Libroteka
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VOLT
Volt è un giovane robot con un grande sogno: diventare un fumettista. Ma ha anche una madre ingombrante che non vede l’ora di liberarsi di lui buttandolo fuori di casa. Trovare lavoro in una fumetteria – un luogo popolato da una clientela davvero singolare – sarà solo il primo passo di una trama molto più ampia che metterà in moto eventi in grado di… cancellare la parola “fumetto” dalla faccia del pianeta!
VITA DA MOSCHE
Così non le avete mai viste: in coda alla toilette, alle prese con il bucato, in spiaggia a prendere il sole, ubriache perse. Ma alla “mosca domestica”, cosa diavolo è preso? Il fotografo svedese Magnus Muhr è riuscito dove molti biologi hanno fallito: addentrarsi nella vita privata delle mosche, e scoprire che la loro esistenza quotidiana assomiglia, sorprendentemente, alla nostra. Nato come un caso sul web, con il blog dell’autore invaso dai messaggi entusiastici di perfetti sconosciuti, “Vita da mosche” raccoglie le immagini più scaricate e commentate, assieme ad altre finora inedite.
OCCHI DI RATTO
E se… Rat-Man si fosse ispirato a Daredevil invece che a Batman?
A questa imprescindibile domanda cercheremo di rispondere con questo albo speciale sulle origini di un nuovo super eroe cieco! Occhi di Ratto! Un super eroe che non ha paura di guardare in faccia la morte! Un super eroe che ha un solo punto debole. È sordo.
LA SCUOLA DI PIZZE IN FACCIA DEL PROFESSOR CALCARE
Questa nuova raccolta di storie di Zerocalcare, precedentemente apparse sul suo blog, su Wired, su Best Movie, su Repubblica, l’Espresso e altrove, è la più corposa della sua produzione editoriale. Corredata da un preciso sommario cronologico, è impreziosita anche da una nuova storia inedita in tre parti, per un totale di venticinque pagine, in cui l’autore di Rebibbia riflette sul necessario equilibrio tra il suo narrare più impegnato e quello più dégagé. Un libro ricchissimo di contenuti, una raccolta sorprendente.
TANTA ROBA – PER UN’INDIGESTIONE DI SATIRA ESILARANTE
Viviamo tempi difficili e il segreto per affrontarli è riderne. Come insegna Stefano Disegni, che nelle sue strisce ha mutato in tragicommedia tutti i fenomeni che negli ultimi anni hanno scosso il belpaese (e non solo): dalla fulminea parabola del renzismo all'epica battaglia sulle unioni civili, da papa Francesco alla sua Curia riottosa, dagli ultimi estri poetici di Bondi alla ruvida ascesa di Salvini, dal declino della tv generalista all'esplosione dei social, “Tanta roba” è una pirotecnica discesa negli inferi del presente e del nostro recente passato (forse anche del futuro, dato che le cose in Italia cambiano di rado), un libro che ritrae l'immobilismo di una nazione tanto ossessivamente puntuale nell'inseguire le tendenze della moda e della tecnologia, quanto comicamente in ritardo su tutto il resto.
CALVIN AND HOBBES: C’E’ UN TESORO IN OGNI DOVE
Qualsiasi opera d’arte di tanto in tanto va presa, smontata, riportata al suo massimo splendore e poi nuovamente esposta agli – occhi del mondo sensibile alla bellezza. Ciò vale ovviamente per L’ultima cena di Leonardo, ma anche per quel capolavoro del fumetto pop che porta i nomi del bambino Calvin e del suo amico immaginario Hobbes. Come correttamente recita lo strillo nell’angolo in basso a destra della copertina, questa pubblicazione è una “nuova edizione”. Non si tratta cioè di una ristampa impiegatizia, di un banale automatismo scaturito dal braccio di ferro fra domanda e offerta. No. Questa ristampa si accomoda in libreria dopo un rigoroso controllo e riassetto filologico della traduzione e del lettering, così come sono state licenziate per la prima edizione americana da quel genio che si chiama Bill Watterson. Sulle sue indescrivibili qualità d’artista è pleonastico aggiungere parole. Sulla sua integrità d’artista, invece, è bene rinfrescarsi la memoria. Bill Watterson fu il primo cartoonist a raggiungere il successo senza mai farsi superare dal business. Memorabile il suo discorso al Festival of Cartoon Art, Ohio State, 1989: novello Gesù della matita, prese a schiaffoni i mercanti del tempio delle syndication, del merchandising e della pubblicità. Disse sempre No (nemmeno No, grazie) a tutti coloro che volevano strappare Calvin e Hobbes dalle sue strisce di carta e riappiccicarli sulla pletora di prodotti che ci circonda e che, spesso, ci soffoca.
