I FIORI DEL MALE
Quick Overview :
La lirica di Charles Baudelaire incontra l’arte del Michelangelo del Fumetto in un abbraccio artistico sensuale e potente contenuto in un pregiato volume cartonato con illustrazioni pieghevoli fold-up.
- autore: Tanino Liberatore
- editore: Comicon edizioni
- anno: 2016
1 disponibili
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SIAMO LUCE OPPURE OMBRA, MOSTRO?
«Non sei stanco di combattere con me, Mostro?» «Un po’ sì, ma è inevitabile.» «Inevitabile? E perché? Io sono stanca, Mostro… non vinco e non riesco a lasciarti vincere…» «Non si tratta di vincere, non è per questo che stiamo combattendo.» «E perché allora?» «Perché dobbiamo crescere.» Il Mostro ha un aspetto simpatico e ha sempre la risposta pronta, ma quello che dice potrebbe non farci piacere. Perché può rappresentare le paure, le insicurezze e i traumi non elaborati e allora diventa la manifestazione di quelle parti di noi che devono essere riconosciute, affrontate e integrate per scoprire chi siamo davvero. Ma può essere anche guida e ispiratore, colui che spinge a guardarsi dentro per scoprire i propri doni e trasformare in punti di forza ciò che, inizialmente, appare come una debolezza. Nel suo nuovo libro Roberta Guzzardi, attraverso i dialoghi (e i silenzi) tra il Mostro e la ragazzina, ci guida verso la comprensione di questi conflitti. Pagina dopo pagina, vignetta dopo vignetta, il loro rapporto si approfondisce, evolve e matura fino a che ombra e luce, caos e chiarezza si alternano, si assestano e si integrano. Perché ogni percorso, e su tutti quello che porta all’autenticità, è fatto di momenti di stasi e di attività, di entusiasmi e di frustrazioni, e imparare a “guardarsi dentro” significa anche accogliere ogni fase del cammino con apertura, come un’opportunità di crescita. E l’obiettivo non è cancellare le ombre, perché quelle ci saranno sempre. L’obiettivo è puntare alla libertà: la libertà di essere chi siamo davvero, oltre i condizionamenti e la paura di deludere chi abbiamo intorno; la libertà di chiedere aiuto e di decidere di cambiare strada, se ci va, quando ci accorgiamo che non stiamo andando verso una direzione che ci appartiene davvero. «Ma se poi fallisco, se va male, se quello che faccio non è sufficiente per arrivare dove voglio, se non riesco a ottenere il risultato che mi aspetto, a realizzare il sogno, a toccare la stella che faccio? Che mi rimane?» «Be’… magari scopri te stessa.»
LA SIRENETTA
La Sirenetta di Hans Christian Andersen, con nuova traduzione di Tiffany “Miss Fiction” Vecchietti e visivamente reinterpretato attraverso l’immaginario e le illustrazioni di Jessica “Loputyn” Cioffi, è il nuovo volume della collana ‘Le Favole di Loputyn’.
Jessica e Tiffany hanno fatto anche questa volta un lavoro eccezionale… se avete amato il loro Alice nel Paese delle meraviglie non potete farvi sfuggire anche questo gioiello, ancora più ricco di illustrazioni che tolgono il fiato.
Siete curiosi di scoprire come Loputyn ha reinterpretato il Regno del Mare e i suoi protagonisti?
A
Eroe del racconto illustrato senza parole è un giovane senza nome, con solo il numero 21868 sul berretto (un palese riferimento al 21 agosto 1968 = 21.8.68, la data d’inizio dell’invasione della Cecoslovacchia da parte dei paesi del Patto di Varsavia per soffocare la tanto agognata “Primavera di Praga”). Il giovane vive e lavora in una grande città triste e grigia. Una città con case fatiscenti, macchinari mostruosi, persone crudeli. Senza divertimenti, senza musica, senza giochi e altri diversivi. Soggetta alla dittatura della lettera A. Onnipresente, dispotica e totalitaria. Un lavaggio del cervello. Il giovane 21868 però non si lascia allineare e massificare, non permette che i suoi sogni vengano annullati. Nonostante minacce di morte, intimidazioni e persecuzioni osa disobbedire, pronunciando la lettera B, e con una bicicletta volante riesce a evadere in un altro mondo, pieno di colori, di prati, colline, laghi e amore. E di tante lettere dell’alfabeto.
VENEZIA – SCAVANDO NELL’ACQUA
Un prestigioso volume cartonato dall’elegante design accoglie le immagini di una Venezia insolita e affascinante. Alternando disegni in bianco e nero e suggestive immagini a colori, dichiaratamente debitrici della pittura di Hockney, Mattotti salva la città dalla stereotipata immagine da cartolina che tutti conosciamo e la spoglia della sua maestosità architettonica per addentrarvisi a fondo in cerca dei segni che possano rivelarne la struttura. Il percorso in cui trascina l’osservatore è un labirinto vertiginoso, un intricato groviglio di linee, segni nervosi, prospettive allungate e distorte.
Sorprendenti scorci declinati con una varietà di stili – dal disegno a matita alla china, dai pastelli agli inchiostri Ecoline – ci conducono nel cuore della città, tra ponti, strettoie, aperture, ringhiere, muri di mattoni, scale e ovviamente l’onnipresente acqua, con le sue onde e i riflessi di luce. In spazi perlopiù deserti, che attraversiamo con il fiato sospeso, appaiono ogni tanto misteriosi personaggi, draghi, pescatori che catturano mostri, ispirati alla grande pittura del passato, e in particolare a Carpaccio e Tiepolo. Come spiega Claudio Piersanti nell’introduzione, il libro centra l’obiettivo di stupirci con qualcosa che è da sempre sotto i nostri occhi, restituendoci “sorprendentemente, una Venezia familiare e mai vista”.
OSSA CHE CANTANO
Shaun Tan è celebre a livello mondiale per la sua visione unica e per le sue incredibili capacità narrative. Questo libro, per la prima volta, mette in risalto il suo talento scultoreo, applicato alle fiabe dei Fratelli Grimm. Tan cattura l’essenza di questi racconti in modo sorprendente, dando vita a fratelli traditori, principesse solitarie, volpi astute, contadini onorevoli e streghe spietate.Questo approccio innovativo rinnova la nostra tradizione orale, donando nuova vita ai ricordi dell’infanzia. Con splendide introduzioni dello scrittore britannico Philip Pullman e dello studioso di fiabe Jack Zipes, Ossa che cantano è un vero e proprio spettacolo per gli occhi, una celebrazione profonda e potente delle storie più amate al mondo.
VENEZIA SCAVANDO NELL’ACQUA
Nella sua nuova edizione, “Venezia” è la raccolta di disegni realizzati da Mattotti in varie tecniche, ma soprattutto la sua visione della città, o come dice Piersanti nel suo testo introduttivo al libro: “La Venezia sognata da Mattotti. Sorprendentemente una Venezia familiare e mai vista… Il vero stupore dev’essere proprio questo: essere stupiti da qualcosa che è sotto gli occhi (e gli obiettivi) di tutti.” Introduzione di Claudio Piersanti.
LA FANCIULLA DAL CUORE DI NEVE
Una sagoma leggera, appena visibile. Il taglialegna si stropicciò gli occhi. La figura era reale: una giovane donna, candida e sottile, si ergeva nel mezzo di quel bianco turbinio. Si precipitò alla porta e la aprì, lottando contro il vento che di colpo si impossessò della stanza, portando con sé una moltitudine di fiocchi bianchi.
MOSAICO
Un mosaico composto da tanti piccoli e raffinati disegni del maestro olandese dell’illustrazione fantascientifica, celeberrime le sue copertine per “Urania”, ma anche suggestivo e visionario interprete di racconti gialli e del terrore, di romanzi di fantasy nonché della narrativa tradizionale.
THE VIEWER
Per Tristan la discarica cittadina è un tesoro pieno di storia. Passerebbe giorni e giorni a salvare e smontare ogni tipo di marchingegno, per farlo funzionare ancora. Finché non trova una scatola… la scatola. Tra le tante bizzarrie, questa contiene dei dischi, che mostrano la nascita e i cicli della varie civiltà, la loro ascesa e il loro declino in un costante ripetersi. Spaventato, il ragazzo cerca di distogliere il suo sguardo dall’apparecchio, ma non ci riesce. Da dove vengono quelle immagini? E quello strano macchinario?
’45
Un altro inverno, e gli Alleati ancora non sono arrivati. Sui monti del nord dell’Italia le bande partigiane si vanno ingrossando dei giovani che rifiutano di arruolarsi nelle fila della Repubblica di Salò e fuggono dalle deportazioni in Germania. Le azioni partigiane si fanno sempre più audaci, contro i repubblichini, contro i tedeschi. Più numerosi anche i rastrellamenti, più feroci le rappresaglie. Poi, finalmente, l’ordine dell’insurrezione. Tutti a valle, per unirsi ai nuclei cittadini, agli operai in rivolta. Per riscattarsi dal fascismo, per liberarsi dai tedeschi prim’ancora dell’arrivo degli Alleati. E intrecciata alla grande storia, quella minuta di Maria. Delle sue apprensioni per il marito partigiano e per il figlio alpino in Russia; della sua paura per i soldati della Wehrmacht che le piombano in casa; della sua gioia per la Liberazione e per il ritorno del figlio; della pietà per quel soldato tedesco ora vinto e prigioniero.
LA PAMPA Y BUENOS AIRES
Il viaggio compiuto da Muñoz in quello che definisce ‘Il libro della mia vita” è il viaggio di una vita, dal vuoto della Pampa, dalle nuvole confuse con la terra alle periferie, alla Buenos Aires degli anni ’50 con i suoi personaggi, con i tanghi e le milonghe, con la voce di Carlos Gardel. Dopo la città ancora verso la Pampa con pensieri, parole, smarrimenti, malinconie, domande senza risposta e poi ancora nuvole, terra, colori, spazi…
LA GOVERNANTE – ALLEGRA STORIA DI UN CADAVERE DEVOTO
Un omicidio. Del tutto involontario, ma pur sempre un omicidio. I rimorsi, il senso di colpa, ma sopra tutto inquietanti preoccupazioni. Chi rifarà il letto? Chi pulirà la casa? Chi luciderà le scarpe? E per di più la governante era giovane e bella. Addio reputazione! Bisogna far sparire il cadavere. Devota, devotissima anche da morta, la governante esaudisce il desiderio. Fin troppo! Ed ecco il corpo senza vita scomparire inspiegabilmente dal baule nel quale era stato nascosto. Sconcerto e stupore diventano sgomento e panico quando riappare nel letto. Ma non è finita. Di nuovo svanisce, ma solo per sbucare dal comodino per poi eclissarsi ancora, e ancora, devotissima, riapparire e dileguarsi in ogni angolo della casa, in ogni momento della giornata. Una vorticosa girandola di situazioni assurde, surreali, nelle quali l’estro visionario di Edouard Osmont riesce continuamente a stupire e a strappare il sorriso. Un humor nero straripante, incontenibile, che a dispetto dei suoi cento anni è ancor oggi vivo e vitale. Magistralmente interpretato con ironia da Sara Gavioli, al suo esordio di illustratrice. Illustrazioni in bianco e nero, con qualche goccia di rosso. Rosso sangue, naturalmente.
IN VIAGGIO CON LLOYD – UN’AVVENTURA IN COMPAGNIA DI UN MAGGIORDOMO IMMAGINARIO
Fareste mai a meno di un amico che sa sempre dire la cosa giusta al momento giusto? Certo che no. È per questo che, quando il Destino ci dà un appuntamento, tutti vorremmo portarci dietro un maggiordomo come Lloyd: immaginario ma di rara concretezza, capace con una sola battuta di fugare i dubbi che assillano il suo sir. Ma che fare se il Destino ci convoca all’improvviso e non abbiamo il tempo di invitare il nostro Lloyd? Poco male, suggerisce Simone Tempia in questo romanzo: un maggiordomo immaginario può parlare attraverso lettere, telegrammi, telefonate e messaggi nella bottiglia. Perché se è vero che alcuni viaggi vanno fatti da soli, è altrettanto vero che non si può partire senza mettere in valigia l’indispensabile. E per sir e i suoi tanti lettori le parole di Lloyd sono un bagaglio di cui non si può fare a meno.
LA CUCINA INDIANA ILLUSTRATA
La cucina indiana è un mix di tradizioni regionali, una cucina che accompagna i momenti più importanti della vita (nascite, matrimoni, cerimonie religiose), multiculturale come il Paese che racconta.
Le tavole illustrate conducono il lettore a conoscere le spezie più apprezzate, gli utensili usati in cucina, i pani e il riso, le bevande e molto altro. Non mancano poi gli approfondimenti sul mercato, sui riti legati al momento del pasto, sull’accoglienza degli ospiti e ovviamente tante ricette tipiche spiegate nel dettaglio: naan, samosa, pollo tandoori, curry di gamberi, agnello vindaloo… Storie, aneddoti, strumenti, ingredienti, il tutto raccontato attraverso parole, ma soprattutto bellissime illustrazioni.
Un invito alla scoperta dell’India, tra usanze e sapori.
