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CALVIN AND HOBBES: STRANI ESSERI DI UN ALTRO PIANETA
Qualsiasi opera d’arte di tanto in tanto va presa, smontata, riportata al suo massimo splendore e poi nuovamente esposta agli – occhi del mondo sensibile alla bellezza. Ciò vale ovviamente per L’ultima cena di Leonardo, ma anche per quel capolavoro del fumetto pop che porta i nomi del bambino Calvin e del suo amico immaginario Hobbes. Come correttamente recita lo strillo nell’angolo in basso a destra della copertina, questa pubblicazione è una “nuova edizione”. Non si tratta cioè di una ristampa impiegatizia, di un banale automatismo scaturito dal braccio di ferro fra domanda e offerta. No. Questa ristampa si accomoda in libreria dopo un rigoroso controllo e riassetto filologico della traduzione e del lettering, così come sono state licenziate per la prima edizione americana da quel genio che si chiama Bill Watterson. Sulle sue indescrivibili qualità d’artista è pleonastico aggiungere parole. Sulla sua integrità d’artista, invece, è bene rinfrescarsi la memoria. Bill Watterson fu il primo cartoonist a raggiungere il successo senza mai farsi superare dal business. Memorabile il suo discorso al Festival of Cartoon Art, Ohio State, 1989: novello Gesù della matita, prese a schiaffoni i mercanti del tempio delle syndication, del merchandising e della pubblicità. Disse sempre No (nemmeno No, grazie) a tutti coloro che volevano strappare Calvin e Hobbes dalle sue strisce di carta e riappiccicarli sulla pletora di prodotti che ci circonda e che, spesso, ci soffoca.
ANDRA’ TUTTO BENE
Non ci si può che arrendere alle risate di fronte a questo diario disegnato della quarantena, in cui l’autocertificazione è materia per scrittori fantasy, i politici si esibiscono in uscite sempre più improbabili e il protagonista assiste, impotente e smarrito, a un’escalation di situazioni surreali. Un colossale successo in rete diventa ora una raccolta da collezione, un oggetto irrinunciabile per chi vorrà rileggere questi giorni con lo sguardo arguto e implacabile dell’autore di Rat-Man. Il libro, attesissimo dai fan, raccoglie le strisce pubblicate sulle pagine social di Ortolani, all’inizio disegnate per gioco e poi diventate un appuntamento quotidiano imperdibile nei giorni della pandemia per condividere ansie, dubbi e soprattutto sdrammatizzare con un sorriso.
IL MEGLIO DI BRACCIO DI FERRO
Nato nel Teatro di Segar e adattato nel disegno e nelle storie al mercato nostrano dal team di Bianconi, il “Popeye all’ italiana” ha divertito e intrattenuto intere generazioni di giovani lettori con migliaia di pagine stampate e ristampate ininterrottamente per oltre quarant’anni. Alcune delle migliori storie di Braccio di Ferro, pubblicate nel periodo di maggior successo tra gli anni Sessanta e Ottanta, sono state selezionate dagli autori Pier Luigi Sangalli e Sandro Dossi e raccolte in questo volume: un omaggio all’indimenticabile marinaio, protagonista di un capitolo fondamentale della storia del fumetto italiano.
ZANNABLU PRESENTA: IL TRONO DI SPIEDI
Ecco qua che avete fra le mani “Il Trono di Spiedi”, che è sì una spassosa e dissacrante parodia di una celeberrima saga di romanzi e della loro trasposizione televisiva, ma anche un viaggio epico-gastronomico tra sette misteriosi regni ognuno governato da una casata di tutto rispetto e caratterizzato da un particolare stile culinario. Si va dalla catena di fast food dei famigerati Mc Dannister, losca famiglia che tiene in ostaggio il mitico Trono di Spiedi nella capitale Al-Brodo-del-Re, alle corpose e succulente ricette montanare della famiglia Aristark di Grande-il-Verro, passando per la famiglia Barattolon che, com’è evidente dal nome, sa aprire solo scatolette. Gli autori, i famigerati Dentiblù, devono ancora decidere se il loro intento fosse farvi morire dal ridere o morire… di fame, ingolosendovi con la loro cultura culinaria. Cultura decisamente retrograda se vista con gli occhi di uno chef, ma assolutamente consolidata come voraci consumatori di tutto ciò che dia calorie. Ergo, fra una battaglia e un complotto, non mancheranno dettagliate ricette su come preparare i piatti oggetto delle epiche gesta dei nostri eroi. Una storia al solito densa di gag scoppiettanti, con il tipico umorismo irriverente ma garbato, destinata sia a chi è appassionato dell’opera parodiata, sia a tutti gli amanti della buona tavola, ma senza disdegnare anche tutti gli altri, purché abbiano voglia di farsi due “gustose” risate.
IL GRANDE RATOLIK
La “K” con le orecchie da topo! Il principe dei ladri! Il criminale più ricercato al mondo! L’incubo dell’Ispettore Biloba! Ratolik ha un unico punto debole, e il suo nome è Ada. Diminutivo di Adamo. Ma l’Ispettore non lo sa. Cosa succederà quando Ratolik dovrà scegliere tra la libertà di Ada e il favoloso diamante Giuffoni? Scopriamolo insieme. Azione! Crimine! Sensualità, pochissima. La leggenda dei neri italiani affronta Rat-Man di Leo Ortolani poco prima di affrontare il film dei Manetti Bros.
EVVIVA CHE RIDERE! LE MIGLIORI STRISCE A FUMETTI DI DOTT. CULOCANE
Le sue storie a fumetti lunghe e brevi, tutte a colori, vi metteranno matematicamente al tappeto con la loro comicità assurda, assieme alle puntate del podcast del Dottor Culocane in cui ci svelerà tutti i trucchi della fisica, della chimica e del petrolio. La scorsa raccolta di Evviva che Ridere!, dedicata a Fufos, ha venduto decine di migliaia di copie, e le oltre 50 milioni di visualizzazioni sui corti dedicati al Dottor Culocane su Youtube ci fanno affermare che è senza ombra di dubbio anche lui uno dei personaggi più amati di Sio.
COCCO BILL DEL GIORNO DEI RAGAZZI 1957-1960
Le prime imprese del personaggio più celebre di Benito Jacovitti, il cowboy che beve solo camomilla, in edizione integrale e definitiva, arricchite da un lungo apparato redazionale. Primo di tre volumi dedicati alle storie pubblicate sul Giorno dei Ragazzi, raccoglie le avventure uscite sul giornale tra il 1957 e il 1960.
TI VOGLIO BENE
Commovente e sincero, TI VOGLIO BENE è un omaggio ai momenti più importanti dell’infanzia e un ringraziamento ai genitori e a chi è testimone di ogni vittoria, ogni caduta, ogni notte insonne e ogni bacio della buonanotte.
È un dolce benvenuto dedicato ai nuovə arrivatə in famiglia.
LA BAMBINA FILOSOFICA – NO FUTURE
Un libro utilissimo se dovete sgabbiare con urgenza dalla noia, dal protocollo, dalle convenzioni sociali. La bambina ha un’anima nichilista, punk e dadaista e mette a vostra disposizione il suo considerevole bagaglio di nefandezze per salvarvi da qualunque situazione in cui tutti vi sembrino TROPPO più pettinati di voi!
TUTTI IN CAMPO CON I PEANUTS
Schulz ha dedicato quasi 2000 strisce allo sport: un numero davvero massiccio, a riprova del suo grande interesse nell’argomento. Ogni disciplina viene disegnata, scritta e interpretata con uno spirito diverso, veicolando di volta in volta un messaggio nascosto dietro a una gag.
Così il baseball, lo sport largamente più rappresentato, è l’immagine della società USA degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta, mentre il calcio e il basket, passioni più tardive sia per gli Stati Uniti sia per Schulz, irrompono con prepotenza soprattutto a partire dagli anni Novanta. E ancora, si parla di sport per distruggere stereotipi: le strisce dedicate al football vedono quasi esclusivamente protagoniste femminili, mentre a golf e a tennis, gli sport più elitari, ci gioca Snoopy – un cane. Non mancano poi le vere passioni di Schulz: le strisce dedicate all’hockey e al pattinaggio sono le più leggere e spensierate.
Un viaggio all’insegna dello sport per ritrovare – e scoprire – tutte le strisce più divertenti ed emozionanti che ci ha donato Schulz.
