CELESTE
Quick Overview :
Nel 1913 Celeste Albaret entra in servizio a casa di Marcel Proust. Questa figlia di campagnoli, piuttosto indolente e senza alcuna predisposizione ai lavori domestici fa colpo sullo scrittore per il suo spirito e la sua freschezza: è l’inizio di un rapporto singolare e incredibile che durerà fino alla morte di lui, nel 1922. Utilizzando molteplici fonti, Chloé Cruchaudet crea un ritratto devoto e appassionato di Celeste, governante, ma anche segretaria a cui Proust detta la sua opera. L’autrice ci mostra il loro rapporto, le asperità del carattere dello scrittore, l’atmosfera di quell’epoca e i retroscena sulla creazione letteraria. Il mondo reale si mescola all’immaginario per restituire uno sguardo inedito sul grande scrittore.
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ConfrontaIl nuovo e attesissimo romanzo a fumetti dell’autrice che ha conquistato il cuore di tantissime lettrici e lettori con Poco Raccomandabile e La crociata degli innocenti
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BIOGRAFIA DI UNO YOGI – LA STRAORDINARIA VITA DI PARAMAHANSA YOGANANDA
Liberamente tratto dal besteller mondiale Autobiografia di uno yogi, il graphic novel racconta la formazione e la vita di Paramahansa Yogananda, il maestro che portò lo yoga in Occidente.
Procedendo attraverso flashback, il racconto a fumetti ricostruisce l’infanzia e adolescenza di Paramahansa Yogananda, nato nel 1893, il suo apprendistato e la sua maturazione come maestro, fino al suo trasferimento negli Stati Uniti. Qui realizzerà la profezia del suo maestro, il guru Swami Sri Yuktesvar, diffondendo la pratica del Kriya Yoga a innumerevoli discepoli occidentali e ispirando milioni di persone in tutto il mondo attraverso i suoi libri su religione e spiritualità.
I suoi insegnamenti saranno accolti anche da molti personaggi del mondo dello spettacolo, come George Harrison, Elvis Presley, Greta Garbo, John Coltrane, Ravi Shankar, Carlos Santana e Leopold Stokowshi. La sua filosofia ispirerà anche il cinema di Hollywood e in particolare la saga di Star Wars, così come anche il lavoro di Steve Jobs, che aveva l’Autobiografia di uno yogi tra i suoi libri più cari.
Biografia di uno yogi è il ritratto di un guru capace di regalare a tutti una nuova visione del mondo, ma è anche la storia di formazione di un uomo che è riuscito a restare coerente con sé stesso e i suoi sogni.
Il graphic novel è realizzato nel rispetto dei principi della Self Realization Fellowship, l’organizzazione spirituale fondata da Paramahansa Yogananda nel 1920 e che a tutt’oggi porta avanti l’eredità e gli insegnamenti dello yogi.
RIGONI STERN
Il racconto di un mondo di silenzi ed esperienze estreme, alla ricerca incrollabile della propria umanità.
Altopiano di Asiago, 1973. Nomi sulla carta, una lettera che assume la forma di un cappello da alpino. Comincia così la prima biografia a fumetti di Mario Rigoni Stern, autore di un classico del Novecento come Il sergente nella neve. Tramite il viaggio intrapreso nella steppa russa riviviamo insieme a lui le storie di violenza e i momenti di pietà della sua esperienza al fronte.
Incontriamo i compagni con cui condivide il Caposaldo e le gelide notti della ritirata verso baita, fino alla tragica alba di Nikolaevka.
In un costante parallelo tra presente e passato la voce intensa di Rigoni ci racconta un mondo di silenzi ed esperienze estreme, alla ricerca incrollabile della propria umanità.
MANZONI
Presso la stamperia di via San Pietro All’Orto di Milano, i lavori tipografici procedono febbrili, alla presenza dell’autore stesso dell’opera: Alessandro Manzoni. Il padre del romanzo storico italiano ha deciso di ripubblicare il suo più grande successo, i Promessi Sposi, in un’edizione illustrata, impegnandosi in prima persona come editore e seguendo tutte le fasi di lavorazione minuziosamente. La missione appare a chiunque improba, soprattutto a livello economico, ma il Manzoni è convinto dell’efficacia della commistione tra immagine e testo e procede spedito, fino a pubblicare l’edizione oggi conosciuta come Quarantana.
Il risultato finanziario è un disastro ma l’impatto culturale, inseguito dall’autore con una revisione del testo per renderlo più potabile al popolo, è straordinario: nei vari luoghi d’Italia alcuni borghesi si fanno carico di organizzare letture del romanzo ad uso degli analfabeti del popolo, creando un’immaginario condiviso seminale per la creazione dell’Italia.
IL PAPA TERRIBILE L’INTEGRALE
Vita, carriera, ambizioni, peccati e (chissà?) redenzione di Giuliano Della Rovere, disposto a qualsiasi nefandezza nel nome della fede per assurgere al soglio pontificio ed essere riconosciuto dalla Roma cinquecentesca e dall’Europa che si agita sullo sfondo come il Papa Terribile. Per la prima volta in un unico volume, il capolavoro di irriverenza del dissacrante e poliedrico Alejandro “Jodo” Jodorowsky, supportato dai disegni raffinati e al tempo stesso grotteschi di Theo.
ANNA POLITKOVSKAJA
Anna Politkovskaja, giornalista tenace e scrittrice appassionata, nasce a New York da genitori sovietici il 30 agosto 1958. Nei suoi articoli e nei suoi libri non ha esitato a condannare il Governo e l’Esercito russo per lo scarso rispetto dimostrato nei confronti dei diritti umani e dello stato di diritto. Conosciuta in particolare per i suoi reportage sulla Cecenia e per la sua vigorosa opposizione a Vladimir Putin, più volte minacciata di morte, viene assassinata a Mosca il 7 ottobre 2006.
GABO – MEMORIE DI UNA VITA MAGICA
Márquez in un’intervista ricordava di aver cominciato a prendere il gusto di narrare proprio disegnando, da piccolo. Quale modo migliore di un fumetto quindi per raccontarne la vita e la grandezza artistica e letteraria?
Quattro diversi disegnatori e uno sceneggiatore offrono il proprio talento per parlarci del «più grande colombiano di tutti i tempi» e di certo uno dei più importanti sudamericani di sempre, nelle lettere e in assoluto. Una dominante cromatica per affrontare l’intensità dell’esistenza dell’autore del best seller Cent’anni di solitudine, esponente di punta della corrente del realismo magico, amico di Fidel Castro e dei rivoluzionari e infine in lotta contro il cancro che lo porta via il 17 aprile del 2013. Un libro a fumetti che si propone di soffermarsi proprio dove la vita dello scrittore e la sua opera finiscono per coincidere e sovrapporsi, concepito in maniera spiccatamente cinematografica, tanto che l’adattamento su pellicola è già in fase di preproduzione.
BAUHAUS L’IDEA CHE HA CAMBIATO IL MONDO
Il Bauhaus ha segnato una cesura verso tutti i passati, anche quelli a noi prossimi. Il primo decennio del Novecento è stato animato in tutta Europa da una forte volontà di cambiamento guidata dai giovani. Era la forza della gioia e della gioventù. In quel contesto l’idea di rinnovamento nel Bauhaus è passata anche attraverso la spiritualità, la sessualità non-normativa, la presenza delle donne, l’anticapitalismo, la condivisione. La distruzione del passato non avveniva usando la forza o le armi, ma attraverso la libertà dei singoli individui. A oltre un secolo dalla fondazione del Bauhaus resta questo insegnamento: non c’è creazione artistica, non c’è guizzo di genio, non c’è sviluppo personale, non c’è essere umano dove c’è solo controllo.
CARAVAGGIO
La vita, l’arte e le opere di Michelangelo Merisi da Caravaggio, dal suo arrivo a Roma fino alla fuga. Il talento, la passione e gli eccessi di uno dei geni artistici del Seicento dalla matita del grande maestro del fumetto italiano Milo Manara, in una biografia a fumetti che lascerà il segno.
IL SUO NOME E’ BANKSY
Banksy è uno dei più noti artisti del mondo. Grazie a lui la street art è salita alle cronache planetarie. Tuttavia, dietro la sua figura si nasconde uno dei più incredibili misteri della storia dell’arte. Questo graphic novel, costruito come un reportage, ci immerge nella sua storia dagli esordi a Bristol ai giorni nostri, attraverso due ragazzi appassionati di street art che decidono di ripercorrere i passi del loro idolo.
I FANATICI DEL GEKIGA
Osaka, anno 1956. Tre autori giovanissimi, poco più che ragazzini, sfornano pagine su pagine per il mercato delle librerie a prestito e sognano di rivoluzionare il mondo del fumetto giapponese. Ammirano il maestro Tezuka Osamu, ma i loro manga si rivolgono a un pubblico adulto: esplorano generi come il thriller, il noir, il racconto della realtà e la critica sociale, con storie “senza umorismo e ad alta intensità drammatica”. Il loro stile è aspro, non consolatorio, incorpora le tecniche del montaggio cinematografico, rispecchia le inquietudini e il disagio della società nipponica alle prese con le ferite del dopoguerra. I loro nomi sono Matsumoto Masahiko, Tatsumi Yoshihiro e Sait? Takao. Ancora non lo sanno, ma stanno dando vita al gekiga: un nuovo modo di fare fumetti che influenzerà intere generazioni di autori, in patria e non solo. Questa è la loro storia, rievocata da Matsumoto in un commovente, poetico e rocambolesco manga autobiografico. Una storia fatta di sogni e delusioni, amicizie e tradimenti, editori senza scrupoli e redazioni polverose, mitiche riviste come “Kage” e “Machi” sempre in bilico tra il successo e il fallimento, notti insonni al tavolo da disegno, discussioni e bevute. Pubblicato in origine sulle pagine di “Big Comic” tra il 1979 e il 1983, I fanatici del gekiga arriva finalmente in Italia dopo essere stato tradotto negli Stati Uniti, in Francia e in Spagna. È il prezioso documento di un momento di svolta, una testimonianza diretta su un capitolo chiave della storia del manga: un libro necessario per comprendere le radici di un fenomeno culturale e industriale che continua ad appassionare milioni di lettori in tutto il mondo.
SWEET SALGARI
“A voi che vi siete arricchiti con la mia pelle… chiedo solo che pensiate ai miei funerali. Vi saluto spezzando la penna”.
Così scriveva Emilio Salgari nell’ultima lettera ai suoi editori poco prima di togliersi la vita cent’anni fa, il 25 aprile 1911 a Torino. Una fine amara e tragica, per lo scrittore padre della narrativa popolare d’avventura, capace come nessuno di accendere la fantasia di più generazioni, ma sempre sottovalutato e sfruttato in vita.
Paolo Bacilieri, uno degli autori più originali e stilisticamente innovativi della scena italiana, ha dedicato a Salgari come affettuoso omaggio una biografia a fumetti.
In questa nuova edizione a tre anni dalla prima uscita, oltre a presentare una nuova copertina, il graphic novel è arricchito da una ventina di pagine extra scritte e disegnate da Bacilieri per raccontare un altro episodio della vita di Salgari, ai tempi in cui lo scrittore lavorava al romanzo “Sandokan alla riscossa”: l’autore rende omaggio al talento e all’inventiva di Alberto Della Valle, l’artista napoletano che illustrò tantissimi libri di Salgari, e ci regala un gustoso “dietro le quinte” sul mondo dell’editoria di inizio ‘900.
UNA STELLA TRANQUILLA
La mattina del 19 ottobre 1945 Primo Levi tornava a Torino dopo un anno di prigionia nel lager di Auschwitz e un viaggio di molti mesi nell’Europa dell’Est. Era allora un ragazzo di 26 anni, e ritornava con in corpo un bisogno quasi fisico di raccontare.
Più di mezzo secolo dopo, due ragazzi arrivano a Torino per ripercorrere le tracce di Levi, e soprattutto raccogliere la “delega”, il messaggio che lo scrittore ha lasciato ai giovani in una delle sue ultime poesie. Nel graphic novel Una stella tranquilla (titolo di uno dei racconti più belli di Levi) va in scena così un confronto tra generazioni, quella di Levi e quella dei suoi ideali “nipoti”. Come sfogliando un album di famiglia Pietro Scarnera, giovane autore anche lui torinese di nascita, ha creato un racconto per immagini che parte dalle fotografie, dalle copertine dei libri di Levi, da oggetti come le maschere in filo di rame che lo scrittore realizzava, per trasformarsi in un graphic novel nel quale convergono biografia, documentario e fiction. Basato sugli episodi raccontati o scritti dallo stesso Levi, senza mai sconfinare nella vita privata, Una stella tranquilla ne ripercorre l’itinerario di scrittore, da Se questo è un uomo a I sommersi e i salvati, fermandosi un attimo prima di quella mattina del 1987 in cui Levi si tolse la vita.
GINETTE KOLINKA – TESTIMONIANZA DI UNA SOPRAVVISSUTA AD AUSCHWITZ-BIRKENAU
Arrestata perché ebrea nel marzo 1944, Ginette è stata deportata nel campo di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau, dove le hanno tatuato il numero 78599 sul braccio.
Unica sopravvissuta della sua famiglia, condivide con noi la sua storia e ci avverte:
«Ecco dove ci porta l’odio.»
