IL CASO MAJAKOVSKIJ

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Visse poco e intensamente, incarnò l’avanguardia cubo-futurista, scrisse versi pieni di passione e fu definito “il poeta della rivoluzione russa”. La vita di Vladimir Majakovskij, morto suicida a soli 36 anni, diventa un graphic novel incalzante in rosso e nero grazie agli affascinanti disegni di Laura Pérez Vernetti, una delle più importanti autrici della scena spagnola dei comics. Non solo una biografia, perché la Pérez Vernetti ha anche “tradotto” a fumetti, nella seconda parte del libro, alcune delle più note e vibranti poesie di Majakovskij.

Sullo sfondo della rivoluzione bolscevica e dei grandi cambiamenti politico-sociali del primo ‘900 si consuma la parabola di un grande poeta e artista: il ribelle e anarchico Majakovskij abbracciò con pari intensità e passione il “nuovo corso” sovietico – la forza, la velocità e l’anelito di giustizia della rivoluzione prima che il sogno si corrompesse – e, in campo creativo, i codici espressivi delle avanguardie futuriste. “In lui arte e vita sono una cosa sola – ha detto l’autrice –: la sua vita appassionante si rispecchia nei suoi versi”.

Per narrare Majakovskij e il suo tempo la Pérez Vernetti usa una grafica avanguardista in rosso e nero, di forte impatto visivo, che richiama toni e stili dei foto-montaggi e dei famosi manifesti di propaganda prodotti dal costruttivista Rodchenko.