GLI ANNI SPUTNIK

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Anni Cinquanta. La cittadina di Sainte-Claire è divisa in due quartieri in cui i ragazzini non smettono un solo secondo di azzuffarsi: se le danno di santa ragione, oppure regolano i conti al pallone, nel campetto comune, stimolando una profonda riflessione sulla vita sociale e sulla lotta di classe. Questa volta tutto si gioca con un calcio di rigore, che potrebbe valere addirittura la leadership tra i piccoli.

L’ARRABBIATO

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Anton Witkowsky è rabbioso.

Rabbioso di uscire dalla sua condizione. Di lasciare la sua periferia desolata. Di scappare dal rigore paterno. La rabbia ce l’ha nei pugni. C’è dell’oro nei suoi pugni: lo sente, lo sa.

Tutti glielo ripetono… anche Marco il suo allenatore.

La boxe è la chiave del paradiso. Il paradiso della grana e della gloria.

E per guadagnarsi quel paradiso, è pronto a tutto!

L’arrabbiato è il racconto del riscatto, la parabola di una vita che non ha mai conosciuto niente di positivo e che cerca di trovare un riscatto nella violenza. È la nuova grande opera di Baru!

VERSO L’AMERICA

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In Verso l’America (titolo originale Le Chemin de l’Amérique) Baru ci porta nel 1958 sulle orme del giovane Said Boudiaf, pugile di gran talento che lascia la natìa Algeria per cercare fortuna a Parigi.

Ma la Storia con la S maiuscola non si dimenticherà di lui, costringendolo a una drammatica scelta: sostenere l’FLN (il Fronte di Liberazione Nazionale algerino) o rinnegare le sue origini e la sua gente…

Said scoprirà sulla sua pelle che nella vita ci sono dei match che possono essere formati da round che non finiscono mai.

La sceneggiatura, meticolosa e storicamente precisa, è di   Jean-Marc Thévenet.