TRAME LIBERE
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Una donna dai mille talenti. Tra arte, moda e impegno civile, la storia ricchissima e complessa di Lee Miller, donna multiforme e spiazzante, mai soddisfatta, sempre in cerca di qualcosa di nuovo. Prima modella, poi artista d’avanguardia, fotografa di guerra, giornalista, cuoca perfino… Ma senza avere mai paura di confrontarsi con la grande Storia.
- autore: Eleonora Antonioni
- editore: Sinnos
- anno: 2019
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TRAME LIBERE
Una donna dai mille talenti. Tra arte, moda e impegno civile, la storia ricchissima e complessa di Lee Miller, donna multiforme e spiazzante, mai soddisfatta, sempre in cerca di qualcosa di nuovo. Prima modella, poi artista d’avanguardia, fotografa di guerra, giornalista, cuoca perfino… Ma senza avere mai paura di confrontarsi con la grande Storia.
GINETTE KOLINKA – TESTIMONIANZA DI UNA SOPRAVVISSUTA AD AUSCHWITZ-BIRKENAU
Arrestata perché ebrea nel marzo 1944, Ginette è stata deportata nel campo di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau, dove le hanno tatuato il numero 78599 sul braccio.
Unica sopravvissuta della sua famiglia, condivide con noi la sua storia e ci avverte:
«Ecco dove ci porta l’odio.»
PIERO MANZONI BACGLSP
Piero Manzoni: sì, quello della Merda d’artista venduta in scatolette. Quello che firmava uova sode, invitando poi il pubblico a mangiarle. Una geniale meteora che a partire da Milano attraversò la scena dell’arte italiana del Dopoguerra, per spegnersi troppo presto, a nemmeno trent’anni, nel 1963. Nato da una famiglia di nobili origini, studente di Legge non troppo convinto, si dedicò anima e corpo a un’arte “totale” che non distingue tra opera e vita, utilizzando ogni tipo di oggetti e ironizzando sulle convenzioni e sull’accademia. Conobbe e frequentò Lucio Fontana, anticipò l’Arte Povera, quella concettuale e altri movimenti di rottura, fondò gruppi e firmò manifesti d’avanguardia, fu criticato e poco compreso da noi ma molto amato all’estero: espose a Düsseldorf, Copenaghen, Amsterdam. Teatro dell’umana avventura di Manzoni è però, innanzitutto, la Milano della ricostruzione postbellica e del boom economico: la città degli anni Cinquanta e Sessanta piena di vitalità e contraddizioni, provinciale e già cosmopolita, dove coesistevano l’antico e il moderno, gli orti e i primi grattacieli, la ricchezza, la povertà e il crimine, la cultura e l’ignoranza, l’alto e il basso. La città del lavoro culturale e delle prostitute in strada, dei commendatori e delle segretarie raccontata da Luciano Bianciardi. La città del Bar Jamaica, cuore di Brera, dove artisti, scrittori, poeti, fotografi si ritrovavano a giocare a carte, sempre disposti a tirar mattina. Nel ricostruire la parabola di Piero Manzoni, con le sue tavole in bianco e nero ricchissime di dettagli, Bacilieri ci regala il ritratto appassionato di anni febbrili e creativi. Di un luogo e un tempo dove sognare era lecito e dove i sogni, a volte, addirittura si realizzavano.
ZLATAN – UN VIAGGIO DOVE COMINCIA IL MITO
Rosengård è uno dei pochissimi quartieri-ghetto della Svezia. A detta di alcuni, il più pericoloso. Turchi, arabi, polacchi, magrebini. C’è tutto il “vecchio continente”, tutto il Mediterraneo, lì. Migliaia di persone hanno cercato un futuro possibile lungo l’Amiralsgatan, la principale arteria stradale del quartiere di Malmö. Un futuro per loro e per i loro cari. E c’era una volta… anche un ragazzino di origini slave, introverso e irrequieto, a inseguire il suo pezzetto di destino. Abitava al quarto piano del 5C di Cronmansvag e il suo nome era Zlatan Ibrahimovic. Per la gente di lì, per la gente di Rosengård, per la sua gente, semplicemente “Zlatan”. «Perché non Ibrahimovic» disegna su carta gli anni giovanili del fuoriclasse che tutti oggi conosciamo, quelli che ne hanno formato il carattere spigoloso e ribelle, troppe volte, troppo superficialmente, accostato alla parola “prepotenza”. Un viaggio-reportage tra le vie di Rosengård che mostra il giovane (ma già altissimo) Ibrahimovic in cerca della sua chance, del suo riscatto da una vita difficile passata tra i campetti del quartiere e la casa del padre, dove il frigorifero è sempre troppo vuoto e la guerra in Jugoslavia sempre troppo presente.
RIGONI STERN
Il racconto di un mondo di silenzi ed esperienze estreme, alla ricerca incrollabile della propria umanità.
Altopiano di Asiago, 1973. Nomi sulla carta, una lettera che assume la forma di un cappello da alpino. Comincia così la prima biografia a fumetti di Mario Rigoni Stern, autore di un classico del Novecento come Il sergente nella neve. Tramite il viaggio intrapreso nella steppa russa riviviamo insieme a lui le storie di violenza e i momenti di pietà della sua esperienza al fronte.
Incontriamo i compagni con cui condivide il Caposaldo e le gelide notti della ritirata verso baita, fino alla tragica alba di Nikolaevka.
In un costante parallelo tra presente e passato la voce intensa di Rigoni ci racconta un mondo di silenzi ed esperienze estreme, alla ricerca incrollabile della propria umanità.
CARTIER-BRESSON, GERMANIA 1945
Contrasto pubblica per la prima volta un graphic novel: Cartier-Bresson, Germania 1945, di Jean-David Morvan e Sylvain Savoia. Gli autori ridanno vita attraverso il disegno al giovane Henri Cartier-Bresson durante la sua prigionia nello stalag V nel 1940, da cui riuscirà a fuggire per poi fare ritorno da testimone cinque anni più tardi. Sfogliando le pagine del libro seguiamo HCB durante la guerra che vedrà quel giovane fotoreporter, ammaliato negli anni Trenta dalla macchina fotografica, diventare un grande protagonista del Novecento. Un uomo dallo sguardo sempre in movimento.
QUENTIN TARANTINO – BIOGRAFIA A FUMETTI
Unitevi alla conversazione mentre convince John Travolta a recitare in Pulp Fiction o Uma Thurman a indossare l’iconica tuta gialla di Kill Bill. Scoprite l’infanzia di Tarantino, cresciuto in California, e dove nasce l’ispirazione per le sue prime sceneggiature. Quentin Tarantino: Biografia a fumetti è il concentrato perfetto delle influenze, delle ispirazioni e dello sviluppo dello stile di uno dei registi più riconoscibili e innovativi del nostro tempo.
LOVECRAFT MEMORIE DALL’ABISSO
Fin dalla sua prima infanzia, Lovecraft fu perseguitato da oscure visioni. Ma se quelle che hanno tormentato la psiche di uno dei maestri della letteratura fantastica e dell’orrore non fossero state allucinazioni? Se le creature macabre che popolano le sue opere non fossero un’invenzione, ma presenze reali nella vita di un uomo tormentato dagli incubi? La maestria grafica di Enrique Breccia dona un’intensità ultraterrena alla storia ideata da Hans Rodionoff e adattata da Keith Giffen, offrendo ai lettori una preziosa chiave di accesso al mistero di un uomo considerato pazzo e geniale al tempo stesso, che ha condotto una difficile esistenza sul labile confine tra realtà e follia.
SYLVIA BEACH
La sceneggiatrice Emilia Cinzia Perri e la disegnatrice Silvia Vanni raccontano, per la prima volta in forma di fumetto, la storia di quella che probabilmente è la libraia più famosa del secolo scorso.
Quella di Sylvia Beach è una storia atipica: americana, innamorata della letteratura, ma senza alcuna preparazione accademica, decide – dopo la prima guerra mondiale – di aprire una libreria americana a Parigi. Finirà per diventare amica dei più influenti intellettuali francesi dell’epoca, e la sua libreria, la mitica Shakespeare and Company, sarà per decenni il porto sicuro al quale approdano gli intellettuali di tutta Europa, oltre a molti scrittori americani.
L’incontro con James Joyce le cambierà la vita. In meglio? In peggio? Lasciamo che a decidere sia chi leggerà questa storia, raccontata con amore e disegnata con una capacità sorprendente di fondere i fatti storici alle emozioni e alla dimensione onirica della protagonista.
Fatevi un regalo, questo fumetto trasuda amore per i libri da ogni pagina.
PEPPINO IMPASTATO – UN GIULLARE CONTRO LA MAFIA
Giuseppe “Peppino” Impastato nasce a Cinisi, in provincia di Palermo, il 5 gennaio 1948. A soli trent’anni, nella notte tra l’8 e il 9 maggio del 1978, viene assassinato con una carica di tritolo lungo la ferrovia Palermo-Trapani per aver denunciato speculazioni e affari di mafia, in primo luogo quelli legati al boss siciliano Gaetano Badalamenti.
La sua storia — dalla militanza politica giovanile all’esperienza di contro informazione condotta dai microfoni di Radio Aut — è stata raccontata nel film I cento passi di Marco Tullio Giordana.
