PARETE NORD

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L’Ailefroide sfiora i quattromila metri, non sitrova sulle nostre Dolomiti, né tantomento in Himalaya o Patagonia, ma nel massiccio degli Écrins, nelle Alpi francesi. I grandi alpinisti hanno di tanto in tanto sfiorato quelle vette, qui hanno aperto alcune vie. È sognando le loro imprese che la montagna di casa si trasforma per Jean-Marc Rochette nel totem di un’adolescenza stretta tra il collegio e l’assenza del padre. Jean-Marc non perde occasione per eludere la sorveglianza del direttore della scuola e andare a scalare, o a rifugiarsi al museo a contemplare i quadri di Soutine, per sperimentare i propri limiti e tentare di riconciliarsi col mondo. Autobiografia crudele e sensibile, Parete Nord è un racconto iniziatico in cui le prove fisiche si fondono con quelle della vita. Ambientata negli anni Sessanta-Settanta, l’autore vi ripercorre la perpetua ricerca di uno spazio di avventura e di libertà fra le passioni che da sempre lo muovono: la montagna e il disegno.

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Prefazione e traduzione di Paolo Cognetti.

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IL MAHABHARATA

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Frutto di una lunga genesi editoriale, la presente opera offre un’ambiziosa versione in graphic novel del Mahâbhârata, la sterminata epopea indiana. A lungo misconosciuto in Occidente, il Mahâbhârata è il poema più lungo del mondo. Scritto in sanscrito e iniziato nel IV secolo a.C., arricchito per 700 anni e quindici volte più lungo della Bibbia, è di una complessità che sfida l’immaginazione. Da questa straripante epopea sono derivate le migliaia di credenze e leggende che permeano l’anima indiana e che imprimono nel cuore degli uomini il Dharma, la legge che governa il mondo. Questo « grande poema del mondo » narra la lunga e furibonda lite dinastica che contrappone i Pandava e i Kaurava, due clan di cugini, rispettivamente di 5 e di 100 membri. Conta sedici personaggi principali tra cui Krishna, incarnazione di un dio sceso sulla terra, che appare per la prima volta nella mitologia indiana. Sarà proprio lui a recare la Bhagavad Gita, in cui esprime l’amore divino per l’uomo. Un inesaurible poema epico che tratta di religione, di politica, di legge, di morale e di cosmologia, ma anche della liberazione, che la tradizione indiana considera il fine ultimo della condizione umana. Da questa storia, sfrondata delle vicende collaterali e allietata da qualche interludio, Jean-Claude Carrière trasse per Peter Brook un adattamento teatrale di nove ore rappresentato per tre anni in tutto il mondo dal 1985. Oggi, il grande fumettista Jean-Marie Michaud si appropria di questa stravagante e romanzesca storia per farne un adattamento grafico di 440 pagine, risultato di tre anni di accanito e ininterrotto lavoro.