezzato conoscitore della lingua e della cultura del paese asiatico. Nell’immediato dopoguerra tornerà nella sua Lucania, dove ha scelto di vivere e dove concluderà i suoi giorni, profondamente amato dalla sua gente.
La Grande Storia e i suoi cambiamenti epocali, il ritmo antico della Lucania, sono il fondale di una più grande vicenda che è quella della cultura umana di cui il dottor Di Giura è stato un agente, un importante motore di trasmissione della conoscenza, con la sua vita e le sue opere.
PATRIA
Il giorno in cui l’ETA annuncia la fine della lotta armata, Bittori va al cimitero, sulla tomba del marito Txato, assassinato dai terroristi, per raccontargli che ha deciso di tornare nella casa dove vivevano insieme. La casa che ha dovuto lasciare perché la sua presenza, in quel paesino alle porte di San Sebastián, non era più gradita: le vittime danno fastidio. Ma lei, dopo i tanti anni trascorsi, non ha rinunciato a pretendere la verità e a farsi chiedere perdono, a cercare la via verso una riconciliazione necessaria per tutte le persone coinvolte. Soprattutto per quelli che un tempo si proclamavano amici. Quei vicini di casa che sono forse i genitori, il fratello, la sorella di un assassino. Attraverso la vicende di due famiglie legate a doppio filo, “Patria” racconta una comunità lacerata dal fanatismo, ma anche una storia di gente comune, di affetti feriti e di vite da ricostruire.