I SOLCHI DEL DESTINO
Attraverso i ricordi di Miguel Ruiz, repubblicano spagnolo esiliato in Francia, Paco Roca ricostruisce la storia de La Nueve, compagnia integrata nella seconda divisione corazzata del generale Leclerc, e formata principalmente da repubblicani spagnoli. Con un mix tra realtà e finzione, viene ricostruita la liberazione di Parigi dai nazisti e la seconda guerra mondiale dal punto di vista degli spagnoli.
LA CASA
I tre fratelli protagonisti di questa storia tornano un anno dopo la morte del padre nella casa di famiglia dove sono cresciuti. L’intenzione è quella di vendere, ma ogni tentativo si scontra con i loro ricordi. Hanno paura di vedere sgretolato il proprio passato, compresa la memoria del padre e i ricordi del giorni vissuti insieme. Si percepisce, in questa nuova opera di Paco Roca, un’eco autobiografica, che nasce dalla necessità di raccontare un episodio che ha toccato da vicino l’autore spagnolo, così come era successo in Rughe. E come in quel caso, da uno spunto personale scaturisce un’opera dal carattere universale, che ci parla in modo profondo del rapporto fra genitori e figli.
RUGHE
Emilio, un anziano direttore di banca affetto dal morbo di Alzheimer, è ricoverato dalla sua famiglia in una residenza per la terza età. In questo ambiente, egli apprende come convivere con i suoi nuovi compagni e con gli infermieri che li accudiscono, cercando di non sprofondare in una morbosa routine quotidiana.
La lotta contro la malattia è sorretta dalla volontà di mantenere la sua memoria e di evitare di essere portato all’ultimo piano, quello del non ritorno. La mancanza di memoria – dai ricordi alle cose più semplici, come il saper mangiare o il vestirsi – la mancanza di contatto con la realtà, il disagio dei famigliari e dei pazienti nei confronti della malattia, sono descritti con un misto di umorismo e commozione.