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LA TERRA E’ UNA GRAN GIOSTRA
Quick Overview :
Una raccolta di sei brevi racconti liberamente tratti da sei delle più celebri canzoni di Fabrizio De André. Bocca di Rosa, il Pescatore, il giudice, il re infelice, l’uomo probo, Geordie e Marinella, come abitanti di un piccolo mondo a margine, possono incontrarsi e parlarsi, pur rimanendo sempre e comunque se stessi. Pensate per i più piccoli, queste storie, sospese tra mito e realtà e affollate di anime perse, mantengono, al di sopra del tempo, il punto d’osservazione sotto vento dal quale De André ha saputo mandare un messaggio di libertà e di riscatto contro la prepotenza e la sopraffazione.
- editore: Edizioni Clichy
- anno: 2017
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IL SIGNOR AHI E ALTRI GUAI
Come in una fuga notturna, Franco Matticchio ha riempito questo libro dello stretto indispensabile, ricomponendo il bagaglio delle sue storie brevi a partire dal suo personaggio più misterioso e affascinante: il signor Ahi. Tra pozzanghere che riflettono troppo e nevicate che cancellano tutto, si snoda la vita di questo elegante damerino con un enorme occhio al posto della testa, specchio dello sguardo vorace e stupito che Matticchio getta sul nostro mondo e le sue assurdità.
’45
Un altro inverno, e gli Alleati ancora non sono arrivati. Sui monti del nord dell’Italia le bande partigiane si vanno ingrossando dei giovani che rifiutano di arruolarsi nelle fila della Repubblica di Salò e fuggono dalle deportazioni in Germania. Le azioni partigiane si fanno sempre più audaci, contro i repubblichini, contro i tedeschi. Più numerosi anche i rastrellamenti, più feroci le rappresaglie. Poi, finalmente, l’ordine dell’insurrezione. Tutti a valle, per unirsi ai nuclei cittadini, agli operai in rivolta. Per riscattarsi dal fascismo, per liberarsi dai tedeschi prim’ancora dell’arrivo degli Alleati. E intrecciata alla grande storia, quella minuta di Maria. Delle sue apprensioni per il marito partigiano e per il figlio alpino in Russia; della sua paura per i soldati della Wehrmacht che le piombano in casa; della sua gioia per la Liberazione e per il ritorno del figlio; della pietà per quel soldato tedesco ora vinto e prigioniero.
NIGHT FAIRIES
Il libro di quest’anno di Paolo Barbieri guarda alla notte. Quando il sole tramonta, la magia si fonde con la realtà, ed è questo il tempo delle fate e degli animali che ne incarnano l’essenza. Barbieri ritorna al linguaggio figurato che lo ha reso famoso, creando eccezionale bellezza ed effetti sorprendenti, che ridestano la nostra immaginazione e la fanno esplodere all’esterno per conquistare nuovi mondi e possibilità.
IN VIAGGIO
Sempre di più i bambini sono al centro della vita degli adulti e influenzano le nostre scelte e le nostre azioni. Un tempo, organizzare un viaggio era una attività per adulti alla quale i bambini si dovevano adattare, ora invece la situazione si è capovolta e il bambino diventa l’elemento centrale su cui si costruisce il viaggio. Questo libro si rivolge direttamente al giovane lettore per coinvolgerlo nell’ideazione e nell’esperienza del viaggio: come scegliere la meta, come fare i bagagli, quali sono i mezzi di trasporto più adatti (bicicletta, treno, macchina: ogni viaggio ha il suo mezzo). Una volta raggiunta la meta, il libro insegna a vedere le cose, scoprire la cultura, interessarsi a tutto quello che ci circonda e assaggiare i cibi tipici dei luoghi dove si arriva. Ma nel libro non c’è solo questo: sono suggerite attività da fare in viaggio, ci sono approfondimenti, curiosità e anche citazioni per legare la propria esperienza a quella di viaggiatori illustri del passato. Nella seconda parte vengono proposti tre itinerari (al nord, al centro e al sud Italia): La Liguria: un altro modo di vivere il mare; Firenze: città d’arte; La Puglia: sagre e manifestazioni. Sono itinerari ad altezza di giovane lettore, pensati per informare, coinvolgere e appassionare i viaggiatori in erba. Età di lettura: da 11 anni.
LA FORESTA
In un giorno di dolore, un ragazzo lascia il salotto di casa, gremito di persone in lutto. Inosservato, esce dalla porta sul retro, scavalca il recinto intorno alla casa e si avvia su un sentiero che si snoda tra l’erba alta. Non c’è nessuno sulla sua strada, a parte uno spaventapasseri e gli uccelli che sfrecciano nel cielo sereno. Giunge all’imbocco di una foresta, dove si ferma per qualche momento, incerto se addentrarsi o meno in quello spazio oscuro. Deciso ad affrontare l’ignoto, avanza nel fitto degli alberi dove si insinuano i raggi del sole. Procede con cautela guardandosi intorno, ma non si lascia scoraggiare dai percorsi più difficili: di volta in volta supererà le asperità del luogo, i tratti ripidi, le discese scivolose e i tronchi caduti. A un tratto, gli appare una gigantesca creatura senza volto e dalla folta pelliccia e, atterrito, comincia a correre. Dovrà proseguire nel suo faticoso percorso, imbattersi in altre angoscianti presenze. Fino all’ultimo incontro, che gli porta invece dolcezza e consolazione. Ora può tornare a casa, ma con una nuova consapevolezza. Lo stile cinematografico di Thomas Ott, con i suoi echi espressionisti e noir, ritorna in questa nuova opera in cui ritroviamo anche la sua tecnica d’elezione, il grattage, che consiste nell’utilizzare un pennino per graffiare strati di inchiostro nero con precisione chirurgica, dando vita a tavole che si caratterizzano per la ricchezza dei dettagli e la finezza delle espressioni dei personaggi. In queste immagini a imporsi sono soprattutto i giochi di ombre e luci che creano effetti trompel’oeil e danno rilievo e consistenza ai particolari della foresta: l’erba, le radici, i tronchi, i rami e il fogliame degli alberi. L’artista non rinuncia al suo tipico gusto del macabro e del mistero ma, a dispetto delle apparizioni inquietanti (ciascuna delle quali rappresenta una paura da vincere e ci sfida a trovare possibili interpretazioni metaforiche), la conclusione della storia è positiva, sotto il segno dell’accettazione della perdita e di una maturazione personale.
APRITI SESAMO! LA VERA STORIA DI ALI’ BABA E I QUARANTA LADRONI
Bonvi disegna nel 1995, pochi mesi prima di morire, le illustrazioni alla favola di Alì Babà e i 40 ladroni. Con un testo redazionale, queste tavole escono in poche copie, subito sparite dal mercato e mai più distribuite né stampate. In pratica, un inedito. A dieci anni dalla sua scomparsa, Bonvi “collabora” con uno degli autori della nuova generazione, Enrico Brizzi, che riprende le tavole e scrive un nuovo testo per queste illustrazioni: una sua versione della più celebre favola delle Mille e una notte. Ne esce un volume divertente, dove le pagine sono una a una costruite sull’equilibrio testo/immagine.
GLI ARCANOIDI
Si può raccontare un’epopea di un popolo con solo sei esseri e qualche cespuglio?
Con quest’opera maicol&mirco (Gli Scarabocchi di Maicol&Mirco) urlano SÌ.
I geniali autori ci trascinano su un pianeta fuori dal tempo, teatro di una mostruosa, epica e sanguinaria avventura: l’ascesa e soprattutto la caduta del popolo Arcanoide.
Un film dei Barbapapà girato da Lars Von Trier.
Trattenete il fiato, che questo libro ve lo ruba.
STORIA PITTORESCA, DRAMMATICA E CARICATURALE DELLA SANTA RUSSIA
Con questa pubblicazione Eris recupera uno dei capisaldi perduti della storia dell’arte e del fumetto.
Sette anni prima di creare le famosissime illustrazioni della Divina Commedia di Dante Alighieri, Gustave Doré sperimentava il linguaggio satirico dell’epoca raggiungendo l’apice con La storia della Santa Russia, sia scritta che illustrata da lui medesimo. Quest’opera dimenticata, uscita in Italia in un’unica edizione nel 1980 e incompleta, viene riproposta nella sua versione integrale, con le 13 tavole finali, le pagine in bicromia originali e un restauro attento delle tavole. L’edizione è arricchita da testi critici per inquadrare l’opera e il lavoro dell’autore.
Gustave Doré ripercorre un’ipotetica storia della Russia dalla sua fondazione sino all’epoca degli Zar. Il narratore, ironico e visionario, mostra regnanti stressati che vengono inevitabilmente decapitati dai loro successori, assurdi tentativi di sottomettere territori abitati solo da belve feroci e una fissazione inspiegabile nei confronti di Costantinopoli che si tramanda di secolo in secolo. Un escursus attraverso l’evoluzione stessa degli usi e dei costumi di un popolo, riccamente accompagnato dalle lamentele dell’autore nei confronti delle scene troppo osé che è costretto a disegnare e censurare, litigando con il proprio editore e chiedendo scusa al proprio lettore.
LEGGENDE GIAPPONESI – JAPANESE TALES
Loputyn dedica al Giappone venticinque illustrazioni ispirate ad altrettante leggende, interpretando secondo il proprio immaginario alcune affascinanti storie del folclore giapponese. La selezione dei racconti, curata dall’illustratrice stessa, predilige tematiche a lei care come l’amore infelice, la vendetta, il rancore, l’apparizione di fantasmi, di mostri e di creature dalla natura prodigiosa che coesistono con gli esseri umani e ne condizionano il corso dell’esistenza. Illusioni, incantamenti e incantesimi, sogni, visioni e sparizioni popolano queste pagine, che invitano alla riscoperta della meraviglia. Il libro ha lo stesso contenuto dell’edizione del 2022, ma ha un nuovo layout e confezione cartonata.
A
Eroe del racconto illustrato senza parole è un giovane senza nome, con solo il numero 21868 sul berretto (un palese riferimento al 21 agosto 1968 = 21.8.68, la data d’inizio dell’invasione della Cecoslovacchia da parte dei paesi del Patto di Varsavia per soffocare la tanto agognata “Primavera di Praga”). Il giovane vive e lavora in una grande città triste e grigia. Una città con case fatiscenti, macchinari mostruosi, persone crudeli. Senza divertimenti, senza musica, senza giochi e altri diversivi. Soggetta alla dittatura della lettera A. Onnipresente, dispotica e totalitaria. Un lavaggio del cervello. Il giovane 21868 però non si lascia allineare e massificare, non permette che i suoi sogni vengano annullati. Nonostante minacce di morte, intimidazioni e persecuzioni osa disobbedire, pronunciando la lettera B, e con una bicicletta volante riesce a evadere in un altro mondo, pieno di colori, di prati, colline, laghi e amore. E di tante lettere dell’alfabeto.
