LUCKY LUKE I DALTON NELLA TORMENTA
Quick Overview :
Con il suo cavallo Jolly Jumper come unico compagno, “l’uomo che spara più veloce della sua ombra“ porta ordine e giustizia in un Far West fantastico. Inseguendo i terribili fratelli Dalton, questa volta Lucky Luke e i quattro simpatici furfanti si ritrovano nel Grande Nord, lontani dall’assolato West…
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ConfrontaIL PISTOLERO PIÙ VELOCE DELLA SUA OMBRA HA UN ALTRO COLPO IN CANNA!
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CORTO MALTESE: LA NUOVA ROTTA
Sotto il sole di mezzanotte, Equatoria, Il giorno di Tarowean: tre avventure per ritrovare Corto Maltese e il suo mondo, tre modi di rivivere e riscrivere la storia di un personaggio entrato nella leggenda. In questa raccolta, impreziosita da una ricca sezione di extra e Inaugurata dal Racconto cinese (una piccola rarità per i lettori italiani), la scrittura di Canales e il segno di Pellejero si spogliano di ogni artificio e si misurano con il bianco e nero. Tre storie, tre passi oltre il confine dei nostri giorni.
PYONGYANG
Componente della triade tristemente nota come “Asse del male”, la Corea del Nord rimane uno dei Paesi più misteriosi e imperscrutabili del mondo, una nazione-fortezza a cui nei primi mesi del 2001 Guy Delisle ottiene l’accesso (caso più unico che raro per un occidentale) grazie a un permesso di lavoro che gli concede la permanenza nella capitale per due mesi. A capo di una squadra di lavoro che si occupa della produzione di cartone animato francese, il fumettista osserva ciò che può della cultura e della vita dei pochi nordcoreani che gli viene concesso di conoscere nonostante tutte le restrizioni; dai suoi appunti di viaggio nasce il “Pyongyang”, uno sguardo chiaro e personale su un Paese enigmatico, chiuso a doppia mandata dall’interno, che vive costantemente all’ombra gigantesca del padre della nazione – il “Presidente Eterno” Kim ll-Sung – e della “sola e unica dinastia comunista di tutti i tempi”. Prefazione di Antonio Ferrari.
PLAYER VS. PLAYER
Cole, il direttore responsabile il cui nirvana personale coincide con gli emulatori dei giochi anni ’80, è la colla che tiene unito il gruppo. Brent è il grafico, caffeinomane come ogni creativo che si rispetti, pomposo come un mago elfo del 50° livello, nonché gran maestro Jedi dei commenti fuori luogo. Nonostante l’apparenza scostante, è innamorato perso di Jade e… al di là di ogni buon senso, pare proprio che sia ricambiato. Jade è l’anima femminile della redazione e ha una missione: dimostrare al mondo che anche le donne giocano… e non necessariamente in bikini. Francis, l’informatico, si mormora sia nato sotto una Playstation: il mondo dei videogame non ha segreti per lui ma, se non avete mai maturato desideri omicidi verso qualcuno incontrato in rete, è perché ancora non lo conoscevate. Skull, un (vero) troll, viveva nella toilette quando la rivista ha aperto i battenti. E allora perché non tenerlo? Il suo caffè sa di calzini usati, ma è diventato il cuore profondo di PvP Magazine.
CHE FACCIO DA GRANDE? E ALTRE DOMANDE CHE MI PONGO ANCORA OGGI
Ma quanto è difficile crescere? E quanto rimbomba nella testa questa domanda, che ci fanno e ci facciamo fin da bambini? Con l’ironia e l’autocritica che la contraddistinguono, Fraffrog fa ridere, riflettere e aggiunge un po’ di leggerezza su una domanda esistenziale. Perché se iniziamo a vivere questa scelta come una risorsa per andare avanti e per fare cose sempre nuove… potrebbe essere tutto più divertente!
EVVIVA CHE BELLO! LA RACCOLTA DI FUMETTI SCARLATTO
Evviva che bello! Scarlatto è il terzo volume annuale firmato Sio. Infatti sono già disponibili sul catalogo Gigaciao gli altri libri della serie: Evviva che bello! Blu ed Evviva che bello! Lilla, anch’essi perfetti come idea regalo (soprattutto in combo). Sio torna puntuale con la sua raccolta di coloratissime strisce, una per ogni giorno dell’anno: ben 365! Evviva che bello! Scarlatto porta con sé un nuovo carico di umorismo surreale e colori sgargianti amati da grandi e piccini. Ricca di personaggi assurdi e storie furbufafe, quest’edizione si propone con la più vivida delle tonalità: se il rosso delle automobili di Formula Uno o dei Pokémon non era ancora il tuo colore preferito… ora lo diventerà!
JONAH HEX TWO GUN MOJO
Jonah Hex, cacciatore di taglie, viene salvato dall’impiccagione da un suo anziano collega, Tardone Smith. I due si dirigono alla cittadina di Mud Creek per riscuotere una taglia, ma si cacciano subito nei guai con lo sceriffo locale. Come se non bastasse, Jonah si imbatte nel circo viaggiante di Doc Cross Williams, uno strano figuro che ha messo a punto una pozione apparentemente in grado di creare degli zombie da usare come spietati schiavi…
E’ lo stesso Lansdale a raccontare la storia del suo amore per Jonah Hex, uno dei più atipici personaggi del mondo dei comics mainstream americani, nella prefazione a questa graphic novel che raccoglie una miniserie uscita per i tipi della Vertigo, la leggendaria divisione ‘adulta’ della DC comics, nell’autunno del 1993. Negli anni ’70, un Lansdale alle prime armi si imbatte nelle avventure western sui generis create da John Albano: affascinato dal personaggio Hex e dalle sue potenzialità, Lansdale comicia a fantasticare di scriverne le sceneggiature. Un sogno destinato a rimanere nel cassetto per un ventennio, fino a quando lo scrittore texano, assurto nel frattempo ad una meritata fama, viene contattato dalla DC per una serie di progetti narrativi legati a Batman. Lansdale ne approfitta per chiedere che gli venga commissionata una avventura del pistolero senza scrupoli ispirato ai film di Sergio Leone: preteso Timothy Truman alle matite, complice perfetto per via del suo stile grottesco e della sua cultura profondamente southern, lo scrittore inietta robuste dosi di horror e bizzarro in una vicenda per il resto cruda e violenta, ma non rivoluzionaria. Impiccagioni, sparatorie, insulti, povertà, sporcizia, pellerossa in cerca di scalpi, giubbe blu e saloon come da consolidato copione, ma anche personaggi insolitamente weird (la vecchia capopolo assetata di sangue, Tardone Smith, la corte di freaks del carrozzone di Doc Cross Williams) e persino una leggenda del West, l’infallibile pistolero Wild Bill Hycock, qui addirittura in versione zombi. Lansdale quindi gioca con gli stilemi del genere e li fa suoi attraverso un processo di contaminazione che dà vita ad un genere del tutto nuovo, una terra di frontiera dove le vecchie regole narrative non valgono più e si viaggia in mare aperto, senza sapere cosa può riservarci la pagina seguente. Truman dal canto suo alterna caratterizzazioni alla Hyeronimus Bosch a effettacci gore a tutta pagina che spazzano via la consueta scansione a vignette. Ben supportati dall’esperto Sam Glanzman alle chine, Truman e Lansdale scolpiscono una pietra miliare del fumetto popolare americano rivitalizzando un personaggio caduto nell’oblio e donandoci decine di pagine di nero, nerissimo humour.
TI VOGLIO BENE
Commovente e sincero, TI VOGLIO BENE è un omaggio ai momenti più importanti dell’infanzia e un ringraziamento ai genitori e a chi è testimone di ogni vittoria, ogni caduta, ogni notte insonne e ogni bacio della buonanotte.
È un dolce benvenuto dedicato ai nuovə arrivatə in famiglia.
I BIDOCHON SALVANO IL PIANETA
Con tutti i molti difetti e i pochi pregi della coppia media di mezza età, i Bidochon sono talmente famosi ed esemplari da essere entrati nel linguaggio comune e nei DIZIONARI, e da essere stati trasposti per il teatro e per il cinema.
Amati da anni dai lettori italiani, ne I Bidochon salvano il pianeta Raymonde e Robert sono alle prese con i problemi dell’ecologia adottata nella vita quotidiana: la raccolta differenziata dei rifiuti, il risparmio energetico, l’auto condivisa, le case ecologiche…
Esilarante e intrigante, il volume ha ricevuto al Festival di Angoulême il PREMIO TOURNESOL per il fumetto più vicino ai temi dell’ambiente.
Christian Binet emerge creando per il mensile Fluide Glacial l’originale cane Kador, ma sono i suoi padroni, i coniugi Bidochon, a impadronirsi della scena e a diventare un fenomeno editoriale e di costume. In oltre venti volumi pubblicati con crescente successo, Binet si conferma come osservatore ironico e feroce dei comportamenti umani contemporanei.
TANGUY E LAVERDURE: TENENTE DOPPIO BANG
Le Avventure di Tanguy e Laverdure è una serie a fumetti franco-belga di genere avventuroso creata da Jean Michel Charlier (testi) ed Albert Uderzo (disegni), con protagonisti due immaginari piloti dell’aeronautica militare francese: Michel Tanguy ed Ernest Laverdure. La serie esordì sul primo numero della rivista di fumetti in lingua francese Pilote, il 29 ottobre 1959. La serie è ritenuta una pietra miliare del fumetto francese ed è stata tradotta e pubblicata in molte lingue.
CALVIN AND HOBBES: STRANI ESSERI DI UN ALTRO PIANETA
Qualsiasi opera d’arte di tanto in tanto va presa, smontata, riportata al suo massimo splendore e poi nuovamente esposta agli – occhi del mondo sensibile alla bellezza. Ciò vale ovviamente per L’ultima cena di Leonardo, ma anche per quel capolavoro del fumetto pop che porta i nomi del bambino Calvin e del suo amico immaginario Hobbes. Come correttamente recita lo strillo nell’angolo in basso a destra della copertina, questa pubblicazione è una “nuova edizione”. Non si tratta cioè di una ristampa impiegatizia, di un banale automatismo scaturito dal braccio di ferro fra domanda e offerta. No. Questa ristampa si accomoda in libreria dopo un rigoroso controllo e riassetto filologico della traduzione e del lettering, così come sono state licenziate per la prima edizione americana da quel genio che si chiama Bill Watterson. Sulle sue indescrivibili qualità d’artista è pleonastico aggiungere parole. Sulla sua integrità d’artista, invece, è bene rinfrescarsi la memoria. Bill Watterson fu il primo cartoonist a raggiungere il successo senza mai farsi superare dal business. Memorabile il suo discorso al Festival of Cartoon Art, Ohio State, 1989: novello Gesù della matita, prese a schiaffoni i mercanti del tempio delle syndication, del merchandising e della pubblicità. Disse sempre No (nemmeno No, grazie) a tutti coloro che volevano strappare Calvin e Hobbes dalle sue strisce di carta e riappiccicarli sulla pletora di prodotti che ci circonda e che, spesso, ci soffoca.
