LA FILOSOFIA DI CHARLIE BROWN
Il buon vecchio Charlie Brown è l’adorabile perdente che indossa sempre la solita maglietta gialla e che non molla mai, anche se vince raramente. È il capitano della peggiore squadra di baseball al mondo, ma continua a presentarsi a ogni partita. Non riesce a trovare il coraggio per parlare con la ragazzina dai capelli rossi, eppure continua a sperarci. Anche se i suoi amici, il suo albero cannibale e perfino il suo cane provano compassione per lui, Charlie Brown sarà sempre un eroe coraggioso.
LA FINE DEL GIORNO
In un solo giorno il mondo è diventato un incubo raccapricciante e le vite spezzate di Sabrina, Carlo e Fabio sono scagliate come pietre in un viaggio verso l lato più oscuro di se stesse, in cerca del proprio passato, del proprio presente e del proprio futuro nella gabbia claustrofobica di un giorno che sembra non avere mai fine.
L’horror splatter mescolato al fantastico ed alle inquietudini sentimentali dei protagonisti formano, in questo breve romanzo a fumetti, un cocktail esplosivo ricco di colpi di scena e risvolti inquietanti.
LA FONTE DELL’ANIMA – IBERLAND2
Nel gelo eterno di Iberland una carovana di sopravvissuti insegue un sogno, la promessa di una “terra del sole”. La scomparsa di Corinna li spinge però a fermarsi in un villaggio dove altre strane sparizioni si susseguono. Chi possiede l’anima di Schiller, il vecchio pazzo? Cosa sa Miriam, la sciamana nera, evocatrice dell’Orso? Cosa fa il misterioso Doctor per avere la “Fonte dell’Anima”?
LA FORESTA
In un giorno di dolore, un ragazzo lascia il salotto di casa, gremito di persone in lutto. Inosservato, esce dalla porta sul retro, scavalca il recinto intorno alla casa e si avvia su un sentiero che si snoda tra l’erba alta. Non c’è nessuno sulla sua strada, a parte uno spaventapasseri e gli uccelli che sfrecciano nel cielo sereno. Giunge all’imbocco di una foresta, dove si ferma per qualche momento, incerto se addentrarsi o meno in quello spazio oscuro. Deciso ad affrontare l’ignoto, avanza nel fitto degli alberi dove si insinuano i raggi del sole. Procede con cautela guardandosi intorno, ma non si lascia scoraggiare dai percorsi più difficili: di volta in volta supererà le asperità del luogo, i tratti ripidi, le discese scivolose e i tronchi caduti. A un tratto, gli appare una gigantesca creatura senza volto e dalla folta pelliccia e, atterrito, comincia a correre. Dovrà proseguire nel suo faticoso percorso, imbattersi in altre angoscianti presenze. Fino all’ultimo incontro, che gli porta invece dolcezza e consolazione. Ora può tornare a casa, ma con una nuova consapevolezza. Lo stile cinematografico di Thomas Ott, con i suoi echi espressionisti e noir, ritorna in questa nuova opera in cui ritroviamo anche la sua tecnica d’elezione, il grattage, che consiste nell’utilizzare un pennino per graffiare strati di inchiostro nero con precisione chirurgica, dando vita a tavole che si caratterizzano per la ricchezza dei dettagli e la finezza delle espressioni dei personaggi. In queste immagini a imporsi sono soprattutto i giochi di ombre e luci che creano effetti trompel’oeil e danno rilievo e consistenza ai particolari della foresta: l’erba, le radici, i tronchi, i rami e il fogliame degli alberi. L’artista non rinuncia al suo tipico gusto del macabro e del mistero ma, a dispetto delle apparizioni inquietanti (ciascuna delle quali rappresenta una paura da vincere e ci sfida a trovare possibili interpretazioni metaforiche), la conclusione della storia è positiva, sotto il segno dell’accettazione della perdita e di una maturazione personale.
LA FORZA DELLA VITA
“Qual è la differenza tra noi due?” chiede il povero Jacob Shtarkah a una blatta ribaltata sulla schiena. “A te, che sei solo uno scarafaggio, basta vivere! Per te è sufficiente! Ma io… Io devo chiedermi il perché.” Il monologo di Jacob ricorda quello, assai più celebre, di Amleto. Solo che stavolta non abbiamo un principe di Danimarca e il teschio di un giullare, ma un povero falegname ebreo del Bronx e un insetto pronto a essere calpestato dal primo passante distratto. Ambientato in una New York cupa e pulsante, a cavallo tra la crisi del ’29 e l’eco dell’ascesa di Hitler, La forza della Vita è un magistrale intreccio di pure casualità. Una storia con cui la Mano Nera, l’antisemitismo tedesco, il dissesto economico, una spaventosa ondata di freddo, la solitudine della pazzia e tanti amori disperati si intrecciano come i fili di una ragnatela, creando una sorprendente trappola narrativa.
LA GABBIA
A soffrire si impara e l’infelicità è un’arte che si apprende fin da piccole, grazie all’insegnamento di chi ci ha precedute. Antenate, nonne, zie, prozie si snodano in una processione che arriva da lontano, ognuna con il proprio fardello, fino a chi ci è più vicino: la madre. Una madre svalutante e glaciale per Serena, protagonista di questa storia ispirata al vissuto dell’autrice. Alla ricerca di una forma di salvezza, Serena recide i legami con la famiglia, il passato, gli amici, il paese dell’infanzia pieno di ricordi. Fino a quando quella madre terribile muore e la figlia dopo una lunga assenza ritorna. Senza perdere l’ironia e l’acume tipici del suo stile, Silvia Ziche si misura con il suo primo libro fuori dai confini dell’umorismo, condividendo una storia privata eppure capace di parlare a quella parte indifesa, nascosta in molte e molti di noi. Una storia personale e universale che unisce dramma e commedia, con una profonda e toccante analisi delle relazioni fra madre e figlia.
LA GIUNGLA
La Giungla, il romanzo più importante e di successo di Upton Sinclair, è il resoconto scioccante delle peripezie dell’immigrante Jurgis Rudkus e della sua famiglia, alle prese con il brutale sistema che governa l’industria della trasformazione della carne di Chicago. La denuncia esposta all’interno del libro delle condizioni di lavoro pericolose e anti.igieniche nelle fabbriche di inscatolamento, generò un forte moto di indignazione pubblica che portò alla votazione di una legge che pose freno a questa situazione (il Pure Food and Drug Act).
La potenza immaginifica delle illustrazioni di Peter Kuper cattura l’intensità e l’atmosfera del romanzo di Sinclair, in un audace contrappunto tra testo e disegno.
LA GOVERNANTE – ALLEGRA STORIA DI UN CADAVERE DEVOTO
Un omicidio. Del tutto involontario, ma pur sempre un omicidio. I rimorsi, il senso di colpa, ma sopra tutto inquietanti preoccupazioni. Chi rifarà il letto? Chi pulirà la casa? Chi luciderà le scarpe? E per di più la governante era giovane e bella. Addio reputazione! Bisogna far sparire il cadavere. Devota, devotissima anche da morta, la governante esaudisce il desiderio. Fin troppo! Ed ecco il corpo senza vita scomparire inspiegabilmente dal baule nel quale era stato nascosto. Sconcerto e stupore diventano sgomento e panico quando riappare nel letto. Ma non è finita. Di nuovo svanisce, ma solo per sbucare dal comodino per poi eclissarsi ancora, e ancora, devotissima, riapparire e dileguarsi in ogni angolo della casa, in ogni momento della giornata. Una vorticosa girandola di situazioni assurde, surreali, nelle quali l’estro visionario di Edouard Osmont riesce continuamente a stupire e a strappare il sorriso. Un humor nero straripante, incontenibile, che a dispetto dei suoi cento anni è ancor oggi vivo e vitale. Magistralmente interpretato con ironia da Sara Gavioli, al suo esordio di illustratrice. Illustrazioni in bianco e nero, con qualche goccia di rosso. Rosso sangue, naturalmente.
LA GRANDE GUERRA
In La Grande Guerra, l’acclamato giornalista-fumettista Joe Sacco rappresenta gli eventi della sanguinosa battaglia della Somme del 1° luglio 1916 in un’opera panoramica muta, straordinariamente dettagliata, lunga 7 metri: dal generale Douglas Haig alle imponenti postazioni di artiglieria dietro le linee, alle legioni di soldati che emergono dalle trincee e vengono abbattuti nella terra di nessuno, fino alle decine di migliaia di feriti in ritirata e ai morti seppelliti in massa. La Grande Guerra è una pietra miliare nell’eccellente carriera di Sacco e ci permette di osservare la «guerra per porre fine a tutte le guerre» come non l’avevamo mai vista prima.
L’opera si compone di un’illustrazione in bianco e nero lunga 7 metri, stampata su carta di qualità ripiegata a soffietto e racchiusa in un lussuoso cofanetto rigido. Include un fascicolo di 16 pagine contenente un saggio di Adam Hochschild sul primo giorno della Battaglia della Somme e le note all’opera scritta dallo stesso Sacco…
LA GUERRA DEI GIARDINI
Dopo aver visto un servizio televisivo sul Guerrilla Gardening, i cugini Marta e Mattia e il loro nuovo amico Paolo decidono di impegnarsi per prendersi cura degli orti e di tutte le aree verdi della città. Con l’aiuto di nonno Franco, sentendosi come supereroi degli elementi naturali, arriveranno a coinvolgere addirittura il sindaco della città nella loro rivolta fatta di bombe di semi! Un fumetto per imparare a prendersi cura del verde delle città!
LA GUERRA DEL RISO E DEL FARRO
Sfogliando un quotidiano, Shigeru Mizuki si imbatte in una curiosa scoperta archeologica: nei dintorni della città di Izumo sono stati rinvenuti arcaici manufatti metallici di ottima fattura. Per un lettore distratto non è certo una notizia entusiasmante, ma per Mizuki – grande appassionato e profondo conoscitore della storia del suo Paese – questo ritrovamento permette di riscrivere le origini del Giappone. In particolare il ruolo dell’antica provincia di Izumo, le cui leggende hanno sempre lasciato intuire un passato ben più glorioso di quello che le attribuiscono gli storici. Reperti come campane, lance e grandi quantità di spade suggeriscono che, tra tutte le province del Sol Levante, la dimenticata Izumo primeggiasse nella corsa al ferro, una risorsa bellica cruciale nel controllo del bene più prezioso: il riso. Con questo libro che chiude la sua lunghissima carriera, Mizuki si immerge nel folklore giapponese per creare ponti sorprendenti tra i più affascinanti miti della tradizione nipponica, la fantasia dei suoi avi e la realtà dei fatti, e lo fa dosando con maestria la sua ammaliante competenza e il suo innato istinto per lo spettacolo, in una sequenza di tavole mozzafiato.
LA GUERRA DI CHARLEY
Nel 1916, Charley Bourne mente sulla sua vera età per combattere per la Francia. Tuttavia, i sogni di gloria e patriottismo sono spazzati via dallo sbarramento insanguinato di orrore e inutile sacrificio nelle trincee della Prima guerra mondiale prima e durante la Battaglia della Somme…
LA LEGGENDA DEGLI AMICI
Una favola divertente e commovente sull’amicizia tra una tigre scorbutica e un ingegnoso fiore di tarassaco. In una foresta abitata da tanti simpatici animali, una tigre dispettosa si diverte a spaventare tutti. Fino a quando, una notte, un seme di tarassaco caduto dal cielo fiorisce proprio sulla coda del felino: da quel momento i due dovranno trovare il modo di convivere in una simbiosi tanto complicata quanto sorprendente per entrambi. Nonostante la resistenza iniziale infatti, il fiore riuscirà a rendere la tigre più gentile e generosa con gli altri abitanti della foresta, tanto che saranno proprio loro a correre in soccorso in un momento di grave pericolo per i due amici.
LA LEGGENDA DEL CABALLERO ROJO
Il Caballero Rojo fa la sua prima apparizione nel novembre 1996. I suoi creatori sono Toni Torres, ai testi, e Mariano Navarro, ai disegni. Lo ospita la rivista di critica e informazione Comiqueando, nella sua ventiquattresima uscita. È un esordio che non passa inosservato. Bastano infatti solo quattro brevi episodi perché inizi a diventare un personaggio molto amato dal pubblico argentino. I suoi lettori chiedono a gran voce qualcosa di più corposo. Così nel luglio 1997, sotto il marchio Comiqueando Press, nasce in tempi brevissimi una serie regolare a lui dedicata.
Il nome Caballero Rojo è un diretto omaggio a uno dei wrestler più amati in Argentina, appartenente alla squadra di lottatori “i Titani del Ring”. La sua caratteristica di essere mascherato, di non voler rivelare la sua reale identità, accende la fantasia di innumerevoli fan argentini, tra cui il giovane Toni Torres. Il Caballero Rojo non è come gli altri atleti, è qualcosa di più. Di qui a vederlo come un supereroe il passo è breve.
LA LEGGENDA DEL LAMA BIANCO
1950. La Repubblica popolare cinese invade il Tibet. Migliaia di soldati si riversano sulle nevi eterne e immacolate dell’Himalaya, uccidendo, violentando e torturando con tutte le loro forze e i templi cadono in rovina uno dopo l’altro. È in ciò che resta del monastero di Chakpori che Tzu, Dondup, Topden, Tsöndu e il maestro gatto Lin-fa decidono di contrastare il terribile destino che minaccia il loro paese. Partono alla ricerca della loro antica guida spirituale: Gabriel Marpa, il “Lama Bianco”. Ritirato nel Tempio d’Oro, nel cuore della Valle dell’Occulto, è l’uomo che è riuscito a trascendere l’esistenza, diventando, attraverso la meditazione, pari a un Dio. Lui è forse l’unica speranza di un intero popolo sull’orlo del baratro: colui che potrà spegnere questo fuoco sotto la neve…
LA LUPA
Ginger è una dura che fa un mestiere pericoloso e ingrato: recupera i crediti e lo fa senza alcuna pietà. Minaccia, tortura, rapisce, si fa odiare. Ma la sua vita non finisce qui, lei non è solo questo. È anche una moglie e una madre. Ha una famiglia e, per proteggerla, è disposta a fare qualunque cosa. Perché l’esatta geometria che governa le contraddizioni dell’esistenza di Ginger non può essere messa in discussione.
LA LUPA è il graphic novel noir tutto italiano scritto e disegnato da Lorenzo Palloni, uno degli autori più interessanti del panorama fumettistico italiano, autore del best seller MOONED (Shockdom) e sceneggiatore di INSTANTLY ELSEWHERE (Shockdom) e THE CORNER – VITE ALL’ANGOLO (Rizzoli Lizard).
LA LUPA è un’opera matura, violenta e passionale che, dopo il grande successo in Francia, arriva in volume anche in Italia.