BLANKETS
Nel 2003, Craig Thompson ha realizzato con Blankets una delle più intense rappresentazioni dell’adolescenza. È difficile (se non impossibile) rievocare le passioni, i conflitti e le incertezze di quell’età senza lasciarsene travolgere, ma come dice Luca Sofri nella sua introduzione “l’autore di Blankets pare esserci riuscito, a giudicare dalla tenerezza distante con cui racconta il sé adolescente”. Oggi, l’opera che ha segnato la nascita di un maestro del fumetto internazionale torna in una nuova edizione, impreziosita da un messaggio di Thompson al pubblico italiano e da un dietro le quinte di oltre quaranta pagine in cui rivela la genesi complicata del suo capolavoro e, grazie a una grande selezione di splendidi schizzi preparatori, mostra il making of delle sequenze più memorabili.
CHATWIN
Chatwin ha tutto quello che un felino può desiderare: un tetto sulla testa, dei padroni che lo adorano, cibo a volontà e la libertà di fare tutto quello che vuole. Tutto meno una cosa: andare dove gli pare. Sfogliando i libri che ha trovato sugli scaffali del salotto, ha imparato a leggere e ha scoperto un mondo molto più vasto dell’appartamento in cui è restato chiuso troppo a lungo. Una mattina, senza alcuna ragione apparente, decide di dire addio alla vita comoda e si lancia all’avventura. Ben presto scoprirà di non essere l’unico animale ad aver fatto questa scelta così radicale e incontrerà intere comunità di bestiole erranti, viaggiatori con un preciso codice di regole grazie al quale percorrono il mondo in lungo e in largo, tenendosi a debita distanza dal pericolo numero uno: gli esseri umani, capaci al tempo stesso di crudeli nefandezze e di asfissianti eccessi d’affetto.
CHE – UNA VITA IN RIVOLTA
Questa biografia del Che ha una storia senza precedenti. Il fumetto viene pubblicato in Argentina nel 1968, a un anno dalla morte di Guevara. Nel 1973 viene messo al bando: le tavole originali saranno sequestrate e date alle fiamme. Nel 1976 i due disegnatori, Alberto ed Enrique Breccia, ricevono continue minacce dalla neonata dittatura militare del generale Videla. Nel 1977 lo sceneggiatore, Héctor Oesterheld, viene arrestato e diventa un desaparecido. Nel 1987, dopo quasi vent’anni di oblio, il libro riappare in Spagna e diventa rapidamente un prezioso oggetto di culto. Oggi ritorna in una pratica edizione tascabile, con una prefazione e una postfazione che ne raccontano gli incredibili retroscena.
CONTRATTO CON DIO
Quando nel 1978 Will Eisner pubblicò Contratto con Dio, il pubblico del fumetto era abituato a supereroi in calzamaglia, a poliziotti raddrizzatorti e a storie di mostri e dischi volanti. Gli unici scorci di vita reale offerti dai comics americani (e non solo) erano quelli delle strisce umoristiche: innocui scontri quotidiani tra moglie e marito e poco più. Nei quattro racconti contenuti in questo libro, invece, i lettori si trovarono per la prima volta davanti a un paesaggio umano crudo e pulsante, disperato e pieno di vita. Come nell’assurda vicenda di Frimme Hersh, un ebreo molto devoto che rinuncia a Dio dopo un’intollerabile ingiustizia, o in quella di un cantante di strada che ci accompagna nella propria discesa agli inferi. Eisner crea legami viscerali, fissandoli con ineguagliata maestria in tavole ricche, piovose e di travolgente impatto. Contratto con Dio è un’opera che ha fatto storia, e viene riproposta a quasi quarant’anni dalla sua prima edizione e nel centenario della nascita dell’autore. Una lettura obbligatoria per ogni vero lettore di fumetti.
CORTO MALTESE: LA LINEA DELLA VITA
Un’imbarcazione galleggia in un desolato porto messicano. La Niña de Gibraltar è una goletta davvero malconcia, ma Corto non riesce a staccarsene: quella barca porta il nome di sua madre, la splendida gitana di Siviglia, ed è tutto ciò che gli ha lasciato suo padre. Pur di recuperare i soldi necessari a riparare La Niña, è disposto anche a fifi darsi di Bocca Dorata, la misteriosa sacerdotessa che pochi mesi prima l’ha abbandonato su un’isola mentre erano alla ricerca di un fantomatico continente scomparso. Corto si ritrova così nello Yucatán, dove un console americano tiene sotto controllo un sito archeologico maya attorno al quale gravitano studiosi, avventurieri, rivoltosi e predoni di ogni sorta.
CORTO MALTESE: LA NUOVA ROTTA
Sotto il sole di mezzanotte, Equatoria, Il giorno di Tarowean: tre avventure per ritrovare Corto Maltese e il suo mondo, tre modi di rivivere e riscrivere la storia di un personaggio entrato nella leggenda. In questa raccolta, impreziosita da una ricca sezione di extra e Inaugurata dal Racconto cinese (una piccola rarità per i lettori italiani), la scrittura di Canales e il segno di Pellejero si spogliano di ogni artificio e si misurano con il bianco e nero. Tre storie, tre passi oltre il confine dei nostri giorni.
CORTO MALTESE: NOTTURNO BERLINESE
Berlino, 1924. Su un palco disadorno va in scena la farsesca prigionia di Hitler che, condannato a cinque anni di reclusione per il Putsch di Monaco, resterà in carcere solo per qualche mese. A interpretare quello che dieci anni dopo diventerà il Führer è l’attore Adolf Kern e tra i pochi spettatori ci sono due amici: Corto Maltese e lo scrittore Joseph Roth. Le uniche cose che Kern ha in comune con Hitler sono il nome e una certa somiglianza: Kern è comunista, bazzica i cabaret e segue la sua compagna Lise sul set di Bestia Triumphans, un horror espressionista che porterà Adolf, Corto e gli altri a perdersi tra le viuzze praghesi di Malá Strana. In un’Europa prossima all’incubo, l’antieroe creato da Hugo Pratt torna a incrociare i fili del suo destino con vecchi compagni d’avventura come Jeremiah Steiner e Levi Columbia.
CRONACHE DI GERUSALEMME
Quando Delisle decide di seguire la sua compagna Nadège in una missione di Medici Senza Frontiere, lui e i loro due figli si ritrovano catapultati per un anno in un’area a est di Gerusalemme, una delle zone più “calde” del pianeta. Senza perdere il suo istintivo senso dell’umorismo e la sua profonda empatia, Delisle si aggira con grande curiosità in questa terra martoriata e nel suo diario annota una quotidianità fatta di checkpoint e frontiere, di laicità e ortodossia, di tensioni feroci, contrasti millenari e disperata speranza. Diventa così testimone della rabbia e della frustrazione del popolo palestinese e – al tempo stesso – ne coglie una pulsione universale: il sogno di una vita normale.
DONNE D’AVVENTURA
Nel mondo creato da Pratt le donne sono sempre state protagoniste, spesso molto più coraggiose e determinate dei loro colleghi uomini. Da Pandora a Bocca Dorata, da Anna Livingston a Madame Java, in questo libro Pratt ha deciso di esplorare le figure femminili che hanno segnato la vita di Corto Maltese e tutto il resto della sua produzione. Un’imperdibile galleria di immagini, appunti e carteggi privati che rivelano i lati nascosti di queste donne. Lati nascosti nei quali si annidano nuove tessere della biografia di Corto e che rivelano la modernità del suo creatore.
DROPSIE AVENUE
«I quartieri hanno un loro arco vitale. Nascono, evolvono, maturano e muoiono» racconta Will Eisner. «Anche se questa loro evoluzione viene evidenziata dal declino dei loro edifici, a me sembra che la forza interna che produce questo degrado sia la vita dei loro abitanti. Al cuore di questa trasformazione ci sono gli individui, non i palazzi.» Per questo suo canto d’amore agli angoli più negletti di New York, il maestro del graphic novel ha scelto una zona del Bronx dal nobile pas-sato coloniale. Ma di quel passato, come è facile intuire, ormai non resta più nulla, se non i segni sommersi in decenni di svolte storiche: dalla Dichiarazione d’indipendenza al melting pot, dalla Grande depressione agli echi della Seconda guerra mondiale, dalla rinascita borghese del dopoguerra al degrado urbano degli anni Settanta. Come un cartografo dei sentimenti, Eisner traccia le coordinate di tante piccole vite che – in pochi isolati – hanno conosciuto grandiosi fasti e gloriosi fallimenti.
EL CACIQUE BLANCO
Siamo nel 1947 e la storia si svolge a Durban, in Sudafrica, dove arriva l’esploratore Bob Farlene per incontrare Ted Olsen, un amico che nel frattempo è misteriosamente scomparso nei territori zulù. Inizia così una ricerca che lo porterà a vivere avventure pericolose tra diamanti, indigeni e banditi di vario genere. Farlene viene eletto “Capo bianco” (El cacique blanco) dalla tribù degli Usutu e si innamorerà perdutamente di Eva Alden, una bellissima ragazza bionda vista e ammirata soltanto in una fotografia che riuscirà a conquistare alla fine, dopo molte peripezie.
ERNIE PIKE
Ispirandosi alla figura del corrispondente di guerra americano Ernie Pyle, Oesterheld e Pratt crearono in Argentina nel 1957 il personaggio di Ernie Pike: un giornalista abituato agli orrori del campo di battaglia, ma deciso a difendere con i denti la propria umanità. Tra le mani non stringe una pistola, ma un taccuino sul quale raccoglie storie e testimonianze dalle trincee di mezzo mondo. Questa edizione, oltre a raccogliere tutte le avventure del ciclo di Pike e altri racconti di guerra, è impreziosita da una vasta selezione di rarità prattiane, tra cui ben dieci tavole mai viste al di fuori dell’Argentina, venute alla luce solo dopo anni di meticolosa ricerca.
HABIBI
In un panorama epico fatto di deserti, harem e labirintici agglomerati urbani traboccanti di vita e di miseria, si dipana la storia di due anime schiave, portate l’una nelle braccia dell’altra da un destino nato e cresciuto per restare eterno. Lei è Dodola: bambina, poi donna, poi madre imprigionata in un mondo di uomini. Lui è Zam, orfano che nella ragazza – e nelle storie della cultura e della mitologia islamica con cui lei lo crescerà – troverà un amore assoluto, viscerale, indispensabile. Dai miseri villaggi a sud della prosperosa Wanatolia, al deserto popolato di nomadi e criminali, all’opulenza del Palazzo del terribile Sultano, Habibi (“mio amato”) traccia nelle morbide curve della calligrafia araba una parabola sul nostro rapporto col mondo naturale, sull’abissale divario tra primi e terzi mondi, sull’eredità comune di cristianesimo e islamismo e, soprattutto, sulla magica, insostituibile forza del racconto.
I GUARDIANI DEL LOUVRE
Il maestro del fumetto giapponese esplora il tempio occidentale della cultura. Un percorso tra sogno e storia che abbraccia la pazzia di Van Gogh e quella della seconda guerra mondiale. Un viaggio nella memoria per far pace con i fantasmi del passato e i nostri demoni personali. Per scoprire che, nel bene e nel male, c’è sempre qualcuno che veglia su di noi.
IN VIAGGIO CON LLOYD – UN’AVVENTURA IN COMPAGNIA DI UN MAGGIORDOMO IMMAGINARIO
Fareste mai a meno di un amico che sa sempre dire la cosa giusta al momento giusto? Certo che no. È per questo che, quando il Destino ci dà un appuntamento, tutti vorremmo portarci dietro un maggiordomo come Lloyd: immaginario ma di rara concretezza, capace con una sola battuta di fugare i dubbi che assillano il suo sir. Ma che fare se il Destino ci convoca all’improvviso e non abbiamo il tempo di invitare il nostro Lloyd? Poco male, suggerisce Simone Tempia in questo romanzo: un maggiordomo immaginario può parlare attraverso lettere, telegrammi, telefonate e messaggi nella bottiglia. Perché se è vero che alcuni viaggi vanno fatti da soli, è altrettanto vero che non si può partire senza mettere in valigia l’indispensabile. E per sir e i suoi tanti lettori le parole di Lloyd sono un bagaglio di cui non si può fare a meno.
JAN KARSKI L’UOMO CHE SCOPRI’ L’OLOCAUSTO
Evase da un gulag e dal ghetto di Varsavia, sopportò le torture delle SS e sfuggì al fuoco dei bombardamenti. Portava con sé una verità che avrebbe dovuto scuotere il mondo dalle fondamenta, ma una volta al cospetto dei potenti la sua voce si perse nell’incredulità e nell’indifferenza, schiacciata dalle ferree leggi della guerra. Queste sono le parole inascoltate del partigiano polacco che nel 1943 denunciò a Churchill e a Roosevelt gli orrori della Shoah. Questa è l’incredibile storia di Jan Karski.
JONAS FINK
Jonas ha solo dodici an-ni quando suo padre, un onesto ebreo borghese, viene arrestato con l’accusa di aver cospirato contro il regime comunista che dal 1949 tiene sotto scacco la Cecoslovacchia. Comincia così l’incubo di un ragazzo segnato dal marchio dell’infamia, vittima di una realtà in cui anche i muri hanno orecchi e la delazione è all’ordine del giorno. Incurante del pericolo, Jonas stringe amicizia con un piccolo gruppo di contestatori che animerà l’intensa e luminosa stagione del Sessantotto. Vittorio Giardino, che a quest’opera ha dedicato oltre vent’anni della sua vita, è riuscito a fissare – come in una goccia d’ambra – il momento storico in cui un intero Paese ha smesso di essere una società e i singoli cittadini sono diventati l’uno il peggior nemico dell’altro. Con la crudele dolcezza del suo segno, Giardino ha immortalato la sofferenza e il desiderio di riscatto di una generazione cresciuta all’ombra della dittatura.
KAFKA
Un uomo metodico, ossessionato dalle minuzie della vita, condannato a ingigantire ogni dettaglio fino a farsi sopraffare dal peso della normalità. Con queste parole potremmo descrivere sia Franz Kafka sia Robert Crumb, due autori così vicini da essere destinati a incontrarsi. Con l’aiuto del saggista David Zane Mairowitz, Crumb ci restituisce i momenti emblematici della biografia di Kafka e mette in scena i suoi capolavori: “La metamorfosi”, “Lettera al padre”, “Il Castello”, “Il processo”, “America”, “Nella colonia penale”, “La condanna”, “La tana”, “Un digiunatore” e tanti estratti dalle sue lettere e dai suoi diari. Nel centenario della morte del grande scrittore praghese, l’eco dei suoi incubi risuona – ipnotica come sempre – nel segno viscerale del capostipite del fumetto underground.
KAFKA
Un uomo metodico, ossessionato dalle minuzie della vita, condannato a ingigantire ogni dettaglio fino a farsi sopraffare dal peso della normalità. Con queste parole potremmo descrivere sia Franz Kafka sia Robert Crumb, due autori così vicini da essere destinati a incontrarsi. Con l’aiuto del saggista David Zane Mairowitz, Crumb ci restituisce i momenti emblematici della biografia di Kafka e mette in scena i suoi capolavori: La metamorfosi, Lettera al padre, Il Castello, Il processo, America, Nella colonia penale, La condanna, La tana, Un digiunatore e tanti estratti dalle sue lettere e dai suoi diari. Nel centenario della morte del grande scrittore praghese, l’eco dei suoi incubi risuona – ipnotica come sempre – nel segno viscerale del capostipite del fumetto underground. Un libro per farsi travolgere dalla vita di Kafka e rivivere sulla nostra pelle l’intensità delle sue opere.
LA FORZA DELLA VITA
“Qual è la differenza tra noi due?” chiede il povero Jacob Shtarkah a una blatta ribaltata sulla schiena. “A te, che sei solo uno scarafaggio, basta vivere! Per te è sufficiente! Ma io… Io devo chiedermi il perché.” Il monologo di Jacob ricorda quello, assai più celebre, di Amleto. Solo che stavolta non abbiamo un principe di Danimarca e il teschio di un giullare, ma un povero falegname ebreo del Bronx e un insetto pronto a essere calpestato dal primo passante distratto. Ambientato in una New York cupa e pulsante, a cavallo tra la crisi del ’29 e l’eco dell’ascesa di Hitler, La forza della Vita è un magistrale intreccio di pure casualità. Una storia con cui la Mano Nera, l’antisemitismo tedesco, il dissesto economico, una spaventosa ondata di freddo, la solitudine della pazzia e tanti amori disperati si intrecciano come i fili di una ragnatela, creando una sorprendente trappola narrativa.