ANNE FRANK – DIARIO
Quick Overview :
Settant’anni fa usciva il “Diario” di Anne Frank. Il mondo scopriva il volto intimo dello sterminio nazista attraverso gli occhi di una ragazzina “qualunque”. E oggi, grazie allo sceneggiatore e regista Ari Folman e all’illustratore David Polonsky, le parole di Anne si trasformano in un graphic novel capace di conservarne la forza e di enfatizzarne la straordinaria qualità letteraria. Basandosi sull’unica edizione definitiva del Diario, autorizzata dall’Anne Frank Fonds fondata da Otto Frank, Folman e Polonsky ci consegnano, per mezzo di una prospettiva inedita, la voce di un’adolescente allegra e irriverente, che come ogni sua coetanea – di ieri, di oggi, di sempre – desidera soltanto scoprire un mondo che invece è costretta a sbirciare di nascosto.
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Non tutti rientrano nel sistema d’accoglienza istituzionale: qualcuno non c’è mai stato, altri ne sono usciti più o meno volontariamente.
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L’11 marzo 2004 Madrid fu sconvolta da una serie di attentati terroristici perpetrati da un gruppo di estremisti islamici. A causa di ciò che accadde quel giorno e nei mesi successivi, il mondo vide migliaia di persone precipitare in un abisso: non solo coloro che persero la vita o rimasero feriti, ma anche i loro familiari e amici, coloro che devono sopravvivere nel dolore e nei ricordi. Quasi tre anni di serrate investigazioni da parte delle autorità inquirenti e delle forze di polizia fecero luce sullo svolgimento dei fatti e condussero all’arresto di vari sospetti, processati tra febbraio e luglio del 2007. La sentenza, emessa dal Tribunale Nazionale il 31 ottobre 2007, e riveduta con alcuni cambiamenti nel luglio del 2008 dalla Corte Suprema, stabilì la dinamica dei fatti in un’informativa di 722 pagine. La graphic novel 11-M è basata sulla documentazione contenuta nella sentenza, e narra gli eventi in ordine cronologico e in stile simil-documentaristico. Ma introduce anche tre personaggi fittizi (un giornalista, la familiare di una vittima e un poliziotto) che forniscono punti di vista contrastanti, più umani e diretti, per contestualizzare al meglio quanto emerge dalla sentenza e decifrare ed esplorare le esperienze di vita di coloro che subirono in prima persona gli effetti di questo attentato criminale.
SOLDATI DI SALAMINA
Sul finire della Guerra civile spagnola, vicino al confine con la Francia, le truppe repubblicane in ritirata decisero di fucilare un gruppo di prigionieri franchisti. Nella confusione, uno di loro riuscì a scappare. Venne raggiunto nella boscaglia da un giovane miliziano che lo riconobbe ma lo lasciò fuggire, di fatto graziandolo. Il prigioniero era Rafael Sánchez Mazas, fondatore e ideologo della Falange. Sessant’anni dopo un giornalista viene per caso a conoscenza di questa storia, ne rimane affascinato e decide di capire com’è andata veramente: è l’inizio di un’avventura fatta di ricerca delle fonti, interviste a testimoni, momenti di sconforto, di speranza, di commozione.
IL DELITTO MATTEOTTI
È il 30 maggio del 1924, quando il deputato socialista Giacomo Matteotti firma, con un discorso alla Camera, la sua condanna a morte. “Tempesta”, come viene chiamato dai compagni di partito per il suo carattere battagliero, ne è consapevole, perché finito di parlare — dopo aver denunciato pubblicamente l’uso sistematico della violenza a scopo intimidatorio usata dai fascisti per vincere le elezioni e contestato la validità del voto — dice ai colleghi: «Io, il mio discorso l’ho fatto. Ora voi preparate il discorso funebre per me.» Pochi giorni dopo, il 10 giugno, viene rapito a Roma. Sono da poco passate le quattro del pomeriggio e una squadra di fascisti guidata da Amerigo Dumini lo preleva con la forza e lo carica in auto, dove viene picchiato e accoltellato fino alla morte, per poi essere seppellito nel bosco della Quartarella, a venticinque chilometri dalla Capitale.
DONNA VITA LIBERTA’
Il 16 settembre 2022, Mahsa Amini muore in seguito al pestaggio subito dalla polizia morale perché non indossava “correttamente” il velo. La sua morte scatena in tutto l’Iran un’ondata di protesta che dà vita a un movimento femminista senza precedenti. Marjane Satrapi ha riunito tre esperti, il politologo Farid Vahid, il reporter Jean-Pierre Perrin, lo storico Abbas Milani, e alcuni tra i più grandi talenti del mondo del fumetto per raccontare un evento che ha segnato la storia dell’Iran e quella di noi tutte e tutti.
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Saghar è autrice e protagonista di questa graphic novel, che rappresenta il suo straordinario esordio nel mondo dei fumetti a fianco di Lelio Bonaccorso, disegnatore sempre accurato e sensibile. È la storia di una ragazza italiana che abita a Milano, ma non può – e neppure vuole – rinnegare le proprie radici persiane. La cronaca di quanto avviene in Iran dopo la morte di Mahsa Amini si unisce ai ricordi personali e familiari di Saghar, per condurla in un viaggio verso una terra lontana e dentro sé stessa. Alla ricerca di un’identità, di un ruolo e di una responsabilità sociale. La mia seconda generazione affronta, alternando momenti drammatici a passaggi poetici e ironici, tematiche oggi attualissime, per arrivare a una riflessione universale sulla condizione della donna, non soltanto nell’Islam.
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