DRAW MY CHILDHOOD
Quick Overview :
L’infanzia vista con gli occhi di una bambina non è certo un gioco da ragazzi! Ottenere bei voti a scuola, litigare con i bulli, gestire le farfalle nello stomaco e contemporaneamente trovare anche il tempo per guardare i cartoni animati… Insomma, un’agenda straripante d’impegni. “Draw my childhood” è una raccolta di aneddoti pubblicati su Youtube dal 2014 e approfonditi in questo volume, raccontati con voce ironica e giovane da Fraffrog. Chissà che non vi rispecchiate anche voi in alcuni di questi episodi…
1 disponibili
ConfrontaCon un mini-intervento di Richardhtt.
Libroteka
Prodotti correlati
CHE FACCIO DA GRANDE? E ALTRE DOMANDE CHE MI PONGO ANCORA OGGI
Ma quanto è difficile crescere? E quanto rimbomba nella testa questa domanda, che ci fanno e ci facciamo fin da bambini? Con l’ironia e l’autocritica che la contraddistinguono, Fraffrog fa ridere, riflettere e aggiunge un po’ di leggerezza su una domanda esistenziale. Perché se iniziamo a vivere questa scelta come una risorsa per andare avanti e per fare cose sempre nuove… potrebbe essere tutto più divertente!
IL PIANETA PILLOLA
Il nuovo libro di Fraffrog è dedicato al Pianeta Pillola, la più recente scoperta dentro al nostro Sistema Solare! Si tratta di un astro misterioso sulla cui genesi ci sono ancora molti dubbi e incertezze. Ma non preoccupatevi, il Sole è veramente impaziente di raccontarvelo, e di infarcire questa spiegazione di superflue e dettagliatissime informazioni su se stesso! Quindi cosa aspettate?
Libroteka
Ti potrebbe interessare anche...
GATTO MONDADORY LA TRILOGIA DELLA VALLE SCRIVIA
Il Re ha perso il suo smartphone e con esso tutti i numeri di telefono di vassalli, valvassori e valvassini. Se qualcuno non lo ritroverà, il regno cadrà presto nel caos. Quel qualcuno, suo malgrado, è gatto Mondadory, e qui iniziano le sue vicende che da semplice fattorino lo costringeranno a diventare un eroe. Nella seconda storia Gatto Mondadory ritorna all’avventura per affrontare sfide ancora più difficili: non più ammazzare draghi, ma chiedere soldi ai parenti. Riuscirà a tornare indenne dalla valle dei cugini? Uno sguardo terrificante ad un mondo medioevale sconosciuto ai più: non solo gnomi e trolls, ma mutui blasfemi, manager degli abissi, politiche aziendali oscure! Mentre, nel romanzo finale, si affronterà il difficile e controverso tema dei puffi, creature dei boschi di cui stranamente non si parla mai nelle altre saghe fantasy. La ricerca indipendente che ha portato a questo libro è costata all’autore minacce e rappresaglie da parte della cospirazione che non vuole si conosca la verità sugli esseri blu.
FEMMINIGLIA
Questo è un libro provocazione. O meglio, lo sarebbe se fosse fatto da un umorista. In realtà invece è fatto da un’umorista e in quell’apostrofo sta tutta la fondamentale differenza.
Quindi non è veramente un libro provocazione…Diciamo che è un libro gioco.
Nel vedere certe scene, nell’udire certe frasi, nell’assaporare certe situazioni, vi renderete conto che è di voi che parla.
Di voi donne, se siete donne. Delle vostre donne, se siete un maschietto. Il gioco consiste in indivisuare chi di casa può aver detto o fatto quella cosa.
Forse come gioco è troppo facile, ma è divertente da matti.
TO BE OR NET TO BE
Ogni giorno, sul sito Clarence.com, le strisce di To Be or Net to Be fanno sorridere migliaia di impiegati, tecnici, grafici, collaboratori coordinati e continuativi. Le avventure dell’immaginaria Immanet ideata da Roberto Grassilli e dei suoi scalcagnati dipendenti raccontano il mondo interconnesso e sconnesso della Rete, e i cambiamenti che essa ha portato negli uffici e nella vita delle persone. Roberto Grassilli è autore di fumetti per varie testate italiane, ha fatto parte della redazione di “Cuore”, dove ha creato, insieme a Gianluca Neri, il portale Clarence.com.
THE LITTLE MAN – STORIE BREVI 1980-1995
Tra gli anni ’80 e la prima metà dei ’90 il giovane Chester scopre i maestri del fumetto underground come Robert Crumb e Harvey Pekar. Sul suo mini-albo autoprodotto Yummy Fur gioca a stravolgere con ironia i luoghi comuni della cultura pop e dei b-movies, irride l’American way of life, l’ossessione per le armi e la censura narrando di invasioni aliene, animaletti parlanti, televisioni che ipnotizzano l’uomo della strada. Poi, insieme agli amici cartoonists Seth e Joe Matt, scopre la potenza narrativa del fumetto autobiografico.
E inizia a mettersi in scena in prima persona, guidandoci dietro le quinte della creazione di una storia: è questo che accade in Helder, uno dei pezzi forti dell’antologia, in cui l’artista si rivolge direttamente a noi lettori per raccontarci la vicenda di un suo vicino di casa problematico e violento. Non solo: entrano in scena anche gli amici di Chester, con i loro consigli e le loro obiezioni sul making of del suo fumetto. Nell’ultimo racconto dell’antologia, “Mia mamma era una schizofrenica”, l’autore presenta poi un vero e proprio saggio-pamphlet a fumetti sul concetto di salute mentale e sulle teorie dell’antipsichiatria.
Brown fa sperimentazione e metafumetto, ma sempre con freschezza, immediatezza e capacità di divertire: The Little Man è un’antologia di schegge brevi e fulminanti. Tra parodie di fantascienza, ricordi dell’adolescenza, squarci di vita vissuta: un viaggio esilarante tra frammenti alla Kurt Vonnegut e fumetto-verità.
PLAYER VS. PLAYER
Cole, il direttore responsabile il cui nirvana personale coincide con gli emulatori dei giochi anni ’80, è la colla che tiene unito il gruppo. Brent è il grafico, caffeinomane come ogni creativo che si rispetti, pomposo come un mago elfo del 50° livello, nonché gran maestro Jedi dei commenti fuori luogo. Nonostante l’apparenza scostante, è innamorato perso di Jade e… al di là di ogni buon senso, pare proprio che sia ricambiato. Jade è l’anima femminile della redazione e ha una missione: dimostrare al mondo che anche le donne giocano… e non necessariamente in bikini. Francis, l’informatico, si mormora sia nato sotto una Playstation: il mondo dei videogame non ha segreti per lui ma, se non avete mai maturato desideri omicidi verso qualcuno incontrato in rete, è perché ancora non lo conoscevate. Skull, un (vero) troll, viveva nella toilette quando la rivista ha aperto i battenti. E allora perché non tenerlo? Il suo caffè sa di calzini usati, ma è diventato il cuore profondo di PvP Magazine.
