ZANNABLU PRESENTA: EAT
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Preparatevi a scoprire l’orrore! I clown assassini, vi chiederete? No, gli #hashtaginutili. E poi sì, anche i clown assassini. Che forse vi ricorderanno un certo libro di uno scrittore horror poco conosciuto, Stephen qualcosa, che non aveva capito che la paura più grande è sempre un pasto scadente. O gli amici rompiscatole, che vi faranno rivalutare i clown.
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ZANNABLU PRESENTA: STRANGER PIGS
Puntuali come ogni anno tornano le ribelli matite dei Dentiblù (Stefano Bonfanti e Barbara Barbieri) a colpire in chiave parodistica e stavolta lo fanno prendendo di mira un nuovo successo targato Netflix, l’emittente online protagonista di una vera e propria esplosione commerciale. Il telefilm originale si sta ancora facendo largo fra il pubblico, ma registra un apprezzamento alle stelle e in piena espansione. E così, anche gli autori si sono lasciati stregare e hanno mandato il loro cinghiale Zannablù a scorrazzare nel panorama anni ottanta in cui si svolgono le misteriose vicende dei quattro ragazzini dell’America suburbana. Ovviamente i nostri hanno voluto dare un’impronta del tutto peculiare alle vicende, memori di quelli che sono stati gli anni ottanta per la loro generazione, nell’Italia del boom televisivo commerciale, degli spot pacchiani e delle celebrità rampanti. Le vicende si avviano quando Zannablù, tuttofare di una piccola cittadina, smonta dal suo ruolo di babysitter lasciando da solo il piccolo Giacomino. All’indomani, il bambino è misteriosamente scomparso e la madre è nel panico più completo. Il nostro cinghiale, tanto per rimediare alla sua mancanza, quanto perché fra i suoi mille mestieri è anche capo della polizia locale, inizia una rocambolesca ricerca a cavallo fra due dimensioni, e scopre che dietro tutto questo ci sono l’emittente televisiva Fininset e il suo patron Berto Silviusconi. Di nuovo parodia, di nuovo un esilarante intreccio originale e satirico, per l’ormai irrinunciabile dose di avventura e risate targata Dentiblù.
ZANNABLU PRESENTA: IL TRONO DI SPIEDI
Ecco qua che avete fra le mani “Il Trono di Spiedi”, che è sì una spassosa e dissacrante parodia di una celeberrima saga di romanzi e della loro trasposizione televisiva, ma anche un viaggio epico-gastronomico tra sette misteriosi regni ognuno governato da una casata di tutto rispetto e caratterizzato da un particolare stile culinario. Si va dalla catena di fast food dei famigerati Mc Dannister, losca famiglia che tiene in ostaggio il mitico Trono di Spiedi nella capitale Al-Brodo-del-Re, alle corpose e succulente ricette montanare della famiglia Aristark di Grande-il-Verro, passando per la famiglia Barattolon che, com’è evidente dal nome, sa aprire solo scatolette. Gli autori, i famigerati Dentiblù, devono ancora decidere se il loro intento fosse farvi morire dal ridere o morire… di fame, ingolosendovi con la loro cultura culinaria. Cultura decisamente retrograda se vista con gli occhi di uno chef, ma assolutamente consolidata come voraci consumatori di tutto ciò che dia calorie. Ergo, fra una battaglia e un complotto, non mancheranno dettagliate ricette su come preparare i piatti oggetto delle epiche gesta dei nostri eroi. Una storia al solito densa di gag scoppiettanti, con il tipico umorismo irriverente ma garbato, destinata sia a chi è appassionato dell’opera parodiata, sia a tutti gli amanti della buona tavola, ma senza disdegnare anche tutti gli altri, purché abbiano voglia di farsi due “gustose” risate.
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UNA MODERNA OLYMPIA
La famosa Olympia dipinta da Manet sogna di diventare una stella del grande schermo. Ma Venere le sbarra la strada…
In un mondo parallelo e irriverente le grandi opere d’arte del Museo d’Orsay prendono vita, escono dalle tele e diventano protagoniste di una sfrenata sarabanda comica.
La pittura incontra il cinema e il fumetto, a ritmo di musical. Impossibile?
Tutto è possibile se a disegnare è Catherine Meurisse, divertentissima e talentuosa autrice del gruppo di Charlie Hebdo.
FEMMINIGLIA
Questo è un libro provocazione. O meglio, lo sarebbe se fosse fatto da un umorista. In realtà invece è fatto da un’umorista e in quell’apostrofo sta tutta la fondamentale differenza.
Quindi non è veramente un libro provocazione…Diciamo che è un libro gioco.
Nel vedere certe scene, nell’udire certe frasi, nell’assaporare certe situazioni, vi renderete conto che è di voi che parla.
Di voi donne, se siete donne. Delle vostre donne, se siete un maschietto. Il gioco consiste in indivisuare chi di casa può aver detto o fatto quella cosa.
Forse come gioco è troppo facile, ma è divertente da matti.
CRESCERE IN MOZAMBICO
In questo straordinario reportage a fumetti l’autrice Takoua Ben Mohamed ci racconta il lavoro quotidiano degli operatori di WeWorld, impegnati in Mozambico per contribuire al contrasto degli effetti più radicali del cambiamento climatico: il Mozambico è infatti uno dei paesi mondiali più poveri e più colpiti da siccità, cicloni e inondazioni.
Qui, l’autrice ha incontrato le comunità locali che stanno cercando di affrontare gli effetti della crisi ambientale e dei conflitti armati in corso, mostrandoci in particolare l’importanza delle scuole come luogo sicuro, in grado di costruire un futuro di speranza per le bambine e i bambini mozambicani.
GIONNI PEPPE GIONNI LUPARA
Apparsi originariamente su «Linus» nel 1973 e nel 1974 e mai rilegate in un unico volume, Gionni Peppe e Gionni Lupara sono due dei mitici personaggi del grande Jacovitti. Oltre 100 pagine di humour allo stato puro, fresco, frizzante. Un volume elegante, in pieno stile NPE, che sarà una manna per i nostalgici ed i collezionisti. Udite udite: sono storie che appaiono, per la prima volta, come l’autore le aveva volute: a colori! Premio Speciale della Giuria a Romics 2014, Miglior fumetto per ragazzi al Gran Premio Autori ed Editori 2014.
L’introduzione di Luca Boschi contestualizza i personaggi, sia nell’ambito della ricchissima produzione dell’autore, sia nei riferimenti alla situazione storica e politica del periodo di pubblicazione. Inoltre, grazie all’accurata stesura di annotazioni in appendice, al lettore è fornita ampia spiegazione sulle relazioni delle vignette con l’attualità del periodo e anche su varianti e censure che furono apportate al fumetto nel corso degli anni.
 Ad arricchire la parte testuale anche il contributo di Andrea Sani: Tutti i gangster di Jacovitti: da Jak Mandolino a Gionni Peppe, il quale racconta dei progenitori dei due personaggi di Jacovitti pubblicati da «Linus», inquadrandoli nel filone del cosiddetto “gangster-movie”.
YOUNG DR. BEAGLE
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E, continuando la parafrasi del buon Collodi, non è un cane di lusso, bensì un semplice beagle, di quelli che d’inverno stanno accucciati sui piedi dei loro padroni, per riscaldarsi e per riscaldare con il loro amore. Se di amore ne ricevono.
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