IL MIO DEMONE GUARDIANO
Questo perché nessuno sa chi siano quei due in realtà. Ultima discendente di una potente famiglia di sciamani, Amane fu scelta come futuro capovillaggio dalla comunità in cui viveva. Da sempre ubbidiente e servile, Amane accettò il suo destino, chiedendo però in cambio l’opportunità di studiare a Tokyo per poter fare esperienza del mondo. Ad accompagnarla, il fedele guardiano Hyoe, un demone-cane da lei incontrato quando era una bambina, e da allora su migliore amico e compagno devoto. Nella sua forma umana i poteri di Hyoe sono sigillati, e l’unico modo per scatenarli è che Amane gli doni parte della sua energia… tramite un bacio!
E dal momento che mostri e spiriti non infestano solo le campagne, ma anche, e più subdolamente, le metropoli come Tokyo, il nostro duo è atteso da numerose prove e da affascinanti e inquietanti avventure!
Il Mio Demone Guardiano è edito in Giappone da Akita Shoten, ed è opera della brava Takeuchi Mick. Iniziato come progetto secondario da portare avanti part-time, in breve tempo ha goduto di un successo crescente presso il pubblico, al punto da diventare in breve la sua serie principale, e, tutt’oggi, la sua più lunga e apprezzata, nonché uno dei titoli più rappresentativi della rivista «Princess». Un fumetto che senz’altro sarà molto amato dalle fan dei fantasy alla Inuyasha o alla Fushigi Yugi!
PLATINA
Kim Yeon Joo è un’autrice che in Italia già abbiamo avuto modo di apprezzare per il suo tratto personalissimo – morbido, essenziale, pulito ma incredibilmente espressivo –, per le atmosfere fantasy e vagamente gothic di cui permea le sue opere, e per il suo stile narrativo cinematografico con cui riesce abilmente a rendere al meglio tanto le scene d’azione quanto momenti più composti e introspettivi. E Platina, con ogni probabilità, e l’opera che esalta al meglio tutte queste sue doti!
JONAH MARTINI: IN NOMINE PATRIS
Jonah è l’uomo giusto per indagare sui miracoli: ex missionario in Etiopia negli anni del fascismo, il suo acquisito scetticismo nei confronti della Fede lo rende oggettivo di fronte ai fenomeni più espliciti e allo stesso tempo la sua voglia, mai del tutto sopita, di ritrovare la fede perduta lo rende aperto e disposto ad accettare per vero un segno divino, quando e se tutte le ipotesi scientifiche siano state escluse.
A bordo del suo vecchio side-car e con un look “ribelle” (capelli scompigliati, impermeabile, pipa e niente colletto bianco da prete), Jonah deve per prima cosa affrontare i pregiudizi della gente su di lui, gente che stenta a identificarlo subito come inviato del Vaticano. In secondo luogo, invece, deve affrontare, anche fisicamente, tutti quelli che hanno brutti segreti da nascondere e vedono in lui solo un ficcanaso da eliminare o manipolare a proprio vantaggio.
JONAH HEX TWO GUN MOJO
Jonah Hex, cacciatore di taglie, viene salvato dall’impiccagione da un suo anziano collega, Tardone Smith. I due si dirigono alla cittadina di Mud Creek per riscuotere una taglia, ma si cacciano subito nei guai con lo sceriffo locale. Come se non bastasse, Jonah si imbatte nel circo viaggiante di Doc Cross Williams, uno strano figuro che ha messo a punto una pozione apparentemente in grado di creare degli zombie da usare come spietati schiavi…
E’ lo stesso Lansdale a raccontare la storia del suo amore per Jonah Hex, uno dei più atipici personaggi del mondo dei comics mainstream americani, nella prefazione a questa graphic novel che raccoglie una miniserie uscita per i tipi della Vertigo, la leggendaria divisione ‘adulta’ della DC comics, nell’autunno del 1993. Negli anni ’70, un Lansdale alle prime armi si imbatte nelle avventure western sui generis create da John Albano: affascinato dal personaggio Hex e dalle sue potenzialità, Lansdale comicia a fantasticare di scriverne le sceneggiature. Un sogno destinato a rimanere nel cassetto per un ventennio, fino a quando lo scrittore texano, assurto nel frattempo ad una meritata fama, viene contattato dalla DC per una serie di progetti narrativi legati a Batman. Lansdale ne approfitta per chiedere che gli venga commissionata una avventura del pistolero senza scrupoli ispirato ai film di Sergio Leone: preteso Timothy Truman alle matite, complice perfetto per via del suo stile grottesco e della sua cultura profondamente southern, lo scrittore inietta robuste dosi di horror e bizzarro in una vicenda per il resto cruda e violenta, ma non rivoluzionaria. Impiccagioni, sparatorie, insulti, povertà, sporcizia, pellerossa in cerca di scalpi, giubbe blu e saloon come da consolidato copione, ma anche personaggi insolitamente weird (la vecchia capopolo assetata di sangue, Tardone Smith, la corte di freaks del carrozzone di Doc Cross Williams) e persino una leggenda del West, l’infallibile pistolero Wild Bill Hycock, qui addirittura in versione zombi. Lansdale quindi gioca con gli stilemi del genere e li fa suoi attraverso un processo di contaminazione che dà vita ad un genere del tutto nuovo, una terra di frontiera dove le vecchie regole narrative non valgono più e si viaggia in mare aperto, senza sapere cosa può riservarci la pagina seguente. Truman dal canto suo alterna caratterizzazioni alla Hyeronimus Bosch a effettacci gore a tutta pagina che spazzano via la consueta scansione a vignette. Ben supportati dall’esperto Sam Glanzman alle chine, Truman e Lansdale scolpiscono una pietra miliare del fumetto popolare americano rivitalizzando un personaggio caduto nell’oblio e donandoci decine di pagine di nero, nerissimo humour.
PALESTINA SPECIAL EDITION
Tra la fine del 1991 e l’inizio del 1992 Joe Sacco ha trascorso due mesi in Israele e nei Territori Occupati, viaggiando e prendendo appunti. Ha vissuto nei campi dei palestinesi, condividendo la loro vita (o meglio, la loro sopravvivenza) in mezzo al fango, in baracche di lamiera arrugginita, tra coprifuoco e retate dell’esercito israeliano. Risultato del suo meticoloso lavoro d’inchiesta è questo volume che, combinando la tecnica del reportage di prima mano con quella della narrazione a fumetti, riesce a dare espressione a una realtà complessa ed emotivamente coinvolgente come quella del Medio Oriente. Ogni pagina racconta in modo approfondito e chiaro i molti aspetti dell’occupazione: le uccisioni, i ferimenti, le torture, le detenzioni amministrative, le confische delle terre, la distruzione delle case e degli ulivi. Senza la pretesa di dare giudizi, Palestina offre al lettore una testimonianza ricca, articolata e diretta delle reali condizioni del popolo palestinese.