NOIR BURLESQUE
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Notte, una stanza d’albergo. Seduto su una poltrona, un uomo aspetta con la pistola in mano. Si chiama Slick e attende l’arrivo di Caprice, la donna che lo ha tradito. Aprendo la porta, Caprice capisce subito: è venuto per vendicarsi. Ma non sarà così semplice. Ispirandosi ai film noir degli anni Cinquanta, Enrico Marini firma con Noir Burlesque un thriller estremamente cupo, popolato da femme fatale e intriso di sensualità, dove crimine e violenza si nutrono di gelosia e tradimenti.
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THIEF OF THIEVES
Conrad Paulson vive una doppia vita segreta come ladro di altissimo livello che firma i suoi colpi con il nome di Redmond. Non c’è nulla che Conrad non sia in grado di rubare, nulla che non possa avere… tranne la vita che si è lasciato alle spalle.
Ora, con un figlio ormai grande che conosce a malapena e una ex-moglie che non ha mai smesso di amare, Conrad deve tentare di rimettere insieme ciò che resta della sua vita e deve farlo prima che l’FBI riesca finalmente a catturarlo. Ma pare proprio che questi saranno i minori dei suoi problemi.
THIEF OF THIEVES è la nuova serie creata da Robert Kirkman e prodotta da Skybound. Un’emozionante caper story a fumetti sceneggiata da Nick Spencer su soggetto di Kirkman, un racconto sul filo del rasoio che AMC, dopo il grande successo di THE WALKING DEAD, sta già in sviluppando come serie televisiva.
LE VISCERE DEL BRONX
Martin Keane non ha mai voluto diventare un poliziotto, come la tradizione di famiglia impone. Ai ferri corti con il padre per la decisione di essere uno scrittore, dovrà improvvisarsi investigatore per ritrovare la moglie scomparsa. Una ricerca che lo condurrà in uno dei luoghi più misteriosi di New York: le viscere del Bronx. Un angolo d’inferno legato a doppio filo con il passato della sua famiglia: è lì che è stato ucciso il suo bisnonno. Una storia dalle atmosfere inquietanti scritta da Peter Milligan e disegnata da James Romberger, pittore e fumettista celebre per le sue rappresentazioni di una Manhattan cruda e realistica.
KILL MY MOTHER
A Bay City, una brulicante metropoli all’ombra della vicina Hollywood, si consuma un’intricata faida tutta al femminile. Annie è un’adolescente che odia sua madre Elsie, una vedova al servizio di un detective caduto nella rete di Mae, una femme fatale sulle tracce di due donne misteriose. I loro cammini si intrecciano lungo una decade di veleni, incomprensioni e misteriose sparizioni che attraversano l’America degli anni Trenta fino alla Seconda guerra mondiale, scatenando una battaglia a suon di revolverate, rivelazioni shock e mazze da baseball. In un turbinio di capovolgimenti di fronte e colpi di scena, le cinque protagoniste e i loro folli comprimari – un pugile ballerino, un commerciante comunista, un aspirante killer e molti altri ancora – danzano sulle tavole di Feiffer, un maestro del fumetto che in Kill my mother ha preso le atmosfere del cinema noir e dei romanzi di Raymond Chandler per fonderle nel suo inimitabile stile ironico e tagliente.
TOBACCO
Investigatore privato: uno sporco mestiere, che qualcuno dovrà pur fare. In questo caso, forse era meglio se a farlo era qualcun altro. Tobacco non ha il fascino romantico di un Philip Marlowe, ed è molto meno duro e puro di un Sam Spade. Però ha trovato questo mestiere (o è stato questo mestiere a trovare lui?) e ora, in qualche modo, è costretto a tirare avanti. Ma, quando sembra rassegnato a doversela vedere solo con ordinari casi di corna, a Tobacco esplode fra le mani qualcosa di molto grosso. E di molto pericoloso. Una saga noir e picaresca, che parte da Bologna e arriva a Barcellona (passando per Genova), andata e ritorno. Con cospirazione “antitabagista” compresa nel prezzo.
LA DALIA BLU
Durante la gestazione di Frigidaire, agli albori degli anni Ottanta, Filippo Scòzzari andò a chiedere aiuto a Oreste del Buono, noto appassionato di fumetti e di letteratura gialla. Per la nascita della rivista O.d.B. elargì soldi e i diritti per l’adattamento di una sceneggiatura scritta nel 1946 da Raymond Chandler per la Paramount. Il film, con la regia di George Marshall, era uscito in Italia con il titolo La dalia azzurra. Nella trama c’erano tutti gli elementi tipici del noir a stelle e strisce: una donna fatale, un delitto irrisolto, un antieroe cinico ma romantico, whisky a fiumi, scazzottate… L’adattamento fu realizzato da Scòzzari in dodici mesi di clausura feroce, con un impiego massiccio di matite, chine, pennellini e pennarelli. Scòzzari affrontò Chandler senza timori reverenziali, eliminando inutilità e ridondanze e aggiungendo alle atmosfere fumose dell’hard boiled il suo tocco inconfondibile e spregiudicato. Oggi, quaranta e passa anni dopo, molte tavole originali sono compromesse. Gli eleganti grigi sono ormai stinti e diversi neri, usati per i ritocchi, hanno tracimato. Per questa nuova, definitiva, edizione tutte le tavole sono state scansionate e poi restaurate, emendate, riscritte e ridisegnate, riportando il duello Scòzzari contro Chandler esattamente dove era iniziato.
SIN CITY
Basin City è una città basata sul vizio, tanto che tutti ormai la chiamano Sin City, la Città del Peccato. In una città del genere non è importante essere positivi o negativi, l’importante è essere vivi. Con la propria testa, con il proprio corpo, con i propri muscoli… con qualunque cosa si abbia, l’importante è sopravvivere. Fino a quando la propria vita non è importante quanto il sentirsi vivi. A quel punto, le regole cambiano e tutto è permesso… Dopo il successo del primo film, nel corso del 2013 verrà realizzato il secondo capitolo della saga noir a fumetti per eccellenza.
IL DERATTIZZATORE
Secondo una leggenda del mondo criminale, il Derattizzatore è un assassino senza pari specializzato nel mettere a tacere chi parla troppo. C’è un problema: non esiste. Almeno, secondo il programma protezione testimoni. C’è una pila di cadaveri fuori El Paso. Il Derattizzatore sembra essere uscito allo scoperto e un esperto agente dell’FBI ha l’incarico di trovarlo prima che scompaia per sempre. Ne risulta una caccia all’uomo ricca di colpi di scena nella quale non si sa chi è il gatto e chi è il topo. Di Andy Diggle (The Losers, Devil) e Victor Ibañez.
IL CORVO
Un vecchio operaio incaricato di rimettere in funzione gli orologi stradali viene licenziato, sostituito da una macchina. È costretto allora a trovarsi un nuovo impiego. Alla sua età però, una cinquantina buoni, le prospettive di riconversione sono poche. E la Francia sotto questo punto di vista sembra un po’ l’Italia. Cosicché il mestiere di detective pare una soluzione anche se non veramente scelta. Le circostanze, un incontro fortuito lo spingono in questa direzione, come un lettore di gialli che si immedesimano nel personaggio, lui stesso si mette in gioco. Non ha un nome, avrà soltanto un soprannome: Il Corvo è nato. Una straordinaria serie, magnificamente disegnata in ogni vignetta, inquadratura e tavola. Un’apoteosi di humour nero, giochi di parole e indagini crudeli.
PIGALLE 62.27
Parigi, fine anni ’50. Tra i bar fumosi e i locali notturni, nel giro dei truffatori di Pigalle, arriva il giovane Antoine Perchaux. È venuto dalla provincia a compiere la sua vendetta. Gira con un coltello in tasca e cerca Mondcamp, l’uomo che ha causato il suicidio di suo padre, piccolo imprenditore rovinato in seguito a una truffa. Antoine lo trova quasi subito, gli si presenta sotto falsa identità, lo frequenta ed entra in confidenza con lui: ma continua a rimandare il momento della resa dei conti. Mondcamp lo prende sotto la sua protezione, gli fa assaporare la bella vita della capitale e i soldi facili delle truffe. E intanto, nelle notti di Pigalle, Antoine conosce l’affascinante trans Betty e si innamora della bella e disinibita Caroline…
IO, ASSASSINO
L’omicidio perfetto non è solo quello resta insoluto. L’omicidio perfetto è arte. Nelle affollate vie del centro di una città un uomo sgrana gli occhi e, muto, porta la mano alla gola. Qualcuno gli ha reciso l’arteria senza preavviso, ragione o suono alcuno; un fiotto di sangue zampilla, il corpo si accascia in una pozza scura. Poco dopo, l’esimio docente Emilio Rodriguez cinquantatré anni e una brillante carriera accademica – fa il proprio ingresso a un meeting sull’Arte Rinascimentale. Sulla tasca del suo cappotto c’è una piccola macchia rossa. Il fiore all’occhiello dell’università dei Paesi Baschi è in realtà il misterioso artefice di trentaquattro omicidi di “matrice estetica”, sanguinarie performance ispirate alle opere di celebri e oscuri artisti, da Goya a Munch. Un genio del macabro, esperto in crimini impuniti… almeno finora.
NOIR BURLESQUE
Notte, una stanza d’albergo. Seduto su una poltrona, un uomo aspetta con la pistola in mano. Si chiama Slick e attende l’arrivo di Caprice, la donna che lo ha tradito. Aprendo la porta, Caprice capisce subito: è venuto per vendicarsi. Ma non sarà così semplice. Ispirandosi ai film noir degli anni Cinquanta, Enrico Marini firma con Noir Burlesque un thriller estremamente cupo, popolato da femme fatale e intriso di sensualità, dove crimine e violenza si nutrono di gelosia e tradimenti.

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