LA STRADA
Un padre e un figlio attraversano le rovine di un mondo post-apocalittico ridotto in cenere. Camminano da soli in direzione dell’oceano, sostenendosi a vicenda e lottando passo dopo passo contro la fame, il freddo, le bande di predoni e ogni sorta di insidie, mentre la civiltà non esiste più e la sopravvivenza sembra essere l’unica legge. In questa oscurità senza speranza resta solo il fuoco dell’amore a indicare loro la via. Dal celebre romanzo di Cormac McCarthy, premio Pulitzer 2007, Manu Larcenet ha tratto un adattamento a fumetti di strabiliante potenza visiva e narrativa. Dal romanzo al fumetto, un resoconto disincantato del peggio e del meglio che l’essere umano è capace di offrire: distruttività e crudeltà, ma anche tenacia, amore e tenerezza. Noi portiamo il fuoco.
QUASI
Sono passati vent’anni da quando il servizio militare obbligatorio è stato abolito in Francia, quindici nel nostro Paese. In questo graphic novel Manu Larcenet, uno dei maestri del fumetto contemporaneo, ci racconta la sua esperienza giovanile da soldato. E la definisce senza mezzi termini “un giro all’inferno”. Nasce così un’incursione nel Male che anticipa opere della maturità come Blast e Il rapporto di Brodeck. Con stile asciutto e con un evocativo disegno in bianco e nero, l’autore descrive quello che è stato il suo incubo quotidiano: una vita in caserma fatta di obblighi insensati, punizioni assurde ed esplosioni di violenza. Fino al racconto di un episodio che formerà indissolubilmente la sua scala di valori come uomo e di conseguenza la sua cifra stilistica come autore.
Quasi è un racconto catartico, scritto e disegnato di getto: un vero e proprio esorcismo, che si avvale di un segno grafico oscuro, brutale e intransigente. L’opera di un giovane Larcenet che alla fine degli anni ’90 aveva imparato da David B. la libertà di fare autobiografia intima e sincera a fumetti, e guardava a maestri come Trondheim e Blutch, già però rielaborando la loro lezione in maniera personalissima. Pubblicato in Francia anni fa e più volte ristampato, sempre in nuove edizioni, Quasi si colloca nello stesso percorso introspettivo di Larcenet visto in opere come Faremo senza, segnandone l’ennesima tappa emozionante e indispensabile.
TERAPIA DI GRUPPO
Jean-Eudes De Cageot-Goujon, alias Manu Larcenet, è una ex star del fumetto. Aveva il mondo ai suoi piedi, critici e lettori lo adoravano, i suoi libri vendevano tonnellate di copie. Ma tutto questo appartiene al passato: Manu non ha più idee. Da mesi, inchiodato alla scrivania, cerca invano il soggetto per una nuova storia. E si sente solo, incompreso, fallito. “Finito il desiderio. Finito l’entusiasmo. Finita la voglia. Finita la speranza”. Seguono ricorso all’alcol, consumo esagerato di psicofarmaci, momenti di esaltazione quando gli sembra di aver afferrato una buona idea e poi cadute nella depressione più nera. Nella sua lotta quotidiana contro il caos, cercando disperatamente la scintilla della perduta creatività, Manu interpella Friedrich Nietzsche, Raffaello e Leonardo da Vinci, il suo macellaio di fiducia, la moglie e i figli, Charles M. Schulz e Paul Cezanne, Dio in persona… ma nessuno sembra in grado di aiutarlo. Come potrà uscirne?
Il nuovo libro di Manu Larcenet è un viaggio alle origini della creazione artistica durante il quale l’autore si mette a nudo con feroce lucidità e travolgente umorismo, ridendo innanzitutto di se stesso. E trascinando il lettore in una sarabanda di gag, riflessioni sulla filosofia e sull’arte, improbabili e comicissimi esempi di “fumetto nel fumetto”.