TRIBUTO ALLA TERRA
Quick Overview :
Il popolo dei Dene vive nel Canada nordoccidentale da tempo immemorabile. Erano lì quando quella terra di boschi e ghiaccio non aveva ancora un nome sulle mappe dei bianchi.Per generazioni hanno vissuto seguendo le dure leggi della natura, sentendosi sempre figli della terra e mai suoi padroni. Un pensiero inconciliabile con quello delle tante aziende che da anni ormai colonizzano i Territori del Nordovest per scavare miniere, pozzi petroliferi e impianti di estrazione del gas.In questo affascinante reportage, Joe Sacco racconta gli effetti disastrosi dello sfruttamento di questi territori, il complesso rapporto tra indigeni e industria (che va ben oltre la banale contrapposizione tra ambientalismo e profitto) e la scientifica rimozione della cultura dei nativi americani. Temi alla base della dura storia dei Dene: una sanguinosa tradizione di violenze di Stato, cominciata con i falsi trattati con cui il Canada ha sottratto terre in cambio di pochi dollari e perpetrata con l’orrore delle residential schools, collegi cattolici in cui i figli dei nativi – strappati alle famiglie – venivano rinchiusi per cancellare in loro ogni traccia di identità.Un’inchiesta coraggiosa e corale, nella quale Joe Sacco sfoggia tutta la sua abilità di disegnatore e dimostra nei confronti degli intervistati l’attenzione e l’empatia di un vero maestro del giornalismo.
- autore: Joe Sacco
- editore: Rizzoli Lizard
- anno: 2020
Esaurito
ConfrontaL’ultima frontiera del colonialismo industriale.
Prefazione di Giovanni De Mauro.
Libroteka
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PALESTINA SPECIAL EDITION
Tra la fine del 1991 e l’inizio del 1992 Joe Sacco ha trascorso due mesi in Israele e nei Territori Occupati, viaggiando e prendendo appunti. Ha vissuto nei campi dei palestinesi, condividendo la loro vita (o meglio, la loro sopravvivenza) in mezzo al fango, in baracche di lamiera arrugginita, tra coprifuoco e retate dell’esercito israeliano. Risultato del suo meticoloso lavoro d’inchiesta è questo volume che, combinando la tecnica del reportage di prima mano con quella della narrazione a fumetti, riesce a dare espressione a una realtà complessa ed emotivamente coinvolgente come quella del Medio Oriente. Ogni pagina racconta in modo approfondito e chiaro i molti aspetti dell’occupazione: le uccisioni, i ferimenti, le torture, le detenzioni amministrative, le confische delle terre, la distruzione delle case e degli ulivi. Senza la pretesa di dare giudizi, Palestina offre al lettore una testimonianza ricca, articolata e diretta delle reali condizioni del popolo palestinese.
Libroteka
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Roma 16 ottobre 1943. È l’alba. Emanuele Di Porto, un ragazzino di dodici anni, dorme serenamente, quando all’improvviso la quiete viene spezzata: rumore di camion, grida. I tedeschi sono arrivati nel quartiere ebraico. Sua madre si precipita alla stazione per avvertire il marito, venditore ambulante. Dalla finestra Emanuele la vede costretta a salire su un camion sotto la minaccia delle armi dei soldati. Non esita: scende di corsa in strada per unirsi a lei, ma la madre riesce a metterlo in salvo. A casa non può tornare, il quartiere non è più un luogo sicuro. Trova rifugio a bordo di un tram, con la complicità silenziosa di bigliettai e autisti: è l’inizio di due lunghissimi giorni, carichi di tensione e speranza, in un’agonizzante ricerca della salvezza.
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