NINA
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Certi giorni sono difficili. Sono quei giorni in cui tutto sembra coperto da una sottile polvere nera. Inutile tentare di liberarsene, Nina lo scoprirà presto. Più semplice è trasformarla in una nuvola di luce imparando i leggeri passi di danza della vita. Età di lettura: da 7 anni.
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LA FORESTA
In un giorno di dolore, un ragazzo lascia il salotto di casa, gremito di persone in lutto. Inosservato, esce dalla porta sul retro, scavalca il recinto intorno alla casa e si avvia su un sentiero che si snoda tra l’erba alta. Non c’è nessuno sulla sua strada, a parte uno spaventapasseri e gli uccelli che sfrecciano nel cielo sereno. Giunge all’imbocco di una foresta, dove si ferma per qualche momento, incerto se addentrarsi o meno in quello spazio oscuro. Deciso ad affrontare l’ignoto, avanza nel fitto degli alberi dove si insinuano i raggi del sole. Procede con cautela guardandosi intorno, ma non si lascia scoraggiare dai percorsi più difficili: di volta in volta supererà le asperità del luogo, i tratti ripidi, le discese scivolose e i tronchi caduti. A un tratto, gli appare una gigantesca creatura senza volto e dalla folta pelliccia e, atterrito, comincia a correre. Dovrà proseguire nel suo faticoso percorso, imbattersi in altre angoscianti presenze. Fino all’ultimo incontro, che gli porta invece dolcezza e consolazione. Ora può tornare a casa, ma con una nuova consapevolezza. Lo stile cinematografico di Thomas Ott, con i suoi echi espressionisti e noir, ritorna in questa nuova opera in cui ritroviamo anche la sua tecnica d’elezione, il grattage, che consiste nell’utilizzare un pennino per graffiare strati di inchiostro nero con precisione chirurgica, dando vita a tavole che si caratterizzano per la ricchezza dei dettagli e la finezza delle espressioni dei personaggi. In queste immagini a imporsi sono soprattutto i giochi di ombre e luci che creano effetti trompel’oeil e danno rilievo e consistenza ai particolari della foresta: l’erba, le radici, i tronchi, i rami e il fogliame degli alberi. L’artista non rinuncia al suo tipico gusto del macabro e del mistero ma, a dispetto delle apparizioni inquietanti (ciascuna delle quali rappresenta una paura da vincere e ci sfida a trovare possibili interpretazioni metaforiche), la conclusione della storia è positiva, sotto il segno dell’accettazione della perdita e di una maturazione personale.
A
Eroe del racconto illustrato senza parole è un giovane senza nome, con solo il numero 21868 sul berretto (un palese riferimento al 21 agosto 1968 = 21.8.68, la data d’inizio dell’invasione della Cecoslovacchia da parte dei paesi del Patto di Varsavia per soffocare la tanto agognata “Primavera di Praga”). Il giovane vive e lavora in una grande città triste e grigia. Una città con case fatiscenti, macchinari mostruosi, persone crudeli. Senza divertimenti, senza musica, senza giochi e altri diversivi. Soggetta alla dittatura della lettera A. Onnipresente, dispotica e totalitaria. Un lavaggio del cervello. Il giovane 21868 però non si lascia allineare e massificare, non permette che i suoi sogni vengano annullati. Nonostante minacce di morte, intimidazioni e persecuzioni osa disobbedire, pronunciando la lettera B, e con una bicicletta volante riesce a evadere in un altro mondo, pieno di colori, di prati, colline, laghi e amore. E di tante lettere dell’alfabeto.
RENZI LA DIVINA (TRAGI)COMMEDIA LIBRO I “IL PARADISO”
Nasce come rapporto quasi stenografico, in rima baciata, di un cambiamento, o disastro (a seconda di come andranno le cose) epocale che segnerà comunque il nostro Paese. Il lavoro si concentra sulla ultima tappa del percorso di un protagonista del secolo XXI che in tenera età cominciò come scout per poi passare alla guida di Palazzo Medici Riccardi, un percorso consolidatosi in Palazzo Vecchio e approdato a Palazzo Chigi. Un percorso tra Palazzi, ma non da palazzinaro.Di questo ultimo e contemporaneo periodo la ode riporta in presa diretta, come raccontato dai media, ma con un certo grado di libertà interpretativa gli episodi più interessanti o semplicemente curiosi, ovviamente a giudizio degli Autori che se ne assumono la diretta responsabilità. Il tutto inquadrato nella complessa e complicata realtà socio-culturale italiana di cui “La Divina (Tragi)Commedia” è in buona misura, spicchio e specchio.Arricchito da una preziosa serie di illustrazioni di Umberto Rigotti. Il Libro I copre il periodo Gennaio/Novembre 2014, che gli Autori identificano come il Paradiso dell’era renziana, a riprova che il Toscano ha cambiato davvero il “verso”… e sta introducendo un nuova “crazia”, la “Parloavanveracrazia”…Cronaca quasi fedele della traiettoria che porta il Toscano al vertice del potere in un Paese che attende da sempre la discesa in campo di un Salvatore, “la Divina (Tragi)Commedia” non diventerà certo un libro di testo per le generazioni future (sempre che riescano a sopravvivere alle ricorrenti crisi di inizio millennio). Gli Autori si accontentano di molto meno: regalare un sorriso a chi, adulto o ragazzo vive ora questa crisi che pare senza fine.
L’ORA DEI MIRAGGI
“L’ora dei miraggi” è un libro fantastico, un volo tra le immagini che hanno reso grande questo artista eclettico, corteggiato dalle maggiori testate internazionali.
Il libro ripercorre quindici anni della carriera di Manuele Fior illustratore, dalle copertine di dischi alle locandine di film, passando per le lunghe collaborazioni a la Repubblica con Alessandro Baricco e Walter Siti. Un viaggio commentato dall’autore, che di volta in volta rispolvera ricordi o sottolinea aspetti tecnici del mestiere di illustratore.
MISTY CIRCUS
Sasha è un ragazzino molto speciale che, dopo aver perso i genitori all’età di dieci anni, viene costretto a vivere in un orfanotrofio. Ma il supplizio non durerà a lungo perché il bambino, accompagnato dall’inseparabile gattino Josh, riuscirà a scappare e a partire alla ricerca del proprio posto nel mondo.
SIAMO LUCE OPPURE OMBRA, MOSTRO?
«Non sei stanco di combattere con me, Mostro?» «Un po’ sì, ma è inevitabile.» «Inevitabile? E perché? Io sono stanca, Mostro… non vinco e non riesco a lasciarti vincere…» «Non si tratta di vincere, non è per questo che stiamo combattendo.» «E perché allora?» «Perché dobbiamo crescere.» Il Mostro ha un aspetto simpatico e ha sempre la risposta pronta, ma quello che dice potrebbe non farci piacere. Perché può rappresentare le paure, le insicurezze e i traumi non elaborati e allora diventa la manifestazione di quelle parti di noi che devono essere riconosciute, affrontate e integrate per scoprire chi siamo davvero. Ma può essere anche guida e ispiratore, colui che spinge a guardarsi dentro per scoprire i propri doni e trasformare in punti di forza ciò che, inizialmente, appare come una debolezza. Nel suo nuovo libro Roberta Guzzardi, attraverso i dialoghi (e i silenzi) tra il Mostro e la ragazzina, ci guida verso la comprensione di questi conflitti. Pagina dopo pagina, vignetta dopo vignetta, il loro rapporto si approfondisce, evolve e matura fino a che ombra e luce, caos e chiarezza si alternano, si assestano e si integrano. Perché ogni percorso, e su tutti quello che porta all’autenticità, è fatto di momenti di stasi e di attività, di entusiasmi e di frustrazioni, e imparare a “guardarsi dentro” significa anche accogliere ogni fase del cammino con apertura, come un’opportunità di crescita. E l’obiettivo non è cancellare le ombre, perché quelle ci saranno sempre. L’obiettivo è puntare alla libertà: la libertà di essere chi siamo davvero, oltre i condizionamenti e la paura di deludere chi abbiamo intorno; la libertà di chiedere aiuto e di decidere di cambiare strada, se ci va, quando ci accorgiamo che non stiamo andando verso una direzione che ci appartiene davvero. «Ma se poi fallisco, se va male, se quello che faccio non è sufficiente per arrivare dove voglio, se non riesco a ottenere il risultato che mi aspetto, a realizzare il sogno, a toccare la stella che faccio? Che mi rimane?» «Be’… magari scopri te stessa.»
LEGGENDE GIAPPONESI – JAPANESE TALES
Loputyn dedica al Giappone venticinque illustrazioni ispirate ad altrettante leggende, interpretando secondo il proprio immaginario alcune affascinanti storie del folclore giapponese. La selezione dei racconti, curata dall’illustratrice stessa, predilige tematiche a lei care come l’amore infelice, la vendetta, il rancore, l’apparizione di fantasmi, di mostri e di creature dalla natura prodigiosa che coesistono con gli esseri umani e ne condizionano il corso dell’esistenza. Illusioni, incantamenti e incantesimi, sogni, visioni e sparizioni popolano queste pagine, che invitano alla riscoperta della meraviglia. Il libro ha lo stesso contenuto dell’edizione del 2022, ma ha un nuovo layout e confezione cartonata.
MITI E LEGGENDE GIAPPONESI – CRONACHE DI KAMIE DI YOKAI
Fin dalle origini, la vita e la spiritualità dei giapponesi sono state plasmate dalle imprese di dèi e personaggi leggendari. La prima parte di questo volume rivisita i principali miti di fondazione del Giappone, in un primo tempo tramandati solo oralmente di generazione in generazione, poi trascritti e trasmessi fino ai giorni nostri: scoprirete così gli elementi chiave della mitologia giapponese attraverso le gesta dei kami, le divinità shintoiste, e le tante leggende che ruotano attorno ad essi, a cominciare dall’affascinante mito della creazione. La seconda parte di questa suggestiva antologia di 15 racconti è invece dedicata alle storie popolari di spiriti e fantasmi, mostri e creature magiche, un vero e proprio genere letterario chiamato kaidan, che rispecchia in modo assai fedele tutta l’originalità e la peculiarità dello spirito giapponese.
LA TERRA E’ UNA GRAN GIOSTRA
Una raccolta di sei brevi racconti liberamente tratti da sei delle più celebri canzoni di Fabrizio De André. Bocca di Rosa, il Pescatore, il giudice, il re infelice, l’uomo probo, Geordie e Marinella, come abitanti di un piccolo mondo a margine, possono incontrarsi e parlarsi, pur rimanendo sempre e comunque se stessi. Pensate per i più piccoli, queste storie, sospese tra mito e realtà e affollate di anime perse, mantengono, al di sopra del tempo, il punto d’osservazione sotto vento dal quale De André ha saputo mandare un messaggio di libertà e di riscatto contro la prepotenza e la sopraffazione.
