COPPIA A PERDERE
Quick Overview :
Tre storie dei nostri tempi. vita quotidiana ironicamente fumettata dove il “ci sto” e il “ci starà?” riassumono il senso della vita. Ma allora, la coppia è davvero da buttare?
- editore: L'Isola Trovata
- anno: 1983
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LA FONTE DELL’ANIMA – IBERLAND2
Nel gelo eterno di Iberland una carovana di sopravvissuti insegue un sogno, la promessa di una “terra del sole”. La scomparsa di Corinna li spinge però a fermarsi in un villaggio dove altre strane sparizioni si susseguono. Chi possiede l’anima di Schiller, il vecchio pazzo? Cosa sa Miriam, la sciamana nera, evocatrice dell’Orso? Cosa fa il misterioso Doctor per avere la “Fonte dell’Anima”?
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QUEERANTA – MEGLIO TARDI CHE MAI
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Tra grassofobia, eteronormatività e bifobia interiorizzata, la storia racconta con ironia la difficoltà di una generazione cresciuta in una società eteronormativa, senza una cultura queer, dei modelli di riferimento e una rete a cui appoggiarsi che la aiutasse a interrogarsi, immedesimarsi, capirsi e l’importanza di avere una comunità in cui scoprirsi e raccontarsi.
MAXWELL IL GATTO MAGICO
Prima di Swamp Thing e Watchmen, prima di diventare uno degli sceneggiatori di fumetti più acclamati al mondo, all’inizio degli anni 80 Alan Moore ha scritto e disegnato una striscia divenuta un cult: Maxwell the Magic Cat.
Apparsa su un quotidiano britannico, raccontava le bizzarre avventure di un gatto parlante giunto dallo spazio che criticava con british humour e cinica ironia la società dell’epoca.
ZANNABLU PRESENTA: STRANGER PIGS
Puntuali come ogni anno tornano le ribelli matite dei Dentiblù (Stefano Bonfanti e Barbara Barbieri) a colpire in chiave parodistica e stavolta lo fanno prendendo di mira un nuovo successo targato Netflix, l’emittente online protagonista di una vera e propria esplosione commerciale. Il telefilm originale si sta ancora facendo largo fra il pubblico, ma registra un apprezzamento alle stelle e in piena espansione. E così, anche gli autori si sono lasciati stregare e hanno mandato il loro cinghiale Zannablù a scorrazzare nel panorama anni ottanta in cui si svolgono le misteriose vicende dei quattro ragazzini dell’America suburbana. Ovviamente i nostri hanno voluto dare un’impronta del tutto peculiare alle vicende, memori di quelli che sono stati gli anni ottanta per la loro generazione, nell’Italia del boom televisivo commerciale, degli spot pacchiani e delle celebrità rampanti. Le vicende si avviano quando Zannablù, tuttofare di una piccola cittadina, smonta dal suo ruolo di babysitter lasciando da solo il piccolo Giacomino. All’indomani, il bambino è misteriosamente scomparso e la madre è nel panico più completo. Il nostro cinghiale, tanto per rimediare alla sua mancanza, quanto perché fra i suoi mille mestieri è anche capo della polizia locale, inizia una rocambolesca ricerca a cavallo fra due dimensioni, e scopre che dietro tutto questo ci sono l’emittente televisiva Fininset e il suo patron Berto Silviusconi. Di nuovo parodia, di nuovo un esilarante intreccio originale e satirico, per l’ormai irrinunciabile dose di avventura e risate targata Dentiblù.
IL MEGLIO DI SNOOPY
Oltre 1200 strisce tra le più celebri di Charles M. Schulz.
«Perché non posso avere un cane normale come tutti gli altri?» Questo si chiede a più riprese Charlie Brown, il padrone di Snoopy (ma lo è davvero?). E Snoopy, in effetti, non è un cane come tutti gli altri. Sicuramente il più popolare tra i personaggi creati da Charles M. Schulz, il bracchetto ha catturato l’immaginario collettivo proprio per la sua diversità, per il suo essere al di fuori dell’ordinario, per la sua icastica genialità. Laddove gli altri personaggi dei Peanuts, dopo qualche adattamento iniziale, rimangono di fatto immutati nel tempo, cristallizzati nella loro infanzia e nelle loro nevrosi, Snoopy cambia profondamente negli oltre quarant’anni in cui il fumetto viene stampato, mostrandoci tutta la complessità e le sfaccettature di un personaggio letterario.
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