BRACCIO DI FERRO
Quick Overview :
Una nuova miniserie dedicata a uno dei tesori nascosti del fumetto italiano degli anni Sessanta e Settanta, ovvero l’immensa produzione di storie di Braccio di Ferro prodotte dal mitico editore Renato Bianconi. La selezione, curata dal super esperto Luca Boschi, presenta alcune delle migliori avventure scritte e disegnate dalla crema degli autori italiani dell’epoca.
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Qualsiasi opera d’arte di tanto in tanto va presa, smontata, riportata al suo massimo splendore e poi nuovamente esposta agli occhi del mondo sensibile alla bellezza. Ciò vale ovviamente per “L’ultima cena” di Leonardo, ma anche per quel capolavoro del fumetto pop che porta i nomi del bambino Calvin e del suo amico immaginario Hobbes. Come correttamente recita lo strillo nell’angolo in basso a destra della copertina, questa pubblicazione è una “nuova edizione”. Non si tratta cioè di una ristampa impiegatizia, di un banale automatismo scaturito dal braccio di ferro fra domanda e offerta. No. Questa ristampa si accomoda in libreria dopo un rigoroso controllo e riassetto filologico della traduzione e del lettering, così come sono state licenziate per la prima edizione americana da quel genio che si chiama Bill Watterson. Sulle sue indescrivibili qualità d’artista è pleonastico aggiungere parole. Sulla sua integrità d’artista, invece, è bene rinfrescarsi la memoria. Bill Watterson fu il primo cartoonist a raggiungere il successo senza mai farsi superare dal business. Disse sempre No (nemmeno No, grazie) a tutti coloro che volevano strappare Calvin e Hobbes dalle sue strisce di carta e riappiccicarli sulla pletora di prodotti che ci circonda. Con quel discorso e con quella scelta riuscì a “eternare” la purezza artistica della sua creazione, che vive solo e soltanto del semplice fatto che il pubblico continua a ridere, stupirsi ed emozionarsi leggendo le sue strisce.

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