FIGLIO UNICO

 18,00

Quick Overview :

Per contrastare gli effetti della sovrappopolazione, a partire dal 1979 in Cina è stato attuato un rigoroso controllo delle nascite attraverso la politica del figlio unico, responsabile di sofferenze e violazioni dei diritti umani.
Basandosi su eventi realmente accaduti, Wang Ning racconta con Figlio unico il dramma delle famiglie che hanno perso il loro unico figlio, favorendo una riflessione sul passato recente della Repubblica popolare cinese.
“Sono nato nel 1971, in un’epoca in cui i cinesi potevano avere tutti i bambini che volevano. Ecco perché la maggior parte dei miei coetanei hanno tutti fratelli e sorelle”.
Wang Ning fa parte di una generazione fortunata. Lo stesso non si può dire per i più giovani, perché dal 1979 fino al 2016 – a fasi alterne e con maggiore o minore coercizione, con premi in denaro e multe per i trasgressori – la pianificazione e il controllo delle nascite hanno impedito alle coppie di avere più di un figlio. Figlio unico affronta il dramma vissuto dalle famiglie quando si verifica la perdita del loro figlio unico. Un dramma raccontato partendo da storie vere, testimonianze raccolte dall’autore per anni, in seguito a un lutto familiare, e che vengono per la prima volta raccontate a fumetti.

Nel 2016 la Repubblica popolare cinese ha abbandonato la politica del figlio unico, consentendo alle coppie di poter avere un secondo figlio. Il 20 agosto 2021, la necessità di promuovere lo sviluppo demografico del paese ha portato il governo di Pechino ad autorizzare la nascita di un terzo figlio.

Availability: Disponibilità immediata

1 disponibili

Confronta

Condividi su

Share this

Un libro che riflette sul passato recente della Repubblica popolare cinese. Per la prima volta a fumetti le testimonianze degli effetti del controllo delle nascite esercitato in Cina dal 1979 al 2016 attraverso la politica del figlio unico. Tre storie nelle quali Wang Ning, con i giovani fumettisti Ni Shaoru, Xu Ziran e Qi Chang , racconta il dramma delle famiglie che hanno perso il loro unico figlio.

Libroteka

Prodotti correlati

QUADERNI GIAPPONESI: MOGA, MOBO, MOSTRI

 20,00

Il modernismo produsse in Giappone una genia di rivoluzionari dei costumi che ne cambiarono la cultura per sempre. In Quaderni Giapponesi 3 Igort traccia una rotta attraverso una serie di incontri straordinari con autori maledetti e guru delle immagini, officianti della bellezza decadente ed estrema che prendono le mosse dal lavoro di Santo Kyoden, costretto alla catena durante il periodo Edo per i suoi racconti che avrebbero generato il movimento Ero Guro. Da Yoshitoshi il crudele, sanguinario autore delle stampe del mondo fluttuante e massimo esponente del movimento, sino all’autore maledetto Maruo Suehiro e ai suoi complici, Takato Yamamoto, Seiu Ito, Toshio Saeki, figure che richiamano ousider e iconoclasti come Johnny Rotten e Eduard Limonov, e che si muovono in questo affresco notturno e misterioso della cultura nipponica.
Un libro che illumina le notti torbide di un Giappone geniale e underground, molto poco noto in occidente, popolato dagli autori maledetti e di culto del Sol Levante.

QUADERNI GIAPPONESI: UN VIAGGIO NELL’IMPERO DEI SEGNI

 20,00

Con il metodo dell’osservatore curioso e partecipe, con taglio personale e autobiografico, Igort racconta e disegna i suoi incontri e collaborazioni con i grandi editor e autori dei manga, con registi, intellettuali, musicisti e scrittori. Dallo scambio illuminante con Miyazaki, il più grande animatore vivente, sino alla collaborazione quotidiana con i grandi editor di Kodansha, editore di AKIRA, GON, Taniguchi e tanti altri capolavori giapponesi.
Quaderni giapponesi sono anche un saggio sull’estetica, un racconto utile per penetrare grandi figure di registi di genere come Suzuki Seijun, scrittori come Mishima o Kawabata, fino a giganti del fumetto come Tsuge, Maruo, Tatsumi, Shigeru Mizuki.
Sulla scia dei ricordi, Igort apre tante finestre e suggestioni su un Giappone affascinante e nascosto. Il libro è un best-seller Internazionale, pubblicato in Europa e Stati Uniti. Recentemente opzionato per il cinema.

QUADERNI GIAPPONESI: IL VAGABONDO DEL MANGA

 20,00

Per anni ero tornato in Giappone, un luogo che oramai mi appariva come “casa”. Eppure quella fu la prima volta che mi abbandonai a un viaggiare senza scopo. Non c’erano appuntamenti o incontri da fare, viaggiavo per il gusto di perdermi.
E forse, cominciai a capire, perdersi in luoghi sconosciuti permetteva di penetrare in stanze segrete, di un sé più profondo.
Mi preparai ad accogliere quello che il viaggio avrebbe portato, come Miyamoto Musashi preparava i suoi duelli. Con la precisione che lascia la porta aperta al caso, per dare il benvenuto all’inimmaginabile.
Il Libro dei Cinque Anelli mi avrebbe accompagnato.