VALZER CON BASHIR
Quick Overview :
Beirut, 14 settembre 1982: il comandante capo delle Forze Libanesi Gemayel Bashir perde la vita in un attentato a opera di gruppi terroristi palestinesi. Due giorni dopo, i campi profughi di Sabra e Chatila vengono presi d’assalto dai più fanatici seguaci di Bashir, i falangisti cristiani, che vendicano la morte del proprio idolo trucidando centinaia di inermi palestinesi, tra cui donne, vecchi, bambini.
Ari Folman è un giovanissimo soldato dell’esercito israeliano, e il suo posto è tra i cerchi concentrici di militari che circondano il luogo della carneficina. Forse i razzi che hanno illuminato a giorno la ferocia dei falangisti sono partiti anche dalla sua postazione, ma lui non sa dirlo: vent’anni dopo nella sua testa non è rimasto un solo ricordo, né della notte del massacro, né dei combattimenti che l’hanno preceduta. Sarà l’incubo ricorrente di un amico a spingerlo verso i racconti e le testimonianze dei protagonisti dell’epoca, nel doloroso tentativo di riportare in vita la memoria di quei giorni terribili.
Valzer con Bashir è il resoconto profondo e sofferto – ma non per questo meno lucido – di uno dei momenti più atroci della nostra storia, il risultato di un approccio delicato, originale, alle assurdità della guerra.
- autore: Ari Folman, David Polonsky
- editore: Rizzoli Lizard
- anno: 2023
1 disponibili
ConfrontaLibroteka
Prodotti correlati
POLLO ALLE PRUGNE
Il cuore del musicista Nasser Ali ha deciso di non battere più. Da quando sua moglie ha spezzato il suo tar, una sorta di liuto persiano, l’uomo si è dato otto giorni prima di lasciare questo mondo. Otto giorni per riflettere su quel che resta della sua vita, delle sue ambizioni e di un suo vecchio amore. Un’ultima occasione per fare un amaro bilancio dei sogni a cui ha rinunciato e di quello che la realtà gli ha offerto in cambio. Chiuso nella sua stanza, Nasser Ali ascolta le storie e gli incoraggiamenti dei suoi figli, della moglie, di suo fratello e di sua sorella, ma quelle parole non bastano a rimetterlo in piedi. Neanche i ricordi più profondi e vividi riescono a strapparlo alla dolce spirale della sua rassegnazione: né le forme procaci di Sophia Loren nell’Oro di Napoli né il gusto del pollo alle prugne, il suo piatto preferito. Deluso da tutto e tutti, Nasser Ali si abbandona alla deriva, in un cammino a ritroso nel suo passato, legato a doppio filo a quello di un Paese scosso dalla violenza.
HABIBI
In un panorama epico fatto di deserti, harem e labirintici agglomerati urbani traboccanti di vita e di miseria, si dipana la storia di due anime schiave, portate l’una nelle braccia dell’altra da un destino nato e cresciuto per restare eterno. Lei è Dodola: bambina, poi donna, poi madre imprigionata in un mondo di uomini. Lui è Zam, orfano che nella ragazza – e nelle storie della cultura e della mitologia islamica con cui lei lo crescerà – troverà un amore assoluto, viscerale, indispensabile. Dai miseri villaggi a sud della prosperosa Wanatolia, al deserto popolato di nomadi e criminali, all’opulenza del Palazzo del terribile Sultano, Habibi (“mio amato”) traccia nelle morbide curve della calligrafia araba una parabola sul nostro rapporto col mondo naturale, sull’abissale divario tra primi e terzi mondi, sull’eredità comune di cristianesimo e islamismo e, soprattutto, sulla magica, insostituibile forza del racconto.
TAGLIA E CUCI
Con Taglia e cuci Marjane Satrapi regala ai lettori la rara opportunità di assistere indisturbati a un pomeriggio tra signore: una “lunga seduta di tonificazione del cuore” resa possibile dal vitale e appassionato scambio di pensieri, opinioni, pettegolezzi e confidenze che solo un gruppo affiatato di donne può generare, ovviamente lontano da occhi – maschili – indiscreti. La vita, l’amore, il sesso, il matrimonio: tutto passa al vaglio spietato delle emozioni femminili, tutto è analizzato, confrontato, sezionato con occhio disinibito e vivace; e a chi si chiede se le donne chiacchierino davvero così francamente tra loro di ciò che le riguarda, il libro risponde con un candido, aperto, divertito e divertente sì.
BLANKETS
Nel 2003, Craig Thompson ha realizzato con Blankets una delle più intense rappresentazioni dell’adolescenza. È difficile (se non impossibile) rievocare le passioni, i conflitti e le incertezze di quell’età senza lasciarsene travolgere, ma come dice Luca Sofri nella sua introduzione “l’autore di Blankets pare esserci riuscito, a giudicare dalla tenerezza distante con cui racconta il sé adolescente”. Oggi, l’opera che ha segnato la nascita di un maestro del fumetto internazionale torna in una nuova edizione, impreziosita da un messaggio di Thompson al pubblico italiano e da un dietro le quinte di oltre quaranta pagine in cui rivela la genesi complicata del suo capolavoro e, grazie a una grande selezione di splendidi schizzi preparatori, mostra il making of delle sequenze più memorabili.
Libroteka
Ti potrebbe interessare anche...
UN SACCHETTO DI BIGLIE
Parigi, 1941. Nella loro cameretta di rue de Clignancourt, due fratelli ascoltano rapiti una storia della buonanotte raccontata dal loro papà. E una storia fatta di avventure lontane, di assalti e combattimenti, di pittoresche fughe a cavallo per l’Europa: uno dei tanti episodi della vita epica di Jacob Joffo – il nonno che i piccoli Maurice è Jo non hanno mai conosciuto – e della lotta per la sopravvivenza del suo popolo contro i terribili pogrom perpetrati in Russia dalle truppe zariste agli albori del XX secolo. Non sanno ancora, i due bambini, che ben presto quella che considerano una semplice favola tornerà a replicarsi e ad assumere i contorni di un vero incubo: nella Francia da poco occupata dalle truppe tedesche – un Paese in cui su ogni municipio campeggia la scritta Liberté, Egalité, Fraternité, ma costretto a piegarsi alle leggi razziali naziste – il tempo dei giochi e della spensieratezza sta irrimediabilmente per finire. Per Jo e Maurice arriverà ben presto il momento di dire addio all’infanzia e di scappare verso la “Francia libera” in un’avventura che sembra tratta da un film, e invece è una storia vera, commovente e drammatica. Un arduo percorso iniziatico, in grado di segnare un uomo per tutta la vita, trasformato in quello che è oggi un classico della letteratura per ragazzi tradotto in tutto il mondo.
FERMATE L’AMERICA!
Irriverenti come i Simpson e i Griffin, i personaggi di “Fermate l’America!” ci offrono un vademecum cinico e spassoso su sesso, politica, ambiente e molto di più per mostrarci la vera natura del popolo americano.
Tre personaggi principali popolano le pagine di “Fermate l’America!”: Mr Perkins, Little Gus e Drooly Julie.
A Mr. Perkins è affidata l’interpretazione di vari ruoli, dal Presidente a viscidi dirigenti d’azienda.
Little Gus è un giovanotto contemplativo che gironzola con un vago senso di disagio. Sbatacchiato qua e là dai venti della buona o della cattiva sorte, sopporta stoicamente le insensatezze del mondo moderno.
Drooly Julie è il compendio di tutte le donne sessualmente frustrate al mondo: un condensato di depravazione. Ciò che ama di più in assoluto è passare un pomeriggio di sole al parco adescando bocconcini virili. È attratta in particolare dai metallari fasciati di pelle con barba di due o tre giorni.
IL POSTO DELLE BAMBINE
Cinque bambine con gli occhi spalancati sulla vita degli adulti e pronte a prendere il loro posto nel mondo. Vivono in Arabia Saudita, Marocco, India, Giappone, Afghanistan, e il loro sguardo aperto e implacabile è un’arma capace di svelare le ingiustizie della società patriarcale e di mettere gli adulti di fronte alle loro contraddizioni. Lieve nel seguire i passi delle sue eroine quanto ferma nella denuncia dei sistemi oppressivi contro cui si scontrano, Yamaji Ebine ci consegna un panorama sfaccettato della condizione femminile, con una nota di indomabile speranza.
DA CHE PARTE STAI? TUTTI SIAMO CHIAMATI A SCEGLIERE
Per molti anni la mafia ha seminato il terrore, colpendo e uccidendo chiunque si opponesse alle sue logiche di potere. Ne hanno fatto le spese persone comuni, sindacalisti, rappresentanti delle forze dell’ordine e uomini delle istituzioni, tutti falcidiati senza pietà da colpi di kalashnikov o da attentati esplosivi.
In questo contesto di violenza e paura, un ragazzino, figlio di un magistrato antimafia, si trova ad attraversare eventi che modificano per sempre la storia del nostro paese e indirizzano in maniera inequivocabile anche la sua vita, provando sulla sua pelle che cosa voglia dire scegliere da che parte stare.
Da una vicenda vissuta in prima persona dal figlio di Pietro Grasso, ex magistrato e Procuratore nazionale antimafia ed ex Presidente del Senato, un affresco della nostra storia recente, dall’omicidio di Placido Rizzotto a quello di Piersanti Mattarella, dalla nascita del Pool Antimafia al primo Maxiprocesso a Cosa Nostra, dagli attentati a Falcone e Borsellino alle agghiaccianti rivelazioni di Giovanni Brusca. Un graphic novel che ricorda quanto sia importante fare la cosa giusta, sempre.
AVEVANO SPENTO ANCHE LA LUNA GRAPHIC NOVEL
Lina ha appena compiuto quindici anni quando scopre che basta una notte per cambiare il corso di una vita. Quando a ricordarle chi è – chi era – le rimangono soltanto una camicia da notte, qualche disegno e la sua innocenza. È il 14 giugno 1941 quando la polizia sovietica irrompe in casa sua, in Lituania. Lina, figlia del rettore dell’università, è sulla lista nera, insieme a molti altri scrittori, professori, medici e alle loro famiglie. Sono colpevoli di un solo reato, quello di esistere. Insieme alla madre e al fratellino viene ammassata con centinaia di persone su un treno e inizia un viaggio senza ritorno tra le steppe russe. Settimane di fame e di sete. Fino all’arrivo in Siberia, in un campo di lavoro dove tutto è grigio, dove regnano il buio e il freddo. Dove non resta niente, se non la polvere della terra che i deportati sono costretti a scavare, giorno dopo giorno. Ma c’è qualcosa che non possono togliere a Lina. La sua forza. La luce nei suoi occhi. E il suo coraggio. Quando non è costretta a lavorare, Lina disegna. Documenta tutto. Deve riuscire a far giungere i disegni al campo di prigionia in cui è rinchiuso suo padre. È l’unico modo, se ce n’è uno, per salvarsi. Per gridare che sono ancora vivi. Lina non si dà per vinta, giurando che, se riuscirà a sopravvivere, onorerà per mezzo dell’arte e della scrittura la sua famiglia e le migliaia di famiglie sepolte in Siberia.
SOLDATI DI SALAMINA
Sul finire della Guerra civile spagnola, vicino al confine con la Francia, le truppe repubblicane in ritirata decisero di fucilare un gruppo di prigionieri franchisti. Nella confusione, uno di loro riuscì a scappare. Venne raggiunto nella boscaglia da un giovane miliziano che lo riconobbe ma lo lasciò fuggire, di fatto graziandolo. Il prigioniero era Rafael Sánchez Mazas, fondatore e ideologo della Falange. Sessant’anni dopo un giornalista viene per caso a conoscenza di questa storia, ne rimane affascinato e decide di capire com’è andata veramente: è l’inizio di un’avventura fatta di ricerca delle fonti, interviste a testimoni, momenti di sconforto, di speranza, di commozione.
DROPSIE AVENUE
«I quartieri hanno un loro arco vitale. Nascono, evolvono, maturano e muoiono» racconta Will Eisner. «Anche se questa loro evoluzione viene evidenziata dal declino dei loro edifici, a me sembra che la forza interna che produce questo degrado sia la vita dei loro abitanti. Al cuore di questa trasformazione ci sono gli individui, non i palazzi.» Per questo suo canto d’amore agli angoli più negletti di New York, il maestro del graphic novel ha scelto una zona del Bronx dal nobile pas-sato coloniale. Ma di quel passato, come è facile intuire, ormai non resta più nulla, se non i segni sommersi in decenni di svolte storiche: dalla Dichiarazione d’indipendenza al melting pot, dalla Grande depressione agli echi della Seconda guerra mondiale, dalla rinascita borghese del dopoguerra al degrado urbano degli anni Settanta. Come un cartografo dei sentimenti, Eisner traccia le coordinate di tante piccole vite che – in pochi isolati – hanno conosciuto grandiosi fasti e gloriosi fallimenti.
VERSO LA TEMPESTA – AUTOBIOGRAFIA DI UN DISCRIMINATO
«Sono cresciuto al sicuro in America» racconta Will Eisner, «negli anni in cui si andava formando la tempesta che ha raggiunto il culmine con la Seconda guerra mondiale. Il mio è stato un viaggio in un’epoca caratterizzata dal risveglio della coscienza sociale e da una costante preoccupazione per la sopravvivenza economica. Nello stesso periodo, si potevano avvertire i segnali e le onde d’urto che provenivano da un Olocausto molto distante da noi.» Figlio di migranti ebrei europei in fuga dalla Grande guerra, il giovane Willie sta per andare in Europa a combattere nella Seconda guerra mondiale. Nel tragitto in treno verso la base militare, Willie ricorda le disavventure della sua famiglia, le ambizioni artistiche del padre e il suo pessimo fiuto per gli affari, le eterne preoccupazioni della madre e le tensioni razziali che scandivano la loro vita di ogni giorno. Dopo aver conquistato pubblico e critica con Contratto con Dio, in Verso la tempesta Eisner fa luce sulla sua storia personale, regalandoci il capolavoro della sua maturità artistica.
LA SOLA CURA
Giuseppe Palumbo racconta la sorprendente vicenda umana di Ludovico Nicola di Giura, medico lucano protagonista e testimone della trasformazione della Cina da Impero millenario a Repubblica.
È Fior d’amore, amata concubina cinese, la voce narrante della storia, e sarà lei a guidarci nel lungo viaggio che di Giura affronterà al fianco del Duca d’Abruzzi, la circumnavigazione del pianeta, sulla Regia Nave Cristoforo Colombo, fino allo sbarco in Cina, nel 1900, con il contingente italiano inviato a sedare la rivolta dei Boxer.
In Cina rimarrà per 30 anni, al servizio della Marina Italiana, divenendo un medico di spicco della capitale cinese (tra i suoi pazienti l’ultimo imperatore Pu Yi) e poi un apprezzato conoscitore della lingua e della cultura del paese asiatico. Nell’immediato dopoguerra tornerà nella sua Lucania, dove ha scelto di vivere e dove concluderà i suoi giorni, profondamente amato dalla sua gente.
La Grande Storia e i suoi cambiamenti epocali, il ritmo antico della Lucania, sono il fondale di una più grande vicenda che è quella della cultura umana di cui il dottor Di Giura è stato un agente, un importante motore di trasmissione della conoscenza, con la sua vita e le sue opere.
IL DELITTO MATTEOTTI
È il 30 maggio del 1924, quando il deputato socialista Giacomo Matteotti firma, con un discorso alla Camera, la sua condanna a morte. “Tempesta”, come viene chiamato dai compagni di partito per il suo carattere battagliero, ne è consapevole, perché finito di parlare — dopo aver denunciato pubblicamente l’uso sistematico della violenza a scopo intimidatorio usata dai fascisti per vincere le elezioni e contestato la validità del voto — dice ai colleghi: «Io, il mio discorso l’ho fatto. Ora voi preparate il discorso funebre per me.» Pochi giorni dopo, il 10 giugno, viene rapito a Roma. Sono da poco passate le quattro del pomeriggio e una squadra di fascisti guidata da Amerigo Dumini lo preleva con la forza e lo carica in auto, dove viene picchiato e accoltellato fino alla morte, per poi essere seppellito nel bosco della Quartarella, a venticinque chilometri dalla Capitale.
COLPITI DA UNA PIOGGIA NERA
DONNA VITA LIBERTA’
Il 16 settembre 2022, Mahsa Amini muore in seguito al pestaggio subito dalla polizia morale perché non indossava “correttamente” il velo. La sua morte scatena in tutto l’Iran un’ondata di protesta che dà vita a un movimento femminista senza precedenti. Marjane Satrapi ha riunito tre esperti, il politologo Farid Vahid, il reporter Jean-Pierre Perrin, lo storico Abbas Milani, e alcuni tra i più grandi talenti del mondo del fumetto per raccontare un evento che ha segnato la storia dell’Iran e quella di noi tutte e tutti.
